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Per ogni ambito artistico esistono delle avanguardie, delle opere o delle correnti che vanno contro il canone, contro il gusto comune, che lo aggrediscono provocatoriamente, creando non poco travaglio intellettuale e mondano spettegolare. Ma alla fine, quando il trambusto si è placato, ci si rende conto che la violenza dell'avanguardia ha spianato la strada per un futuro più sublime, ha rivelato agli occhi di tutti il gradino successivo nell'evoluzione della forma artistica in questione.
Il videogioco è un medium ancora giovane, spesso non viene neanche visto come l'opera d'arte composita che in realtà è, ma non per questo noi gamer incalliti e appassionati dobbiamo astenerci dall'analizzare seriamente ciò che porta emozione nei nostri cuori.
Pathologic 2, come e più del suo predecessore, è forse il più incisivo esempio di avanguardia nell'ambito videoludico dell'ultimo decennio. L'abusiva difficoltà che mette sotto torchio la psiche, la pressione del tempo che scorre inesorabilmente, i dialoghi degni di un simposio filosofico, la meta-narrazione frattale, la costante rottura della parete-schermo (che sulla piattaforma PC può prende anche pieghe uniche, "virtuali", come in Undertale e Doki Doki Literature Club), sono tutti guanti di sfida all'industria videoludica di mercato, al gusto pop in cui serpeggiano generi inflazionati e ripetuti all'eccesso, al gamer che gioca per divertirsi e spegnere il cervello. Pathologic 2 è il sintomo di una frattura nel mondo videoludico, è profeta di un futuro in cui potrebbero esserci anche titoli che sfruttano a pieno il potenziale di questo medium virtuale per creare esperienze emotive a tutto tondo, estasianti o deprimenti che siano, non necessariamente ludiche. L'opera dei russi Ice-Pick Lodge, fra l'altro, dimostra come l'industria sia ancora acerba sotto un profilo intellettuale e di come, per crescere, abbia bisogno della sensibilità di più culture e di più punti di vista diversi dal variopinto geoide su cui viviamo. È un titolo lungi dall'essere perfetto, ma come spesso accade con le opere migliori (vedi anche Deus Ex e Vampire: The Masquerade - Bloodlines), grossi difetti fungono da riflettori per pregi ancora più grandi.
In quanto avanguardia, Pathologic 2 piacerà a pochi ed è giusto che sia così, affinché rimanga fedele alla sua natura. Tuttavia, a mio avviso, è una sfida che ogni gamer e, soprattutto, ogni sviluppatore dovrebbe almeno provare, per rendersi conto delle potenzialità che in futuro il videogioco potrebbe avere come forma d'arte, di passatempo e di cibo per la mente, se solamente osasse sfidare i limiti che si è autoimposto.
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