Tempo di gioco:
1731 minuti
Non c'è molto da dire su questo gioco. Mi concentrerò di più su fattori secondari:
(Grafica) Finalmente, qualcosa che prende lo stile di Minecraft senza sembrare una cinesata; sia lo stile delle fazioni che degli ambienti è molto curato e, per chi ama lo stile, è molto piacevole vedere centinaia di omini e mezzi farsi strada per la mappa e combattere. Inoltre, è stranamente ottimizzato e fluido graficamente parlando; dico stranamente perché giochi con questo stile grafico, a dispetto delle apparenze, sono dei mattoni da digerire per la memoria grafica. Anche le musiche aiutano molto, in quanto ben fatte.
(Continuity) Da segnalare: questo gioco, Horders e Invaders non sono tre giochi distinti e separati; giocando multigiocatore, ho scoperto che questi tre giochi riprendono gli "stereotipi" più celebri dei giochi di strategia; quindi: Prima Nazione Mondiale contro Terroristi per Armies, Civiltà del bene contro Orde del male per Horders, e Marine spaziali contro Alieni per Invaders. A loro volta, tutti e tre i giochi rimarcano alcune meccaniche base delle pietre miliari alle quali fanno eco (ad esempio, in Armies entrambe le fazioni devono reggersi in piedi con centrali energetiche come ogni buon Command e Conquer che si rispetti, ed hanno unità sbloccabili con la costruzione di edifici). In altre parole, ogni titolo è sia un gioco completo, sia un DLC; tuttavia, a prezzo pieno tutte e sei le fazioni arrivano all'importante cifra di 45 euro che, per la semplicità del gioco (Come vedremo a breve) sconsiglio: pertanto, scegliete bene quale dei tre giochi potrebbe soddisfarvi maggiormente.
(Gameplay)
Come detto, il gioco\DLC che possiedo strizza l'occhio al sottogenere degli RTS alla Command e Conquer, semplificando enormemente il tutto: non ci sono tecnologie da sbloccare, le unità hanno al massimo abilità passive e l'albero tecnologico degli edifici è ridotto al minimo sindacabile. Questa cosa all'inizio mi ha colto alla sprovvista: mi aspettavo letteralmente un clone del sudetto genere con una veste grafica diversa.
Tuttavia, giocando non l'ho percepito come un difetto: anzi. Il combattimento di base non è banalizzato (c'è comunque l'intramontabile sistema del Carta-Forbici-Sasso), e conta molto il NON farsi cogliere di sorpresa e sopratutto non perdere tempo con troppi tentennamenti ;Infatti, hanno fatto in modo che in tutta la partita sia possibile costruire sempre e solo un edificio per volta, penalizzando pesantemente chiunque perda troppo tempo a non costruire nulla o chi costruisce cose con la priorità sbagliata. Inoltre, con buona pace di tutti i rushTower cresciuti a pane e torrette dai tempi di Age of Empires (tra cui il sottoscritto), l'espansione della base è estremamente limitata.
(Campagna)
Una lode va alla campagna (Sarebbero un "alle", ma una delle due è a pagamento - cosa che trovo alquanto disonesta: questi DLC che sono letteralmente pezzi del gioco originale staccati e venduti a parte stanno sfuggendo di mano) : in una realtà dove le campagne single player sono dei lunghi tutorial, questa mi sta sinceramente appassionando. Certo, a livello di trama è "C'è tizio, piglia il malloppo, ammazza il tizio bom bom hai vinto", ma a livello di gioco, è strutturata in maniera interessante: I livelli non sono mai dei puri "vai ed asfalta tutto", ma offrono delle missioni precise, con tanto di obiettivi facoltativi che ti sbloccano unità, strutture e fondi extra per il livello successivo e, giustamente, le possibilità di vincere più della ricompensa base del livello successivo aumentano o calano in base a come hai giocato i livelli precedenti.
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