Tempo di gioco:
234 minuti
Dovrebbero essere prodotti più titoli come questo, caratterizzato da un approccio maturo al medium videoludico che non fa rimpiangere le opere letterarie o cinematografiche più impegnate.
E' una ricostruzione della rivoluzione iraniana della fine degli anni '70 sotto forma di un dramma interattivo con un alto valore storiografico.
La novità non risiede nelle meccaniche di gioco, che sono mutuate pari pari dalle interactive novel della Telltale, ma come esse si sposano con la serietà, la profondità e il rigore storico delle tematiche affrontate.
Impersoneremo un giovane fotoreporter iraniano assieme al quale patiremo i dubbi, le contraddizioni, i pericoli, l'angoscia, il terrore, il dolore di un evento più grande di noi che ci coglierà inevitabilmente impreparati e cambierà per sempre la nostra vita a prescindere dalla nostra volontà.
Ci troviamo di fronte ad una profonda riflessione dal valore universale, una riflessione sulla Storia con la S maiuscola, sulla dimensione sociale, politica ed economica che, chiusi nel nostro cieco individualismo, tendiamo a sottovalutare e ignorare, ma che da un momento all'altro può investire e devastare la nostra quotidianità e le nostre certezze senza preavviso con la forza di uno tsunami.
In fondo è un dramma corale che riesce a coniugare magnificamente microstoria e macrostoria. Anche noi potremmo dall'oggi al domani trovarci nella stessa situazione. La distanza geografica, le differenze culturali, non contano nulla. La Storia non distingue fra paesi, religioni, culture, etc. Quando l'irrazionalità, il degrado etico e morale, l'oscurantismo religioso, l'ignoranza, l'egoismo, la speculazione, le disuguaglianze, l'ambizione sfrenata per il potere, la violenza, l'homo homini lupus prendono piede, siamo tutti sulla stessa barca e senza difese.
Il gioco grazie ad una piacevole estetica da graphic novel ci porterà fra la gente, nei palazzi, nelle vie delle città iraniane avvicinandoci ad un mondo che percepiamo lontano e di cui abbiamo un'immagine ingenua, datata, romanzata, edulcorata, piena di pregiudizi, e che invece è del tutto simile al nostro.
Avremo occasione di presenziare ad importanti eventi di massa, di ascoltare le parole e percepire la forte influenza di personaggi carismatici immortalati dai mass media dell'epoca, come l'ayatollah Khomeini ad esempio. Il nostro compito principale è scattare fotografie, ognuna delle quali farà da spunto per un approfondimento storico di notevole spessore, senza per questo rendere il gioco didascalico e documentaristico.
Al centro rimarrà sempre il dramma vissuto in prima persona dal fotoreporter, i ricordi della sua fanciullezza, le sue complesse relazioni familiari, la sua dura esperienza in un carcere dove la tortura è all'ordine del giorno. E scopriremo che non esiste un'idea migliore delle altre, un capo carismatico più saggio degli altri, un partito o una religione migliore delle altre, è tutta questione di potere e di sopravvivenza; lottare per i propri cari e per un mondo migliore contro l'oscurantismo, l'ignoranza e i soprusi, è l'unica cosa saggia da fare.
Peccato che abbia una durata abbastanza breve e le scelte affettuate non modifichino la trama principale, rendendolo parzialmente rigiocabile.
CONCLUSIONE:
Finalmente un gioco adulto, un must per gli amanti dell'arte videoludica.
Voto: 8,75/10
http://store.steampowered.com/curator/24577210-Video-Games-Art/
P.S.: Attenzione! Non ha i sottotitoli in italiano, solo in inglese!
P.S.: una curiosità! Lo sceneggiatore è lo stesso Richard Pearsey che ha lavorato a titoli come F.E.A.R. e SpecOps: The Line e che adesso sta scrivendo la sceneggiatura di Resident Evil 7.
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