Tempo di gioco:
7483 minuti
“Tra onore, acciaio e rivoluzione: il Giappone che non ti aspetti”**
Nel panorama sempre più ricco dei giochi action narrativi, Like a Dragon: Ishin! si presenta come un ponte ideale tra la tradizione della storica saga Yakuza (oggi Like a Dragon) e la voglia di esplorare nuovi orizzonti narrativi e storici. Si tratta del remake di Ryū ga Gotoku Ishin! (uscito originariamente nel 2014 solo in Giappone), e finalmente, dopo quasi un decennio, questa avventura ambientata nel Giappone del XIX secolo giunge anche al pubblico occidentale, grazie a una nuova veste grafica, una localizzazione completa e un rinnovato comparto tecnico.
Trama: un intreccio tra storia e leggenda
La forza trainante del titolo risiede nella sua narrativa. Il giocatore veste i panni di Sakamoto Ryoma, figura ispirata a un reale personaggio storico, qui reinterpretata con il volto e il carisma di Kazuma Kiryu, il leggendario protagonista della serie Yakuza. La vicenda si sviluppa nel periodo del Bakumatsu, gli ultimi anni dello shogunato Tokugawa, un momento di grande fermento politico e sociale che condusse il Giappone verso la modernizzazione.
La storia è carica di tensione, tradimenti, alleanze improbabili e riflessioni sull’onore, sulla vendetta e sul concetto stesso di giustizia. I personaggi principali, molti dei quali sono reinterpretazioni storiche di volti noti della serie, sono perfettamente caratterizzati: ognuno ha una motivazione forte, un passato difficile e una posizione chiara nel conflitto tra tradizione e cambiamento. L’intreccio narrativo riesce a essere epico e personale al tempo stesso, fondendo abilmente elementi storici reali con la fiction drammatica tipica della saga.
Gameplay: tra tradizione e innovazione
Like a Dragon: Ishin! propone un sistema di combattimento dinamico e variegato, che ruota attorno a quattro stili principali:
Spada (Swordsman) – elegante, potente, ideale per i duelli uno contro uno.
Pistola (Gunman) – utile contro gruppi e per mantenere la distanza.
Mischia (Brawler) – puro combattimento a mani nude, perfetto per chi ama lo stile di Kiryu.
Dancer (Wild Dancer) – una combinazione caotica e spettacolare di pistola e katana.
Il sistema funziona bene, anche se a volte la telecamera fatica a seguire l’azione, specie nelle battaglie più affollate. Le abilità speciali, sbloccabili attraverso il sistema di carte, aggiungono un ulteriore livello strategico e personalizzabile, anche se non sempre ben bilanciato.
Fuori dal combattimento, la struttura open world di Kyo (antica Kyoto) offre una vasta gamma di attività secondarie: minigiochi, side quest stravaganti, interazioni sociali, cucina, giardinaggio, pesca, danza, e persino la gestione di una fattoria. Tutto contribuisce a rendere il mondo vivo, coerente e pieno di momenti bizzarri, in puro stile RGG Studio.
Comparto tecnico e artistico
Il gioco si presenta in una veste visiva rinnovata grazie all’Unreal Engine 4, che offre miglioramenti evidenti rispetto all’originale: texture più definite, illuminazione più realistica, animazioni facciali più convincenti. Tuttavia, alcune animazioni e modelli risultano ancora ancorati al passato e, a tratti, evidenziano le origini di Ishin! come titolo cross-generazionale.
La colonna sonora è suggestiva, alternando brani tradizionali giapponesi a tracce più moderne in stile cinematografico. Il doppiaggio giapponese è di altissimo livello, e la scelta di mantenere l’audio originale con sottotitoli contribuisce ad aumentare l’immersività, anche se potrebbe rappresentare un ostacolo per chi non ama leggere durante l’azione.
Localizzazione e accessibilità
Uno dei punti di forza di questo remake è la localizzazione completa in italiano, che consente finalmente anche ai giocatori non anglofoni di apprezzare appieno la profondità della storia e la ricchezza dei dialoghi. È un passo importante verso una maggiore inclusività del franchise nel mercato europeo.
Conclusioni: una perla storica in salsa Yakuza
Like a Dragon: Ishin! è una dichiarazione d’amore alla cultura giapponese, un omaggio alla propria saga madre e un’esperienza che riesce a essere, al tempo stesso, storica e moderna, seria e folle, drammatica e leggera.
Nonostante alcune sbavature tecniche e qualche ripetitività nelle missioni secondarie, il gioco brilla per atmosfera, narrazione e cuore. È una proposta unica nel panorama videoludico moderno, che offre qualcosa di diverso senza perdere la sua identità.
🎴 Voto finale: 8.5 / 10
Un viaggio coinvolgente nel Giappone dei samurai, per chi cerca un’esperienza profonda e fuori dagli schemi.
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