Tempo di gioco:
2376 minuti
Ottimo!
È il gioco perfetto per i nostalgici fan dei primi, mitici “Resident Evil”.
Non è una semplice copia, ma un sincero omaggio ai capolavori di una delle saghe più iconiche.
Degli originali rispetta, quasi alla lettera, le caratteristiche salienti aggiornandone atmosfere e gameplay e aggiungendo qualche labile profumo di “Silent Hill” (nella trama).
Dopo la sacrilega scelta di Capcom di passare alla visuale in prima persona, ritroviamo quella alle spalle (come in RE IV) e, addirittura, possiamo scegliere quella a inquadratura fissa dei capitoli più antichi.
Con queste visuali “Them and Us” sfodera un’altra arma per spiccare nella pletora dei survival horror, tutti fatti con lo stampino e al limite dell’indistinguibilità, spuntati in ogni angolo di Steam dopo l’enorme (e forse eccessivo) successo di “Amnesia”.
Dopo un intro non molto accattivante, i gioco comincia a mostrare i muscoli con una grafica abbastanza up to date, scenari dettagliati e ispirati e animazioni tutto considerato sufficienti per un prodotto che non poteva certo contare su fondi confrontabili con quelli di Capcom.
Le mappe non sono enormi ma estremamente arzigogolate, la sfortunata Alicia dovrà innanzitutto trovare il modo per sbloccare le tante porte sbarrate. Per gran parte del gioco dovrà vagare in un’enorme villa antica e decadente, tra saloni un tempo sontuosi e inquietanti corridoi, sempre col pericolo di imbattersi in sinistre e micidiali creature.
In seguito l’orizzonte si allargherà un po’ ma, naturalmente, ci guarderemo bene da anticipare altro.
Il gioco presenta anche una sorprendente varietà di scenari, avversari, enigmi, trovare, situazioni.
Come nella Saga che gli fa da modello, il fulcro del gameplay è il backtracking, dovremo esplorare palmo a palmo ogni centimetro quadrato per trovare gli strumenti per accedere alle aree irraggiungibili.
Ogni volta è una grande vittoria, anche se dietro ci sta aspettando una torma di entità maligne in agguato.
Il combat è quello tradizionale: avremo fin da subito un coltellino e poi guadagneremo qualche arma più efficace. Naturalmente le munizioni sono sempre scarse e l’inventario risicatissimo.
I nemici, come da tradizione, sono quasi tutti letargici ma anche Alicia non è certo un’atleta, qualche problema si può incontrare però quando gli ambienti sono stretti.
Comunque la parte combattiva è molto limitata anche se, in fase avanzata, ci sono perfino un paio di episodi TPS. Discreti.
A ogni scontro dovremo decidere se bonificare la zona o cercare di sfuggire economizzando i preziosi proiettili. Io sbagliavo quasi sempre la scelta (LOL).
Personalmente non capisco perché qualcuno potrebbe desiderare di fare un gioco così ai livelli più alti di difficoltà.
I punti di salvataggio sono tremendamente scarsi e si è costretti spesso a tornare indietro, con lunghissime camminate, solo per mettere un punto fermo nella partita.
Al posto della macchina da scrivere di RE IV troviamo un grammofono a tromba che necessita di un disco in vinile.
A “facile” i dischi non si consumano e basta abbandonarli per terra per riusarli un seguito quante volte si vuole. Con gli altri livelli di difficoltà i dischi sono monouso e la conseguenza è di rendere, a mio parere, il gioco troppo punitivo e, secondo me, noioso e troppo ripetitivo.
la trama non fa urlare al miracolo ma è abbastanza solida e funzionale, in giro si trova un gran numero di documenti che chiariscono gli antefatti e le tante bizzarrie in cui ci imbatteremo.
I finali sono molteplici. La prima volta sono incappato in uno “medio” e la delusione è stata cocente. Poi ho scoperto quello “migliore” che implica ancora un ulteriore tempo di gioco ed è assai più soddisfacente. Francamente, però, mi sarebbe piaciuto che certi particolari fossero stati approfonditi.
Leggo anche di un finale “segreto” che è quello “vero” e più sviluppato, prima di disinstallare il gioco credo proprio che mi ingegnerò a trovarlo.
In definitiva: Them and us non è certo esente da pecche ma resta un ottimo gioco, non è per tutti ma è un sogno che si avvera per i fan di Resident Evil.
Pensare che è uscito in sordina e l’ho trovato per caso.
I ragazzi di Tendogames riescono addirittura a far dimenticare di essere un team indie e che sono alla loro prima opera, il gioco trasuda da ogni pixel talento e passione malgrado qualche immancabile sbavatura e ingenuità adolescenziali.
Sono da seguire e li aspetto alla loro prossima prova, spero abbiano il successo che si meritano.
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