Tempo di gioco:
554 minuti
Uno degli innumerevoli giochi che ben conoscevo e che avrei voluto tanto giocare in passato.
Sapete com’è, la scienza ha dimostrato che sono più i videogiochi di un backlog che il numero di granelli di sabbia nelle spiagge di tutto il mondo, quindi mi perdonerete.
Ne ho approfittato qualche giorno fa, avendolo visto in sconto a 89 centesimi. In realtà la mia intenzione era quella di provare la demo per vedere come girava, salvo poi scoprire che essa non ne voleva sapere di partire. Al che ho incrociato le dita, mi sono fidato di quello che si diceva in giro (il gioco funziona su W10, la demo no) e l’ho acquistato. E subito installato per verificare che funzionasse.
E funziona, anche se verso la fine il gioco ha crashato 2-3 volte…
Non solo, mi sono scaricato la patch per il widescreen per evitare di giocarci in formato 4:3. Quest’ultima mossa è risultata soddisfacente nelle fasi in-game, ma abbruttente durante le (parecchie) cutscene: vedere l’area esterna ai 4:3 che fa a pugni con quella interna e i rettangoli neri dei dialoghi che quadrettano tutta la scena è brutto come i 40 gradi di questa estate che vanno avanti da 2 mesi.
Per fortuna il meglio è nel gioco. Anche se la parte iniziale mi ha lasciato perplesso.
Sapete, io sono un giocatore calmo a cui piace esplorare e decidere il da farsi prendendo tutto il tempo di questo mondo. Sono pigro, non voglio limiti di tempo o qualcuno che mi ricordi che se non muovo il culo resto indietro (quindi non invitatemi mai in un multiplayer).
Ma mi piacciono gli fps. Non è il mio genere preferito, ma trovo molto di gusto imbracciare una arma in prima persona e uccidere roba, soprattutto quando la fisicità delle armi (il loro rumore quando si spara, l’eventuale rinculo, gli effetti sul bersaglio) è ben resa. E sarò anche visto male, ma trovo tutto questo anche più divertente con il pad piuttosto che con mouse e tastiera, perché adoro l’analogica del movimento con lo stick (con i tasti non esiste) e la difficoltà aumentata nel mirare il nemico (troppo facile ficcare il puntatore dove si vuole con il mouse). Anche se non è questo il caso, il gioco è giocabile con il pad ma sconveniente perché la mappatura dei tasti sarebbe da rifare da zero e con un software terzo. Due palle.
Quello che non mi piace è la confusione, la velocità esasperata, il ritmo troppo arcade (almeno, in un fps che non sia un arcade puro). Ecco questo gioco si sviluppa in una zona di guerra e inizia come più temevo: violenza a 360 gradi e nemici che escono da tutti i pori. Dialoghi velocissimi e senza pathos, una storia che pare una scusa per premere il grilletto. Mi sono preoccupato.
Dopo qualche livello mi sono però ritrovato nei momenti che invece più amo: infiltrazioni nelle strutture del nemico, spostamenti pensati, un po’ di stealth, manomissione dei sistemi di sicurezza, cecchinaggio, situazioni in cui la squadra arriva e mi dà manforte, mentre NON SOLO IO ma anche i miei compagni uccidono il nemico, momenti di tensione in corridoi silenziosi in cui esco allo scoperto e svuoto il mio shotgun in faccia a uno stronzo instakillandolo sul posto, con gran soddisfazione.
È proprio questa varietà che mi fa apprezzare un fps puro come questo: non c’è solo lo sparare in una arena in mezzo a miriadi di proiettili volanti. Si fanno cose.
In effetti è riportato anche nella pagina del negozio: “A wide variety of game pacing ranges from the frenetic chaos of battlefield action to tactical stealth infiltration style missions.”
E per 89 centesimi direi che è come se ti stessero invitando a vedere un film porno con te come protagonista.
Difetti? Certo, tanti. I due più fastidiosi sono i salvataggi e il numero di comandi su tastiera (tra i minori la mancanza di una mappa (ma c'è un radar), anche se è possibile richiamare su schermo la direzione dell’obiettivo).
Per i primi, stranamente per un titolo così vecchio uscito per PC, non esistono i quicksave ma stanze in cui salvare la posizione. A volte sono posizionate così male (o non si capisce dove siano) che tra un punto e l’altro potrebbe passare troppo tempo e se si muore si è costretti a rifarsi intere sezioni da capo. Per fortuna il gioco di base non è difficile ed esiste la possibilità di ritornare in vita dopo la prima morte, come se nulla fosse. Però la cosa non l’ho apprezzata.
Per il secondo problema poco da fare: il gioco permette di fare tante cose, tra hacking dei sistemi di sicurezza, attivazione di abilità speciali, lancio di granate o oggettistica particolare, che a volte ho trovato scomodo e disorientante dover premere così tanti tasti. Non ci sono più abituato. Un tasto utile è quello dell’attacco melee perché permette di rompere le casse per trovare munizioni e oggetti. Di default è CTRL. Mi sono trovato più volte a premere il tasto che riporta al desktop. Quando ciò avviene il gioco crasha e bisogna farlo ripartire. Se avete salvato molto tempo prima è un dramma. Non nascondo che ho bestemmiato Odino almeno 5-6 volte.
Chiudo aggiungendo che la storia è ambientata nella tipica zona di guerra (una Hong Kong futuristica) in cui forze speciali devono buttare giù un dittatore (non male, anche se interpretata da cani, avrebbero potuto mettere più cura nella qualità della sceneggiatura e nei ritmi del racconto) e che non esiste il respawn dei nemici tranne forse in pochissimi punti (che vanno scavalcati in velocità per fuggire dalla zona). La campagna si assesta tra le 8 e le 9 ore senza correre.
Ah, il gioco è vecchio ma l’overlay di Steam in game funziona e potete fare screenshot senza problemi.
Lo promuovo con una sufficienza.
6/10.
👍 : 9 |
😃 : 0