Recensioni di ATOM RPG: Post-apocalyptic indie game

Premetto di considerare Fallout 1 e 2 tra i miei giochi preferiti di sempre, comunque gli unici con i quali ho fatto una seconda run a distanza di alcuni anni; ciò premesso, posso subito dire che questo ATOM RPG è il degno erede dei due leggendari titoli della Interplay, un vero e proprio Fallout 3 “classico” in salsa postnucleare sovietica. Ci sono infatti tutti gli ingredienti tipici dei due Fallout (e dei CRPG in generale): visuale isometrica; statistiche con abilità, talenti ecc.; combattimento a turni; e soprattutto una consistente parte dedicata ai dialoghi. In ATOM RPG potrete parlare praticamente con tutti gli NPC, che spesso vi daranno, anche i personaggi apparentemente più insignificanti, informazioni e pettegolezzi interessanti. E non manca, nelle situazioni, nei dialoghi, nella descrizione degli oggetti quell’ironia che è tipica dei due modelli di riferimento (dichiarati come tali dagli stessi sviluppatori dell’Atom Team): potrete quindi trovare ironici e bonari riferimenti non solo ai Fallout classici, ma anche a quelli “nuovi” (in particolare, e non a caso, a Fallout New Vegas), ad alcuni classici della fantascienza e a bestseller del fantasy e del postapocalittico degli ultimi anni. E non mancano altrettanto ironici (ma di un’ironia amara) e molto meno bonari riferimenti all’oppressione e ai disastri di epoca sovietica, ad es. nel settore dell’agricoltura. La missione principale è indubbiamente molto articolata, ha il respiro di quella di Fallout 2, per intenderci. Le missioni secondarie vanno in generale dal medio all’ottimo, con collegamenti tra personaggi e situazioni ben pensati e a volte sorprendenti. Comunque, per come è strutturato il gioco, sarà necessario farne parecchie di missioni secondarie, cosa che per quanto mi riguarda è sempre molto gradita. Concludendo, al di là del livello alto del gioco, dell’ottimo rapporto qualità-prezzo, della pulizia tecnica (non ho trovato un bug in tutte le ore giocate), sono contento dell’acquisto anche per un’altra ragione: gli sviluppatori sono soprattutto ucraini, per cui come nel caso di altri studi (es. il GSG di S.T.A.L.K.E.R.) sono stati in buona parte costretti a lasciare il loro paese a causa della guerra. Inoltre, proprio perché ucraini, il gioco dopo il febbraio 2022 è stato oggetto di un vergognoso review bombing (come nel caso di altri titoli ucraini, ma anche ad es. polacchi) da parte di gente che purtroppo sa solo odiare. Per fortuna Steam ha ovviato considerando nel computo totale solo le recensioni pertinenti. Attualmente lo studio ha assunto una dimensione multinazionale, con membri presenti in Ucraina, Polonia, Lettonia e Cipro. Ha successivamente sviluppato una sorta di seguito di questo titolo, ATOM RPG: Trudograd, che ho acquistato e che giocherò a breve; inoltre, nel momento in cui scrivo Atom Team sta portando avanti Swordhaven: Iron Conspiracy, un RPG di ambientazione fantasy che stavolta si ispira ovviamente ai primi due Baldur’s Gate, Icewind Dale, Neverwinter Nights, ecc. Il gioco è attualmente in accesso anticipato e sembra promettere molto bene!