Tempo di gioco:
4961 minuti
Nuovo capitolo della serie Atelier che, dopo aver salutato Ryza e le sue avventure estive, introduce un nuovo filone narrativo con nuovi personaggi e luoghi.
Ormai Atelier ha sposato la scelta del sistema open world, che a mio parere molto ben riuscito permettendo alla serie un salto nella nuova generazione. (purtroppo dal menu non si sentono i personaggi chiamare il titolo del gioco, spero vivamente lo aggiungeranno. ho bisogno di sentire Yumia no atorie)
La grafica è molto colorata e dettagliata, ottimi giochi di luce personaggi molto dettagliati e piu' dinamici ed espressivi. Apprezzo molto che tutti i dialoghi sono praticamente cutscene con telecamera dinamica, interazioni e movimenti, purtroppo ho notato che questo comporta quasi sempre un mini caricamento (con schermo nero) che transiziona dal gioco al dialogo. Un piccolo prezzo da pagare per non vedere dialoghi con marionette come nei titoli più vecchi.
Le meccaniche base del gioco hanno fatto incetta di tutte le cose positive di Ryza 3 come random quest, mappa vastissima, viaggio rapido immediato e la possibilità di creare atelier secondari per facilitare l'esplorazione e il sistema di albero delle abilità da sbloccare mentre si acquisiscono punti avanzando nella storia.
Oltre a questo vengono inserite tante novità come la costruzione di basi, era necessario? no. e' divertente? cavolo si, ho passato ore nella demo a sistemare il primo campo sbloccabile e probabilmente ci passerò più ore che nella sintesi.
C'è la possibilità di fare doppi e tripli salti rendendo l'esplorazione verticale molto divertente oltre alla possibilità di sintetizzare oggetti basici tipo proiettili per il fucile di Yumia e oggetti di esplorazione senza dover tornare in atelier.
Adoro come hanno rinnovato i vari menu e apprezzo tanto il fatto che si vedono i personaggi nelle schermate.
Il sistema di combattimento è sempre in tempo reale, molto più dinamico e strategico di Ryza, con la possibilità di cambiare posizione facilmente, schivare e allontanarsi per attaccare dalla distanza.
La protagonista della storia è Yumia, una ragazza alla ricerca di risposte e di ricordi da vivere. Tutto inizia con quello che sembra un flashback, ci troviamo arruolati sembra forzatamente in un corpo di ricerca che conduce spedizioni in un continente lontano e devastato in passato da una calamità legata all'alchimia. Vengono gettati subito i temi cupi, tra rovine e astio dei personaggi nei confronti di Yumia in quanto alchimista. L'alchimia viene, in questo mondo, guidata dal mana e dai ricordi in esso trattenuti. La cosa molto particolare che mi ha fatto un pò stranire all'inizio è la sintesi, dopo 28 anni è stato mandato in pensione l'amato calderone, Yumia sintetizza danzando. E danza benissimo, dando un ottima spiegazione del come mai fa ciò. L'animazione è veramente bella e immagino che via via che si sbloccheranno le varie ricette saranno più complesse e appaganti. La sintesi mi è sembrata abbastanza complessa e con molto possibilità di incastro per creare i vari oggetti.
Musiche come sempre stratosferiche, sia dalla canzone base che quella per la boss fight, sempre azzeccate e sempre in stile Atelier. Doppiaggio al top, molto bella la voce di Yumia.
Una pecca è la gestione della telecamera, problematica già riscontrata da KOEI, dove non è possibile allontanare o avvicinare oltre al fatto che molto spesso di incastra nello scenario. Un'altra mancanza sono le skin per i salvataggi dei giochi precedenti, era ormai una tradizione e spero che torneranno in future patch.
Gust è una garanzia in termine di JRPG e soprattutto per gli Atelier, sempre curati, molta attenzione ai dettagli e soprattutto tanto amore nel creare storie e avventure.
Consiglio di giocarci!
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