The Path
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68,75%

Valutazione

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Recensioni di The Path

There is one rule in the game. And it needs to be broken. There is one goal. And when you attain it, you die.
ID applicazione27000
Tipo di applicazioneGAME
Sviluppatori
Publisher Tale of Tales
Categorie Giocatore singolo, Carte collezionabili di Steam
Generi Indie, Avventura
Data di uscita18 Mar, 2009
Piattaforme Windows, Mac
Lingue supportate English, French, Italian, German, Spanish - Spain, Danish, Dutch, Hungarian, Portuguese - Portugal

The Path
21 Recensioni totali
17 Recensioni positive
4 Recensioni negative
Misto Punteggio

The Path ha ricevuto un totale di 21 recensioni, con 17 recensioni positive e 4 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Misto".

Grafico delle recensioni


Il grafico sopra illustra l'andamento delle recensioni per The Path nel tempo, mostrando le variazioni dinamiche nelle opinioni dei giocatori man mano che vengono introdotti nuovi aggiornamenti e funzionalità. Questa rappresentazione visiva aiuta a comprendere la ricezione del gioco e la sua evoluzione.


Recensioni recenti di Steam

Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.

Tempo di gioco: 183 minuti
The Path prende spunto dalla novella di cappuccetto rosso; sei sorelle devono andare a casa della nonna evitando il lupo cattivo che spesso appare in altre forme. The Path più che un gioco è un esperimento, non vi è una barra della vita, non vi sono azioni giuste o sbagliate anche se le conseguenze possono essere terribili. Gli sviluppatori Tale of Tales non sono nuovi a questo genere di sperimentalismi e anche se la direzione artistica è gradevole purtroppo il gioco deve fare i conti con una realizzazione tecnica molto approssimativa. Comunque sia mi sento di consigliare questo prodotto, proprio in virtù della sua unicità. Per quanto riguarda il voto potrebbe essere 10 come 3, dipende da come deciderete di affrontarlo. ? / 10
👍 : 1 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 83 minuti
the idea can be cool. But the game does not. So sloooooooooooow, su usless, just the various ending can be pretty. but to get em....oh my god no! no please no! i will rate this game NO/10
👍 : 0 | 😃 : 1
Negativo
Tempo di gioco: 481 minuti
Più che un gioco è un'esperienza. Non è divertente ma è curioso e stranamente affascinante, anche se in alcune parti sembra che gli sviluppatori abbiano calcato un po' troppo la mano con l'ambiguità. Esiste una traduzione in italiano, per chi fosse interessato, sul sito ufficale degli sviluppatrori.
👍 : 1 | 😃 : 1
Positivo
Tempo di gioco: 148 minuti
Molto particolare. Lo consiglio?! Ni Trama: Possiamo dire che questo sia una "rivisitazione" della fiaba di Cappuccetto Rosso. Ci saranno sette protagoniste e ognuna avrà il suo finale. Grafica e Sonoro: Atmosfera davvero ben curata insieme ai suoni peccato che sia un gioco del 2009, con una grafica "pessima" per i nostri tempi. Credo che questa grafica poco curata mi abbia tolto immersività. Complessivamente: Lo consiglio in parte perché, mi ha incuriosito per quelle poche ore che ci ho giocato, ma poi non è riuscito a tenermi incollato allo schermo per colpa della grafica davvero pessima.
👍 : 1 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 252 minuti
http://steamcommunity.com/groups/vgart The Path è la rivisitazione in chiave videoludica della fiaba di Cappuccetto Rosso. Il titolo è stato rilasciato nel 2009 dalla società indipendente belga Tale of Tales fondata da Auriea Harvey and Michaël Samy, che aveva già dato un anticipo delle sue peculiarità artistiche con il mini-gioco The Graveyard. Al pari della fiaba, The Path è una riflessione sul passaggio dall'infanzia all'età adulta e sulla perdita dell'innocenza, ma è più carica di simbolismi, più esplicita, più adulta, estremamente visionaria e lisergica, e fa un uso più marcato di suggestioni tipiche dell'horror gotico. Il giocatore controlla a turno sei sorelle, che se vogliamo sono la reincarnazione di Cappuccetto Rosso in diverse fasi della crescita, dall'infanzia all'età adulta, passando per la pubertà e l'adolescenza. Possiamo scegliere liberamente con quale personaggio giocare, ma vi consiglio di seguire l'ordine di età, dalla più piccola alla più grande. Il gioco è inizialmente spiazzante, perché si diverte a capovolgere i principi dei giochi tradizionali. Infatti per avere successo bisogna trasgredire la raccomandazione di non lasciare il sentiero, condurre una alla volta le protagoniste a perdersi nel bosco e lasciare che cadano nelle grinfie del lupo e muoiano! Rimanere sul sentiero rettilineo e soleggiato che porta sani e salvi dalla nonna è la via più semplice, ma viene registrata come un insuccesso e non permette di proseguire nel gioco! IN BOCCA AL LUPO Ogni sorellina incontrerà il suo lupo personale, ma si tratta di lupi metaforici. L'unica che incontrerà un lupo vero e proprio, per l'esattezza un licantropo, sarà Robin, che ci ricorda la Cappuccetto Rosso della fiaba con la sua mantellina rossa integrale. Gli altri lupi sono persone che porteranno le sorelline sulla cattiva strada o le inizieranno ad esperienze tipiche della vita adulta, facendogli così perdere la loro innocenza. L'opera è carica di simbolismi e non sempre è facile decifrarli. Per esempio, Robin incontra il licantropo nel cimitero; quest'ultimo le mostra una tomba scavata nel terreno, in cui andremo ad infilarci. Credo che simboleggi in maniera molto suggestiva l'ineluttabile destino della piccola e innocente Robin, così come di ogni essere vivente: la morte. Ma forse rappresenta anche la paura di crescere e affrontare la vita, che però Robin prende di petto cavalcando senza timore il lupo mannaro! BOLLENTI SPIRITI Non mi soffermerò su tutti i lupi, anche per non togliervi il piacere della sorpresa, però non posso fare a meno di commentare quello che mi è rimasto più impresso, quello di Carmen, una Cappuccetto Rosso adolescente. Fin da quando si perde nel bosco l'immacolata Carmen esprime le sue malcelate voglie sessuali con frasi ambigue. Ad esempio di fronte ad un lago gelato afferma che se facesse più caldo si spoglierebbe e si farebbe una nuotata per essere ammirata da un bel guardaboschi! E non è l'unica frase ambigua, né la più piccante! A proposito: nessuno dei personaggi proferisce parola, i loro pensieri appaiono come scritte in corsivo sovra impresse sullo schermo. Il lupo di Carmen è un tranquillo e posato taglialegna, anche piuttosto in là negli anni, che inizialmente la ignora. Sarà la stessa Carmen, particolarmente vogliosa, a circuire e irretire il timido taglialegna! Il lupo in sostanza è Cappuccetto Rosso stessa, o meglio, le sue voglie represse, e quindi la sua stessa natura. L'assunto degli autori è abbastanza chiaro: non siamo di fronte alla favoletta della bambina innocente e pura che viene corrotta dal mondo adulto. Il male, la cattiveria, i vizi e la corruzione, così come la morte, sono insiti dentro di noi e nella natura. METAFORE Lascio a voi il divertimento di scoprire altre metafore e riflessioni sparse per tutto il gioco e come le protagoniste verranno iniziate al sesso, all'alcool e al fumo, e come si faranno ipnotizzare dalla televisione. C'è anche un momento di sesso saffico con un amichetta vestita di rosso, suggerito dallo spaventapasseri nel campo di fiori, che simboleggia il rifiuto del sesso maschile. Molte metafore sono espresse dal ritrovamento e dall'interazione con taluni oggetti, come ad esempio un televisore, che raccoglieremo e con cui arrederemo la casa della nonna. Questo costante riferimento ad oggetti di uso comune, mi ha fatto pensare ad una certa critica al consumismo, in cui veniamo cooptati fin da piccoli seguendo l'esempio dei grandi. Forse quello di non seguire il sentiero raccomandato dagli adulti è un invito all'anticonformismo? Ma con il rischio di imboccare strade peggiori! E' molto curioso il percorso seguito dalla Cappuccetto Rossa più adulta, Scarlet. Mostra molta più maturità delle altre, tanto che, ad esempio, spegne il televisore che aveva ipnotizzato le sorelle e fa una considerazione sull'influenza negativa della TV. Il suo lupo è una sorta di maga, che la inizia ai piaceri della musica, che Scarlet sembra molto apprezzare, tanto da affermare: << L'arte è il mezzo con cui l'uomo esprime la sua nobiltà, non saprei vivere senza >>. Non sembrerebbe esserci alcuna negatività in questo lupo, eppure anche Scarlet perderà la vita; temo che gli autori abbiano voluto mostrare anche il lato illusorio, accattivante, se vogliamo “ipocrita” dell'arte, che culla e rappresenta una via di fuga dalla dura realtà e dalle nostre responsabilità: purtroppo non c'è solo nobiltà nell'animo umano.... e forse gli artisti ci illudono e speculano sulle nostre emozioni e speranze...... ESTETICA Nonostante finiremo ogni volta nelle fauci del lupo, ci risveglieremo davanti la casa della nonna e vi entreremo camminando come zombie, come non-morti, avvolti in una plumbea e piovosa atmosfera. All'interno attraverseremo stanze che si trasformeranno in una sequenza di affascinanti e coloratissime visioni criptiche, dense di simbolismi e a tratti lisergiche. The Path raggiunge un eccezionale livello di espressione estetica grazie al sapiente e creativo utilizzo dinamico dei colori, dei contrasti e della luminosità. Infatti gli scenari transiscono da un esasperato cromatismo ad un grigiore diffuso, a seconda delle fasi di gioco. Le emozioni e i ricordi dei personaggi si concretizzano con segni e forme cangianti che “sporcano” o abbelliscono senza sosta il nostro schermo, appagando in continuazione il nostro sguardo. Una musica fiabesca ed evocativa ci accompagnerà in quasi tutte le fasi del gioco. L'idea degli autori era quella di costruire un'esperienza artistica che inebriasse in continuazione i nostri sensi; direi che ci sono riusciti egregiamente, se si eccettuano alcuni momenti, pochi per fortuna, in cui si gira per il bosco senza far nulla o al massimo raccogliendo dei fiori. A tal proposito, la raccolta e l'interazione con gli oggetti avviene in maniera inedita: quando ci avviciniamo ad un oggetto è il gioco a prendere il controllo del personaggio, e noi facciamo da spettatori! DETTAGLI TECNICI Questa voglia di cambiare le usuali regole dei videogiochi si riverbera anche sulla particolare modalità di controllo, che forse è l'unica pecca di questo titolo. Infatti i comandi non sono proprio intuitivi e fluidi come dovrebbero. Per fortuna nulla che possa inficiare l'esperienza di gioco, non essendo un titolo action. Eccetto questa anomalia, dal punto di vista tecnico si presenta dignitosamente, con un frame rate che quasi mai scende al di sotto dei 60 fps, pur regalandoci sempre un'esperienza grafica appagante, con tanto di filtri attivi, vertical sync, massima qualità delle texture e dello shading, dettaglio grafico che si mantiene anche a lunghissima distanza, risoluzione di 1080p e un refresh rate di 60 Hz. IN CONCLUSIONE Un gioco che consiglio caldamente a chi cerca nuove frontiere videoludiche e a chi crede fortemente nella decima arte! Voto: 9/10
👍 : 8 | 😃 : 1
Positivo
Tempo di gioco: 80 minuti
The path non è un videogioco. Il principale problema che lo affligge è la lentezza esasperante: della sequenza iniziale non saltabile (e che andrà rivista per almeno sette volte), del movimento delle ragazze, del modo in cui si raccolgono gli oggetti e vi si interagisce, del trascinarsi fino in casa della nonna, persino della velocità del testo a schermo. In pratica, tutte le (poche) azioni concesse al giocatore sono letargiche, e questo, naturalmente, porta una grandissima noia, che diventa frustrazione dato che i controlli sono estremamente legnosi e confusi. Ci sono diversi però: questo prodotto ha un comparto sonoro eccellente, in alcune sezioni il più disturbante che abbia mai ascoltato in un videogioco; gli effetti grafici, soprattutto a casa della nonna, riescono perfettamente a creare un'atmosfera oppressiva e surreale; e i segnali per orientarsi nel bosco sono tanto discreti quanto geniali (all'inizio lo smarrimento è totale, ma appena capirete a cosa fare attenzione lo apprezzerete). Infine, la trama è eccessivamente abbozzata e "a libera interpretazione" (per non dire senza senso). Gli appassionati di David Lynch la adoreranno; io sono rimasto deluso. Dopo aver finito The path, l'ho apprezzato. Quasi mi manca. Ma quello che ho provato "giocandolo" è stata al 70% noia.
👍 : 6 | 😃 : 0
Negativo
Tempo di gioco: 463 minuti
Estetica gothic horror per un gioco favoloso nell'atmosfera e nelle suggestioni. Occorre liberarsi delle aspettative e dei preconcetti per immergersi completamente nel mondo intimo ed inquietante delle protagoniste, che raccogliendo oggetti condivideranno con voi farammenti del loro mondo interiore. Gli incontri con il "lupo" daranno vita a delle sequenze conclusive oniriche e a tratti psichedeliche. Un'esperienza narrativa da affrontare a cuore aperto, mettendosi in ascolto delle emozioni evocate e delle sensazioni visive, musicali, mnemoniche ed estetiche che la storia suggerisce e dosa con discrezione. Un'avventura non lineare e poetica, non per tutti.
👍 : 3 | 😃 : 1
Positivo
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