Recensioni di Shelter

Soldi buttati via, un gioco di 5 livelli per trovare il pericolo di 3 acquile e attraversare 2 fiumi. Peccato, a mia figlia piaceva, odio i designer che fanno lavori fini a se stessi. Bell'idea ma poi fai 5 livelli corti e con poche sfide. Un gioco così sarebbe stato più etico regalarlo, magari opensource così che qualche programmatore più voglioso dei creatori avrebbe creato qualche livello in più. Spero tanto che con i miei 3 euro e 60 i creatori ci paghino una multa per divieto di sosta. Maledetti designer...

Un'esperienza interessante, se lo trovate a meno di 5€ consiglio di prenderlo.

Poteva essere una grande idea ma è solo una gran fregnaccia. L'unica cosa che si salva un po è la grafica molto originale, anche se alla lunga fa venire mal di testa.

Shelter porta in scena un'esperienza di gioco molto soft all'insegna della sopravvivenza, dell'adattamento e della scoperta. L'ideale di [i]sicurezza[/i], spesso scontato, è messo in gioco attraverso l'ottica dell'animale selvatico, su cui preme una naturale tendenza alla protezione, alla ricerca di rifugio – [i]shelter[/i] – al contrasto dei pericoli. Idea originale, pertanto, che si plasma sulla filosofia di una spasmodica ricerca di stabilità, tranquillità e sicurezza, a scapito di sacrifici talvolta rovinosi. Il gameplay, (sebbene sia improprio riferirsi all'esperienza di Shelter in tal modo), è fluido, decisamente slow–pace ma mai totalmente statico; le musiche condiscono il tutto di una suggestione piacevole, tonificante, quasi naturale, più che dovuta. Acquistato tramite Humble Bundle, a un prezzo inferiore ai due euro.

Gioco molto carino. Sembra facile ma non lo è affatto. Fa molto pensare e fa anche piangere. Mi è piaciuto molto anche se alla fine tutto sommato è un po' noioso, ma la vita degli animali è così ahahah noia e spavento.

Carino, ma molto corto. Il titolo sarebbe molto indirizzato ad un pubblico infantile ma anche da adulto si ha una bella esperienza. Molto semplice sia i comdandi che la grafica e la storia. Funziona anche con i gamepad ma ho preferito la tastiera per via della continua "camminata". Consiglio a tutti di giocarselo anche se data la durata forse i miei 2 euro spesi sono anche troppi (1 ora e mezza ma si finisce anche in meno).

Questo gioco mi ricorda tanto un vecchio cartone animato che si chiamava "Le avventure del bosco piccolo", un vero e proprio trauma dell'infanzia :D Scherzi a parte, il gioco mi è piaciuto; è breve e va giocato tutto d'un fiato per apprezzarlo al meglio. Se fosse stato più lungo probabilmente sarebbe risultato pesante; invece va bene così com'è. Le meccaniche sono semplici, ma il punto forte è il coinvolgimento emotivo nei confronti dei piccoli tassi, che vorremo salvare a tutti i costi! Da prendere preferibilmente in saldo, perchè a prezzo pieno mi pare esagerato. In ogni caso, questo è uno di quei giochini che ti rimangono nel cuore T_T

Riassunto: - "hey, ma i cuccioli non dovevano essere 5? ah, ma questo non è morto, ha solo fame!" è un buon inizio per una madre; - loro mi camminano dietro e io li nutro, mi sembra facile; - "CHE CAVOLO E' QUEL CACCIA DA GUERRA?!?!" è la mia reazione ad un rapace che volteggia sulle nostre teste; - e il rapace si mangia uno dei miei piccoli..............; - wow, è notte!; - "CHE CAVOLO E' QUEL RUMORE?!?! SCAPPIAMO!!!"; - e qualcosa (non so nemmeno cosa!) si porta via due dei miei piccoli................; - "ORA STARO' MOLTO PIU' ATTENTO!"; - finisco il gioco senza perdere altri cuccioli (niente spoiler). Morale: fate almeno 5 figli, perché per i primi non sarete mai abbastanza concentrati. Comunque, il gioco è bellissimo e lo utilizzerò nel mio laboratorio di videogiochi presso i centri giovanili con grande piacere.

Shelter non è propriamente un gioco, è un simulatore di tasso, anche abbastanza noioso. Lo stile grafico è minimal, fin troppo a mio avviso. All'inizio facevo fatica a distinguere gli animali dal paesaggio per la troppa somiglianza cromatica. Forse è voluto, non lo so. Non ci sono obiettivi e c'è solo un tasto azione. In pratica devi correre, raccogliere cibo, stare attento alle aquile, e correre ancora. Chissà se il secondo capitolo è meglio...

Trovo il prezzo di questo prodotto esagerato. Se per qualche ragione vi va di averlo nella vostra collezione, a mio avviso non dovreste spendere più di 6 €. Si tratta di un gioco sicuramente particolare, con molto potenziale, che però soffre di lacune al comparto ludico, e dell'esperienza utente. È stato ideato, sviluppato e testato in 9 mesi, da un team totale di 12 persone (+ un designer/art director), di cui alcuni hanno contribuito solo part-time alle circa 8000 righe di codice; il budget fu di 250.000 $. Impersoniamo una mamma tasso il cui scopo è quello di nutrire e condurre in salvo i nostri cuccioli attraverso 5 livelli di difficoltà crescente. Lo stile low-poly abbinato a texture ispirate ai motivi delle casate giapponesi in tinte pastello, è forse l'elemento che assieme alla musica conferisce la maggior parte del carattere al gioco. Altro punto a favore è la colonna sonora, di certo non un capolavoro, ma trascinante e che ben si adatta al contesto ludico. Le più grandi pecche le ho riscontrate nell'esperienza utente e nella giocabilità: non c'è una guida, sin dall'inizio il giocatore è abbandonato a se stesso, è facile rimanere disorientati o non capire proprio come proseguire. Non si capisce se si tratti di un effetto voluto o sia il frutto di scarsa attenzione. Se dopo i primi 20 minuti di gioco si ha la percezione di una meccanica ripetitiva, dopo poco pià si rischia di scadere nella noia. Non c'è gratificazione nel proseguire o nel condurre i propri alla fine di ciascun percorso. I livelli sono ampi e non c'è possibilità di salvare se non una volta completatone uno; fortunatamente la difficoltà mantenuta è bassa. Forse Shelter dovrebbe essere visto come esercizio di stile, che come videogioco nel senso classico del termine. Il suo punto di forza è la stilizzazione grafica, soffre però (e questo è un vero peccato) di ritmo narrativo e gameplay stagnanti, che coinvolgono poco il giocatore e impoveriscono l'esperienza ludica. Un micro-tutorial introduttivo inoltre, non farebbe male. Al team di Might & Delight vanno comunque i miei complimenti per come sono state gestite le risorse e per aver recato in porto un progetto in un tempo relativamente breve.