Recensioni di Before the Echo

i bothered writing a review after 100%ing it, so yeah, it's worth the money

Uno dei migliori giochi musicali in circolazione (con elementi RPG)... vi basta solo sapere che ci sono le migliori canzoni di Ronald Jenkees per comprarlo al volo!

Gameplay originale e dialoghi spassosi per un prezzo ridicolo. Prendetelo subito, sopratutto se vi piacciono i giochi musicali.

Ci sono quei giochi che ti fanno suonare con la tastiera, ma questo ti fa suonare con la magia! Semplice, divertente, carino ed epico per gli appassionati di musica

Simpatico, ma dopo un po' non sono riuscito ad andare avanti e quindi l'ho disinstallato. Non so se fosse colpa della mia build o della mia capacità come giocatore, ma non sono più andato avanti. Più o meno ero arrivato al punto in cui scopri che aspetto ha la ragazza dell'intercom, tipo due livelli dopo non sono riuscito più a fare niente.

Before the Echo (fu Sequence) è un gioco molto particolare che mescola rhythm game a rpg. L'esperienza mi insegna che mischiare rhythm game a qualsiasi altro genere può potenzialmente portare a un disastro (tipo quel gioco che lo faceva con gli shootemup), ma fortunatamente non è questo il caso, e anzi il risultato è molto interessante. Noi siamo Ky, un ragazzo che si risveglia misteriosamente all'interno di una strana torre di 7 piani, ricolma di mostri. Guidato tramite interfono da Naia, Ky deve superare ogni piano della torre, presieduti da immancabili ed eccentrici "guardiani", per scoprire dove diavolo è finito esattamente e perché. E per fare questo, dovrà affrontare le sue battaglie.. a colpi di ritmo. Proprio così, ogni scontro con i mostri si svolge durante un intero brano, su tre tabelle alternabili a piacimento: una rossa che rappresenta i danni nemici, una verde per i nostri attacchi/incantesimi e una blu per il mana. Azzeccando le frecce che scendono a tempo con la canzone si può quindi parare i danni nemici, attaccare con potenti magie o ripristinare il mana, chiaramente in base alla tabella in cui siamo. Per cui, durante le battaglie è necessaria un'alta concentrazione e la capacità di cambiare al volo tra una tabella e l'altra, azzeccando note su note per sconfiggere il nemico prima che la canzone finisca (o prima di morire). È un sistema molto particolare ma che funziona egregiamente, e per venire incontro a tutti ci sono 4 livelli di difficoltà (non più modificabili dopo il 3° piano), dal più basso con meno note a quello più alto per fanatici di rhythm game e praticamente impossibile per le persone normali. E, cosa che ho apprezzato, non c'è nessuno sbloccabile basato sulla difficoltà, neppure achievement, perciò chiunque può ottenere tutto giocando alla difficoltà che preferisce. Il punto forse più debole di questo gioco però sta proprio nel gameplay. A ogni nuovo piano raggiunto, Ky ottiene da Naia una serie di ricette di equip, magie, altri oggetti e ovviamente la chiave per il piano successivo. Per ottenere gli oggetti necessari a fabbricare il tutto, sarà quindi necessario sconfiggere i 3 mostri di ogni piano, ognuno con le sue percentuali di drop. E di fatto il gioco... è tutto qui, farmare ancora e ancora gli stessi mostri reskinnati finché non si hanno gli oggetti per craftare tutto (a proposito, ogni craft e acquisizione di magie costa exp, e se si fallisce è andata sprecata per niente), e chiaramente per salire pure di livello e avere una chance contro i guardiani e i mostri successivi. Non è troppo diverso dal normale farming sfrenato in ogni rpg, ma qui essendoci da fare praticamente solo quello potrebbe risultare un po' noioso sul lungo periodo. Di livello molto più alto invece il resto della produzione, dalle ottime canzoni techno delle battaglie all'eccelso script e doppiaggio (solo inglese, come i sottotitoli), senza dimenticare la buona caratterizzazione di ogni personaggio, specialmente i guardiani di ogni piano. La grafica invece è bidimensionale a schermate fisse, ma comunque ben disegnata, specialmente i personaggi. Anche la trama, che rimanda un po' a qualche anime giapponese, si dipana bene e incuriosisce fino alla fine (e c'è anche un finale segreto con qualche informazione in più), che sopraggiunge dopo una dozzina di ore. E i credits sono tra i migliori che abbia mai visto. Perciò nel complesso promosso ma non a pieni voti, più che altro per il fatto che qualcuno potrebbe trovare un po' monotono il farming forzato e costante, e che le canzoni su cui si combatte siano in fondo sempre le stesse. Ma essendo una produzione indipendente fatta da una manciata di persone (il doppiatore di Ky è lo stesso che ha fatto il 90% del resto) e con un gameplay originale che in fondo funziona, non si poteva obiettivamente chiedere troppo di più.