Tempo di gioco:
4364 minuti
Premetto che ho giocato a tutti i giochi della serie di Ys prodotti negli ultimi 40 anni, e ho cominciato negli anni'80. Verso Ys IX son partito molto prevenuto, il trailer mi sembrava scialbo e l'ambientazione poco interessante. Mi sbagliavo: è un gran gioco, e più si va avanti con la storia, e più migliora. Poi purtroppo ad un certo punto finisce :)
A grandi linee, Ys IX è palesemente un gioco costruito sulle meccaniche ed il motore grafico di Lacrimosa of Dana, per cercar di capitalizzare sul grandissimo successo di tale titolo (che è un capolavoro, e molto innovativo per la serie). Rispetto ad esso, il budget che hanno dedicato è purtroppo limitato: il gioco è più breve (circa il 70% del precedente), c'è meno varietà negli avversari e manca ad esempio il pack di texture in alta risoluzione.
L'ambientazione urbana è molto differente dalle solite della serie, e all'inizio spiazza, soprattutto per i forti limiti a quello che possiamo esplorare, che spesso appaiono fittizi ed imposti dall'alto. Fortunatamente, più si va avanti con la storia è più questi limiti vengono meno (potendo ad esempio esplorare anche i sobborghi di Balduq).
E' molto interessante la meccanica dei gift dei Monstrum, se vogliamo la caratteristica più interessante del gioco, insieme alla fase di esplorazione della città di Balduq. Fintanto che siamo in città, la parte classica della serie dei combattimenti coi mostri appare abbastanza forzata, e si deve ricorrere all'artifizio del Grimwald Nox per aver una sorta di "dimensione parallela" in cui combattere, piuttosto che ripiegare sulle oramai trite e ritrite fogne. Fortunamente, dicevo, passati i primissimi capitoli, avremo posti decisamente più interessanti da esplorare, più in linea con quello che si aspetta da un'avventura di Adol Christin. Ritornano a gran richiesta anche i raid di Lacrimosa of Dana, anche qua calati nella nuova giustificazione delle battaglie nel Grimwald Nox.
Il gioco ad ogni modo è divertentissimo, sia nella parte esplorativa che nei combattimenti, come il suo predecessore. Le quest son varie e molto ben fatte. La difficoltà mi è apparsa un po' bassina - il livello "Hard" corrisponde al livello "Normal" di Lacrimosa of Dana, ma per compensare è stato aggiunto un ulteriore livello di difficoltà dopo "Nightmare" ed "Inferno", ovvero "Lunatic". La parte su cui si potrebbe migliorare son i dialoghi: spesso son veramente troppo, troppo prolissi.
Le musiche purtroppo non raggiungono il livello di eccellenza di praticamente tutti i giochi della serie di Ys - buone, ma non indimenticabili come eravamo abituati dai precedenti capitoli. Un vero peccato.
I personaggi son meravigliosi, ben approfonditi e interessanti. Alcuni, come Aprilis all'inizio, posson risultar antipatici (nei primi capitoli è una Chuunibyou imbarazzante), ma poi man mano che li conosci meglio, migliorano e ci si affeziona un pò a tutti. Per chi conosce i tropes della cultura giapponese, è facile riconoscere degli stereotipi (Iris è palesemente una loli tsundere, ad esempio...), ed in tal caso li si riesce anche ad apprezzar di più.
Tecnicamente, il gioco è buono ma potrebbe far di molto meglio. E' uscito nel 2021, lo stesso anno ad esempio del remake di Nier Replicant, e francamente, non regge il confronto. Il problema non è tanto nei personaggi, che son fatti molto bene, ma nell'utilizzo ad esempio in alcuni punti di texture veramente in bassa risoluzione per l'ambiente, tipo le tombe al cimitero o l'erba in aperta campagna. E' un peccato, in quanto c'è un fortissimo contrasto coi personaggi che son invece fatti molto bene. Anche gli effetti di luce di Nier Replicant sono lontani anni luce da quello che vediamo qua, ed i corpi acquosi (fiumi e laghi) hanno un'apparenza molto finta. Venendo da Nier Replicant (ma anche Nier Automata) il confronto è impietoso.
A parte queste quisquilie, mi sento di consigliar caldamente il gioco, soprattutto a chi ha apprezzato Lacrimosa of Dana. Non si riesce a smetter di giocare fino a quando non lo si finisce, e ci si diverte moltissimo. Mi auguro solo che per il prossimo Ys X, Falcom decida di portare una ventata di novità, come ha già saputo far in passato più volte - mi riferisco a YS VI, che ha fatto rinascere il franchise, e ad Ys Seven, che ha osato stravolgere le meccaniche di gioco, raffinate in modo evidente prima con Celceta, e poi con Lacrimosa of Dana. Monstrum Nox non riesce ad esser un tal passo in avanti, ma è evidente che ciò non era nelle intenzioni di Falcom, per i motivi sopra descritti.
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