Recensioni di Aeon of Sands - The Trail

Aeon of Sands - The Trail è un gioco di ruolo old-school post-apocalittico, che unisce l'esplorazione degli ambienti in prima persona tramite un engine a caselle simile quello dei celebri Eye of the Beholder a bivi narrativi in perfetto stile libro-game, che garantiscono una sorprendente rigiocabilità. Sin dalle prime battute di gioco emerge una netta impronta autoriale, che fa subito capire di non trovarsi di fronte al solito clone del genere senz'anima: lo stile artistico di Marco antepone il dinamismo delle scene alla ricerca dello sterile dettaglio e il risultato è un aspetto grafico a tratti grezzo, ma mai banale. In AoS non si inizia con un party, ma con un solo (sprovveduto) protagonista, che avrà il compito di plasmare il proprio destino, legato a doppio filo a quello del mondo di gioco. Nel corso della decina/dozzina di ore necessarie a terminare la prima run, ci si ritroverà a incontrare NPC, (potenzialmente reclutabili, a patto di operare le scelte giuste), a esplorare dungeon e ambienti all'aperto e a vivere numerose situazioni impreviste e originali. Personalmente, avrei preferito un inventario un po' più grande, dal momento che il sistema magico del gioco si basa su reagenti (non stackabili nell'inventario, per giunta), ma complessivamente l'interfaccia di gioco funziona, a patto di accettare le intrinseche idiosincrasie dei giochi di questo tipo. Per quel che riguarda il bilanciamento fra combattimenti ed enigmi, in Aeon of Sands prevalgono decisamente i primi rispetto ai secondi, ma non si tratta di un problema, quanto di una caratteristica. Rispetto agli altri giochi del genere, a risaltare maggiormente sono senza dubbio le parti in stile libro-game, non solo necessarie a sostenere l'impianto narrativo del gioco, ma spesso fondamentali anche dal punto di vista strettamente ludico, dal momento che sarà anche in base alle scelte operate in queste sezioni se determinati NPC decideranno di unirsi o meno al giocatore. Insomma, dopo aver completato una prima run, posso dire che Aeon of Sands si è rivelata una piacevole sorpresa, seppur a tratti un po' spigolosa: un modo assolutamente originale di affrontare il genere, reso ancora più rilevante dalla struttura di gioco che incentiva la rigiocabilità (per capirci: alla prima run potreste vedere solo il 25-30% del gioco). Per apprezzare Aeon of Sands, però, bisogna sapere a cosa si va incontro e questo per fortuna sarà relativamente semplice farlo dando un'occhiata a qualche video dei primi minuti di gioco su YouTube. Una cosa è certa: chi al tempo mangiava pane, Dungeon Master ed Eye of the Beholder si troverà subito a casa, ma cosa dico a casa... sperduto in mezzo al deserto!