Tempo di gioco:
457 minuti
[b]SEASON: A letter to the future[/b] appartiene ad un genere che apprezzo molto: è un gioco che vuole raccontare una storia e trasmettere dei messaggi, incentrando tutto sulla narrazione. Mi è piaciuto molto seguire il percorso della protagonista, accompagnarla nel suo viaggio alla scoperta del mondo e ho trovato interessanti i temi trattati, sia nel contenuto che nel modo di esporli; troviamo, in particolare, temi quali il crescere, lo staccarsi dagli affetti, la perdita, il desiderio di trovare uno scopo, il senso di comunità, la reazione al cambiamento.
Anche l'atmosfera del mondo di gioco è particolare, soprattutto sapendo quello che succederà di lì a breve: ti fa vedere tutto con occhi diversi e, in qualche modo, mi ha fatto empatizzare di più con i personaggi che si incontrano durante il percorso.
Le meccaniche di gioco sono abbastanza semplici e funzionali allo scopo che si pone la protagonista, ovvero quello di documentare il mondo [spoiler]alla fine di una stagione e che si avvia verso l'inizio di una nuova[/spoiler]: abbiamo un registratore di suoni e una macchina fotografica, che serviranno appunto a raccogliere informazioni sui posti visitati. Tali informazioni possono poi essere organizzate in una sorta di diario di viaggio, sbloccando anche nuove riflessioni da parte della protagonista. Come giocatori siamo liberi di registrare e fotografare quello che vogliamo e di comporre le pagine del diario a nostro piacimento, usando foto, suoni e riflessioni. L'idea mi è piaciuta, ma avrei preferito che fosse necessario raccogliere più informazioni per sbloccare le nuove considerazioni della protagonista.
A volte il gioco ci chiederà di raccogliere determinati indizi per rispondere ad alcune domande sul mondo di gioco: in questo caso, il diario avrà dei suggerimenti per guidare il giocatore in questa raccolta. Tale meccanica mi ha spinto ad esplorare con attenzione lo spazio intorno a me e anche a chiedermi dove potessi trovare ciò che mi serviva.
Per spostarci all'interno del mondo abbiamo una bicicletta, che ho trovato in alcuni casi non troppo facilmente manovrabile (soprattutto in presenza di molti ostacoli).
Dal punto di vista tecnico, ho trovato il comparto audio (musiche, sonoro e voci dei vari personaggi) ben fatto che compensa una grafica che non mi ha convinto del tutto: sebbene lo stile grafico sia particolare, credo che non renda giustizia ai personaggi che si incontrano, poiché non mi è sembrato che riuscissero a comunicare al 100% le emozioni che traspaiono da ciò che dicono.
Come longevità credo sia più che adeguata, non mi ha mai annoiato e non credo servisse inserire di più: tenendo conto che tipo di gameplay, una durata maggiore forse avrebbe rischiato di appesantire l'esperienza.
In conclusione, se volete un gioco tranquillo, che racconti una bella storia e tratti temi anche non banali, credo che [b]SEASON: A letter to the future[/b] possa essere un titolo che apprezzerete
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