Recensioni di The Shrouded Isle

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Stupendo, 10/10, atmosfera horror impagabile, davvero ben fatto.

Un gioco semplice ed accattivante per passare qualche oretta a fare il giudice malvagio di anime corrotte.

....dunque, vorrei iniziare la recensione precisando una cosa: ho conosciuto Lovecraft grazie a dei vecchi libri di mia madre, quando avevo circa nove anni. Ovviamente a quell'epoca non avevo nè le conoscenze nè la capacità di leggere (e soprattutto comprendere) le tematiche di quei racconti. Credo sia stato tutto l'amalgama di centinaia di pagine fitte di scrittura e quella strana copertina (...Dio mio... quella copertina...) in cui l'ombra di un essere sofferente, umano solo in parte, pareva urlare da una crepa nella roccia bianca in una strana formazione montuosa. Successivamente mi sono deciso ad affrontare gli studi di letteratura nel mondo universitario, affascinato dall'alchimia di ciò che penna e carta possono far suscitare alle profondità del nostro animo. Mi trovo quindi in bilico tra due mondi quando mi confronto con questi titoli. Preambolo necessario, anche in virtù della 'filastrocca' scritta da Clive Barker nel primo libro di Abarat. Ci sono tematiche che infettano mente, cuore e sogni, e non ho ancora una visione decisa sul fatto che siano o meno generate esclusivamente dalla nostra follia. The Shrouded Isle ti prende subito. Ti fa entrare nella mentalità cultista delle piccole comunità isolate, e infonde il potere della 'scelta' riservato da sempre agli eletti. Sia chiaro, non sono mai riuscito a terminare il gioco, mai. Ma non è questo il punto. Il fatto è che sei sei disponibile a comprendere il messaggio e a lasciarti alle spalle per un attimo il sicuro rifugio della quotidianità, TSI è il gioco che fa per te. Abbandonati alle atmosfere e ai disegni offuscati dei seguaci. E si, se poi in-game ti viene da sorridere, tieni sempre a mente ciò che Thomas de Quincey scrisse nell'Ottocento: "L'ironia è tutto ciò che resta alla mente per non soccombere davanti alla realtà".

il gioco è strano e mi era chiaro da prima dell'acquisto. non è un gioco che vinci alla prima partita, devi riprovare un discreto numero di volte per riuscirci. e questo è un bene. quello che non mi fa dare un giudizio positivo è che secondo me è sostanzialmente noioso: la fase di divertimento finisce prima di riuscire a vincere una partita. di farne un'altra, nessuna voglia. anche la sua anima maligna e cattiva dove devi scegliere il tuo suddito da sacrificare ad ogni stagione è più teorica che reale: per un motivo o per un altro, se vuoi riuscire a vincere, la scelta è sempre obbligata. l'ho preso in saldo per due spicci e va bene così, ma non mi sento proprio di consigliarlo.

un gran bel gioco. Grande stile, atmosfera perfetta, ottimo design, meccanismi sufficientemente complessi ma non astrusi. Prezzo corretto. Rigiocabile. Si impersona il leader di un culto sanguinario che gestisce un villaggio isolato: sacrifici umani, mantenimento dei livelli di fedeltà e disciplina, possibili rivolte, imprevisti. Soddisfatto.

[b] Gestionale a base di intrighi politici, sacrifici umani e Lovecraft [/b] In questo titolo, che mi ha più che piacevolmente stupito, impersonerete i panni del sommo sacerdote di un isola dove l'intera società si basa sul culto di oscure e innominabili divinità marine. Sarà vostro il compito di amministrare la città e mantenere il rigore religioso affidando, ad ogni stagione, vari compiti amministrativi ai membri delle famiglie più importanti, in continua competizione e lotta tra di loro per il potere. Ogni membro delle varie famiglie ha pregi e vizi, che dovrete scoprire indagando, che influenzeranno in positivo e negativo la loro amministrazione. Al termine di ogni stagione dovrete scegliere un amministratore da sacrificare agli dei del mare, attirando le simpatie o l'odio delle varie famiglie. Quello che più mi ha divertito sono le tematiche trattate e di come i temi delle opere di Lovecraft (in particolare il ciclo di cthulhu) permeino l'intero gioco. Azioni che in ogni società moderna sarebbero riprovevoli, in una società arcaica e corrotta e basata sul fanatismo religioso come quella di The Sheouded isle saranno invece da perseguire e elogiate e vi porteranno alla vittoria. Con un buon grado di sfida e un'ottima atmosfera questo titolo si è dimostrato una bella scoperta!

Questo gioco mi sta facendo impazzire, sia in senso positivo che in senso negativo! Da quando l'ho iniziato non sono riuscita a vincere UNA volta, eppure perché ogni perdita anziché rendere il tutto frustrante mi spinge a voler fare sempre meglio? Perché questo gioco è strutturato come Dio -Chernobog, ovviamente- comanda. Si tratta di un gestionale dalle meccaniche essenziali ma estremamente strategico; lo scopo è soddisfare una divinità alla pari di quelle lovecraftiane (e realmente discussa nell'antica cultura slava) sacrificando gli abitanti della piccola cittadina portuale di cui siamo il sommo sacerdote. Il tutto sempre cercando di mantenere buoni rapporti con le principali famiglie che gestiscono le varie attività legate all'oscuro signore. Non c'è doppiaggio, non ci sono filmati, la schermata che guarderemo sarà quasi sempre la stessa, ma vi assicuro che gli elementi restanti - il comparto sonoro, la grafica, gli eventi di trama, gli abitanti, il gameplay stesso - vengono esaltati con estrema attenzione. Quando si dice che basta "poco" per fare un buon lavoro, beh questo gioco ne è l'esempio. Se amate gli strategici dai risvolti cupi o il vostro sogno è risvegliare un'oscura divinità a discapito delle vite altrui allora questo gioco fa per voi!

Simpatico gestionale di setta cthuloide. Grafica ed interfaccia affascinanti e funzionali nella loro essenzialità. Le meccaniche piuttosto semplicistiche ne fanno un titolo immediato ed accessibile, ma senza una reale profondità che ti porti a giocare più di qualche run.

Una recensione dettata più dalla volontà di fare un po' di chiarezza piuttosto che dare un giudizio al gioco: se leggete recensioni/guide precedenti al 2018 sappiate che faranno riferimento alla versione SENZA DLC gratuito. Lo dico perchè ho acquistato The Shrouded Isle con l'idea che mi sarei trovato davanti ad un gioco non troppo lungo e non troppo impegnativo per poi scoprire un prodotto molto diverso, questo perchè il DLC Sunken Sins quasi raddoppia la durata della campagna (da 3 anni si passa a 5 anni) e ne aggiunge la meccanica dei contagi che aumenta il livello di sfida. Detto questo ci troviamo davanti ad un gestionale in cui faremo le veci del sommo sacerdote di un culto isolazionista che venera un antico dio dormiente ed il nostro scopo sarà mantenere le statistiche del villaggio al livello richiesto dal nostro signore, appagare le casate che abitano le isole e cercare i peccatori all'interno della nostra comunità per offrirli in sacrificio. Il gioco in questa versione garantisce un ottimo livello di sfida e può risultare anche vagamente frustrante quando l'elemento casuale ci pone davanti a situazioni piuttosto assurde (in una partita mi è capitato di avere una casata di 5 membri di cui 4 gravi peccatori ed un contagiato...), ho apprezzato molto lo stile grafico monocromatico e segnalo la difficoltà a staccarsi da tastiera e mouse una volta cominciata una partita: a quanto pare sacrificare persone può causare dipendenza. Una particolare caratteristica: le musiche evocative, lo stile di disegno e diversi dettagli come i commenti dei membri della casata mi hanno dato una fortissima sensazione di deja vu.... non la ritengo una cosa negativa ma The Shrouded Isle sembra uno spin-off di Darkest Dungeon. Il mio consiglio è di dargli una possibilità se vi piace il genere ed avete amato il titolo del team Red Hook, di sicuro The Shrouded Isle è un prodotto più elementare e meno longevo ma di sicuro può incollarvi al monitor per qualche decina di ore prima di stancare. Che Chernobog sia con voi!