Tempo di gioco:
99 minuti
Bot Vice è senz'altro uno degli acquisti del 2017 appena passato di cui vado più fiero. Comprato al prezzo irrisorio di eurocent 49 (quarantanove!), onestamente le mie aspettative non erano propriamente alle stelle: sappiamo tutti che in questa fascia di prezzo - una terra di nessuno in cui la fregatura è sempre dietro l'angolo - ciofeche amatoriali e sòle incomplete trovano il proprio habitat ideale.
E invece, con sommo stupore (e non poca soddisfazione) realizzo subito di avere tra le mani uno shooter arcade divertentissimo, frenetico e colorato, in grado di catapultarmi con violenza ai tempi in cui il SNES regnava sovrano e ci coccolava il palato con titoli come Wilds Guns. Non cito questo nome a caso: si da il caso che lo shooter di Natsume sia approdato recentemente su Steam in una versione "Reloaded", ampliata e "rimasterizzata"... per la modica (?) somma di 19.90 euro. Per quanto Wild Guns Reloaded sia senz'altro un gioco eccezionale (ammetto di andare sulla fiducia: sono fermo all'originale), facendo per una volta una considerazione di carattere economico il paragone con Bot Vice non regge minimamente: sul piano del rapporto qualità/prezzo e durata/prezzo il titolo di DYA Games sbaraglia la concorrenza vincendo a mani bassissime.
Nella storia vestiremo i panni di Erin Saver, agente di polizia che ha perso il proprio compagno (e il braccio destro, sostituito da un'arma bionica) per mano dei WildBots. Spinti dalla sete di vendetta dovremo farci largo attraverso diverse decine di scenari, cercando di sopravvivere ai proiettili nemici con l'onnipresente dodge-roll e utilizzando a mo' di scudo ripari di vario genere; in ogni scenario dovremo affrontare e sconfiggere un mini-boss per proseguire, mentre un boss più impegnativo ci aspetterà al termine di ogni sezione.
Nella pagina del negozio di Bot Vice avrete senz'altro notato la scritta a caratteri cubitali "Nota: A controller is strongly recommended to play this game"; il concetto verrà ribadito nella schermata iniziale che recita "Winners don't use keyboards", scimmiottando gli slogan anti-droga presenti in diversi titoli arcade degli anni '90. Fidatevi del consiglio: non sognatevi nemmeno di scaricare il gioco senza aver recuperato il fidato pad XBONE/X360. Ovviamente in line teorica il gioco sarebbe approcciabile anche con la tastiera, ma a meno che non siate una piovra, un pianista o un parlamentare italiano (c'è differenza?) vi assicuro che lo schema di controlli risulterebbe troppo ostico da padroneggiare alla perfezione.
Anche con il supporto di un buon pad, i controlli inizialmente risulteranno più complicati di quanto sarebbe lecito aspettarsi da un titolo simile. Qualcuno storcerà il naso nel constatare che Bot Vice NON è un twin stick shooter: infatti lo stick destro NON verrà utilizzato per il puntamento, che viene invece gestito con un apposito tasto dorsale e non è libero, ma salta da un bersaglio all'altro, favorendo inizialmente quello più vicino. Una volta metabolizzato lo schema di controlli - tra coperture, schivate, attacchi da mischia, cambio armi e chi più ne ha più ne metta - il gioco scorre che è un piacere.
Pixel-art e OST sono di ottimo livello ma soprattutto risultano estremamente fedeli al periodo di riferimento: pensandoci bene, è quasi un peccato che un gioco del genere sia uscito nei 201X e non negli anni '90 - sarebbe diventato istantaneamente un cult, su ogni piattaforma possibile e immaginabile. Il destino beffardo ha voluto che così non fosse, io dal canto mio faccio spallucce e me lo godo hic et nunc, al costo di mezzo caffè.
Insomma, non tutti i mali vengono per nuocere.
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