Recensioni di She Remembered Caterpillars
Il ricordo dei bruchi è un gioco di enigmi di abbinamento di colori con una grafica inquietante fungopunk. Ambientato nel fantasmagorico mondo dei bruchi, i coloratissimi Mmpgm, e ricco di capolavori architettonici viventi, il gioco prevede che i giocatori scoprano i piani di una scienziata per salvare suo padre.
ID applicazione | 470780 |
Tipo di applicazione | GAME |
Sviluppatori | jumpsuit entertainment UG (haftungsbeschränkt) |
Publisher | WhisperGames, Ysbryd Games |
Categorie | Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Carte collezionabili di Steam |
Generi | Indie |
Data di uscita | 17 Gen, 2017 |
Piattaforme | Windows, Mac |
Lingue supportate | English, Portuguese - Brazil, French, Italian, German, Spanish - Spain, Simplified Chinese, Russian |

1 Recensioni totali
1 Recensioni positive
0 Recensioni negative
Negativo Punteggio
She Remembered Caterpillars ha ricevuto un totale di 1 recensioni, con 1 recensioni positive e 0 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Negativo".
Recensioni recenti di Steam
Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.
Tempo di gioco:
525 minuti
Colorato puzzle game in cui dobbiamo comandare dei… cosini colorati (li chiamerò “colorini” perché mi piace) e far raggiungere a tutti quanti assieme delle pedane per uscire dal livello.
Per farlo devono attraversare degli ostacoli altrettanto colorati, ad esempio dei ponti (che in realtà sono i bruchi che danno il titolo al gioco) che fanno passare solo i colorini di quel colore. O delle barriere che NON fanno passare quel colore.
Sembra semplice, no?
Di qui si passa, di qua no, raggiungi le pedane con tutti i colorini e prosegui.
E all’inizio con i colori primari è così, ma ben presto vengono introdotte nuovi ostacoli e nuove meccaniche. Ad esempio, la possibilità di unire due colorini per formare un altro colore (blu+rosso=viola, ecc.) in grado di passare su entrambi i ponti ma bloccato da entrambe le barriere. …Uh-oh. O ancora, verso ¾ del gioco, di poter “stingere” i colorini facendoli tornare bianchi… e assumere altri colori da apposite macchine. O ancora, dei mini-ponti che funzionano solo in una direzione. Dei pulsanti da tenere premuti.
Intuite già dove il gioco va a parare: un’intricata serie di azioni che costringe a passare, ricolorare, unire, ripassare, tener premuto, separare, fare il giro, attivare un ponte con uno e tornare indietro con un altro, ricolorare, unire, e così via per 40 livelli in un ripido crescendo di difficoltà dove gli sviluppatori hanno forse calcato un po’ troppo la mano.
She Remembered Caterpillars, nella sua seconda metà, è forse uno dei puzzle game più difficili che abbia mai provato, nonostante la sua aria spensierata e innocente coi colorini che sbattono goffamente contro gli ostacoli o i bruchi che si alzano per non farli passare.
Il problema è che verso la fine è spesso richiesto di pensare con diverse mosse d’anticipo e di eseguire una lunga serie di azioni nell’esatto ordine previsto per riuscire a finire un livello, senza possibilità di alternativa: la soluzione è una, tanti auguri a capirla.
Se ci si incastra da qualche parte con dei colori sbagliati o si intuisce di essere proprio in alto mare, si può resettare il livello a piacere e riprovare da capo. Se non si ha un QI di 300 è probabile restare bloccati parecchio tempo su diversi livelli e non vi biasimo se a un certo punto, invece di spaccare il mouse contro il tavolo per la frustrazione come farebbe ogni persona normale, deciderete di guardare la soluzione per non perdere ulteriore sanità mentale. Io ho ceduto all’ultimo livello dopo ore passate a cercare di capire l’esatto procedimento, ma anche altri prima sono abbastanza improbabili da intuire logicamente. Nessun rimpianto.
In tutto questo, c’è anche una trama…! Sì, una trama abbastanza seria raccontata attraverso frasi prima di ogni livello, che danno una certa chiave di lettura al gioco, ai colorini e a quello che stiamo effettivamente vedendo. Con tutto il tempo che perderete a risolvere i puzzle, è facile dimenticarsi il contesto generale, quindi consiglio di rileggersi tutto da capo una volta finito il gioco.
Graficamente è molto ispirato, e pure il sonoro presenta tracce ambient molto piacevoli. Qualche incertezza solo nella selezione dei colorini col clic del mouse, a volte non è chiaro quale sia effettivamente selezionato e spesso, indirizzandoli da qualche parte, prendono la strada più breve/sbagliata invece di quella accessibile ma più lunga. …Non hanno una grande IA, ma sono pur sempre dei cosini colorati.
Consigliato per lo stile gradevole e le meccaniche originali che presenta, ma sappiate a cosa andate incontro: verso la fine diventa *davvero* difficile e un po’ troppo frustrante.
👍 : 1 |
😃 : 0
Positivo