Tempo di gioco:
588 minuti
(IT)
Mi scuso di non rivolgermi all'utenza esprimendomi in inglese, ma preferisco parlare correttamente in italiano.
Sarò schietto: su questo gioco ci ho investito 8 ore, in linea con i tempi previsti per il genere "Short Length Visual Novel", e non mi pento assolutamente di averlo acquistato, e tanto meno di averci investito quelle ore.
La storia tratta di un futuro dove umani e androidi convivono, mettendo la storia non tanto sul piano tecnologico-scientifico, ma sul piano sociale-affettivo: quali sono le relazioni umani-androidi? l'uomo si sente onnipotente nei confronti dell'androide? sono solo mere macchine che ci semplificano il lavoro? o addirittura, il lavoro, tendono a rubarlo aumentando la disoccupazione umana, riprendendo una tematica più volte ripetuta nella nostra storia, come quando si parlava che le prime macchine avrebbero rubato il lavoro agli artigiani?
E sopratutto: una macchina ... un'androide ... può provare dei sentimenti? (domanda che, forse, l'autore ci vuole lasciare per riflettere).
Nulla da ridirere sulla modalità di gioco, al momento (per mia breve esperienza), si è dimostrato un simulatore alquanto coinvolgente (dato che mi è capitato visual novel dove tutte queste scelte me le sognavo ...).
In molti punti, a livello di trama, mi sono ritrovato dei bei colpi di scena, e sicuramente quello della "Good End" è stato il migliore tra tutti, dato che i presupposti indicavano tutt'altro esito. Una storia con mix di scene toccanti e riflessive, ma anche divertenti e inaspettate.
Character design: a livello discreto-ottimo, il protagonista che, a discrezione del giocatore, può rimanere dell'idea che gli androidi siano dei ruba-lavoro, oppure, rimanerne piacevolmente ossessinato su molti aspetti, e poi si aggiungono i problemi familiari, con un padre difficile da affrontare (e a riguardo, mi auguro che possiate gustarvi anche i capitoli extra, anche quelli molto significativi); forse l'unica cosa che mi stonava non poco è la cura che è stata riservata ad esempio per l'androide Andrew o per il tizio con gli occhiali da sole che è apparso se non erro 2 volte in tutta la storia, che come design, mi davano la sensazione di essere su un altro piano (a livello grafico) rispetto all'amico o al padre del protagonista, o anche al meccanico dei robot.
Ambientazione e design: a livello discreto-buono, c'è stata una cura e devo ammetterlo, gli ambienti azzeccati, e gli interni della casa del protagonista, semplici, ma dettagliati e ben curati; ma purtroppo non sono della filosofia delle "città deserte", dove le strade, le classi della scuola, ovunque si vada, la gente sembra non esistere, o quanto meno, sembra rivelarsi fisicamente se entra in contatto con il protagonista.
OST: l'ho apprezzata moltissimo, non dico sia memorabile, ma sicuramente ha ben accompagnato le varie scene, dando quel pizzicco di emotività, e talvolta, catalizzando le emozioni che scaturivano (inutile menzionarne l'ultima scena della Good End, perfetta sotto molti aspetti).
Nel complesso, questa VN rimane, e probabilmente rimarrà, una tra le più belle a cui abbia mai giocato, per tutto ciò che precedentemente ho riportato.
Ringrazio l'autore per non aver fatto sfociare la storia in qualcosa di più ... "passionalmente scabroso" ... dato che non ne vedo proprio l'utilità, e le circostanze men che meno avrebbero supportato un simile andazzo.
"Lucy -The Eternity She Wished For-" è un titolo che consiglio altamente, sia ai divoratori incalliti di VN, sia a coloro che si sono affacciati da poco.
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