Tempo di gioco:
675 minuti
Il gioco è un platform classico con qualche elemento in più, visto l'abilità feline a nostra disposizione, oltre a saltare qua e la, fino ed arrivare a fine livello dove ci aspetta sempre un boss o qualcosa di speciale da fare, saremo anche in grado di arrampicarci e di nasconderci da pericoli come telecamere di sorveglianza e cani, ci sta anche il piccolo e simpatico mini gioco col pianoforte. Il gioco è fluido e dopo che i bug di gioventù sono stati fissati (sviluppatore sempre presente, e reattivo nelle risposte, mi ha pure aggiunto fra gli amici, un grande!), adesso il gioco è godibilissimo, colorato e divertente, le animazioni sono molto belle, e gli sfondi sembrano disegnati a mano e forse lo sono. Se si è sensibili inoltre, la storia anche se un po melensa, non potrà che strapparvi qualche lacrimuccia, la colonna sonora a mio avviso è incredibile, e anche questa fa inumidire gli occhi. In più gli sviluppatori supportano iniziative verso i nostri amici felini da una pagina del loro sito (www.valhallacats.com/company/) infatti emerge che: “In Valhalla Cats we are committed to animal social causes, so a percentage of the profits will go directly to various animal welfare organizations"
Io sono amante dei gatti, e sono un persona estremante sensibile e questo gioco non poteva non piacermi. Mi ha divertito, ma sopratutto fatto piangere (non frignare) e la colonna sonora che ti accompagna nei livelli aiuta tantissimo, l'immersione nel gioco e sono molto a tema con il livello che si sta facendo alcune mi hanno ricordato i film di Tim Burton (guarda caso il primo livello è in un cimitero) e il secondo livello pare di stare a skyrim (livello in stile medievale), il gioco dicevo fa un attimo staccare dal freddo e cinico mondo e quel mix di livelli, e scelte stilistiche, gameplay e musica che in pochi giochi ho riscontrato cosi azzeccate, sono un bella esperienza, che non mi hanno lasciato indifferente, credo infatti che i giochi debbano servire anche a farti uscire delle emozioni, e sensazioni che solitamente il viavai della vita non ti permette di esprime o di fare uscire, e questo gioco con me ha funzionato. Aggiungo da fiero gattaro che non è un simulatore di gatti, ma bensì di emozioni. Emozioni che secondo me l'animo umano ha perso per strada e che gli animali (sopratutto i randagi e quelli che soffrono) ci ricordano tramite il loro istinto e la loro voglia di non volersi arrendere e di non avere barriere, o regole rigide, un po come il protagonista di The Purring Quest.
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