Recensioni di Oddworld: New 'n' Tasty

Bellissimo. Un remake fatto sublime. Che quando lo giochi ti ricorda comunque anche i vecchi tempi della Play o della X-Box. Da non perdere assolutamente!

[b]Oddworld: New 'n' Tasy[/b] è l'esempio concreto di come dovrebbe essere sviluppato un remeke perfetto: i ragazzi della Oddworld Inhabitants hanno infatti mantenuto inalterato il gameplay originale del titolo e ne hanno migliorato la grafica, pur mantenendone stile e atmosfere, riuscendo nell'impresa di rendere il gioco appetibile sia ai nostalgici che alle nuove generazioni. Per chi non avesse giocato [b]Oddworld: Abe's Oddysee[/b] su Playstation, si tratta di un platform/rompicapo in cui impersoneremo lo schiavo Abe, nello scopo di sfuggire ai suoi aguzzini e contestualmente liberare i suoi compagni di prigionia (tramite una serie di semplici comandi: [i]ciao[/i], [i]seguimi[/i], [i]fermati[/i], etc.). Nel 1997, quando fece la sua prima apparizzione, Abe's Oddysee era un titolo rivoluzionario, caratterizzato da una grafica di altissimo livello per l'epoca e da un level design e un gameplay che si fanno apprezzare ancora oggi a distanza di 20 anni. L'unica mancanza che mi sento di segnalare è il doppiaggio in italiano, non tanto per la comprensione della trama (il titolo è comunque interamente sottotitolato), quanto perché era decisamente superiore rispetto al doppiaggio originale in inglese. Oddworld: New 'n' Tasty aggiunge inoltre la possibilità di giocare su tre diversi livelli di difficoltà; il mio suggerimento è quello di partire subito in modalità difficile, essendo consapevoli che qualunque modalità scegliate, il gioco avrà comunque una difficoltà [i]old school[/i] orientata decisamente verso l'alto e metterà a dura prova le vostre capacità qualora vogliate completarlo al 100% (e pensate che nel 1997 non esistevano i gameplay su Youtube). New 'n' tasty è un acquisto obbligato per chi come me ha amato il gioco originale, e vivamente consigliato a chi invece non ha avuto questa fortuna e oggi ha la possibilità di godersi un vero gioco [i]old-gen[/i] con una grafica decisamente moderna.

Gli sviluppatori non si sono limitati a prendere il gioco originale e a fotocopiarlo con un motore grafico odierno, hanno aggiunto anche tante piccole nuove features (salvataggio rapido, ad esempio) e meccaniche di gioco (come ad esempio la frase "All' ya!" direttamente da Abe's Exoddus) che svecchiano il titolo rendendolo più giocabile, senza però andare a snaturarlo: i fan di Abe di "vecchia data" si ritroveranno tra le mani una gloria del passato in una nuova veste grafica, senza però in cappare in troppi "deja vu", mentre giocatori più giovani avranno la possibilità di recuperare questo platform classico senza però dover avere a che fare con le legnosità del passato! Se siete amanti delle vecchie avventure di Abe e dei puzzle-platform, non lasciatevelo scappare :)

C'era una volta, su un pianeta lontano lontano, un alieno viola di nome Abe... Non trovo modo migliore di scrivere di Oddworld: New 'n' Tasty se non come se fosse una fiaba, perchè a tutti gli effetti lo è. Una macabra, sarcastica e magica fiaba. Senza fare spoiler, la premessa è che Abe, il Mudokon protagonista che lavora ai Mattatoi Ernia, scopre all'inizio del gioco che i Glukkon (la razza che sta schiavizzando i poveri Mudokon) hanno deciso di creare un nuovo prodotto, a causa dei bassi introiti dovuti all'estinzione (o alla scarsità) di razze come Scrab e Paramiti. Il problema è che il nuovo snack è a base di... MUDOKON! Abe intraprenderà un viaggio per scappare e salvare la sua gente, attraversando lande sacre e incontaminate. Il gioco è un platform con rompicapo 2.5D, molto molto tosto e difficile, con una piccola aggiunta: devi interagire con i tuoi simili attraverso comandi "vocali" denominati GameSpeak (virgolettato perchè è il nostro protagonista a parlare) per dare comandi (e volendo, scoreggiare, si, hai capito bene, SCOREGGIARE). I nemici hanno un'IA molto sensibile e reattiva, anche se ha lo stesso qualche piccola pecca, tutto sommato è solida e si bugga molto raramente. I comandi sono adattati ai tempi odierni, molto responsivi e comodi, peccato che configurarli, nel caso si voglia modificarli, sia un mezzo inferno. La direzione artistica è magistrale, come l'originale del 1997, con elementi riammodernati e valorizzati dagli effetti di luce che è possibile creare ai giorni nostri. Il gioco permette di salvare in ogni momento con il salvataggio rapido, anche se sono presenti dei checkpoint che nonostante ciò non perdono di utilità, anzi. Il quick save serve per raggiungere checkpoint che risultano troppo difficili da raggiungere in una volta sola, permettendo di dilazionare in più sezioni un tentativo di superare una parte. Unica nota dolente è la bassa risoluzione dei video di intermezzo, ma ci si può passare sopra. In conclusione, è un gioco che fa per chi cerca una sfida impegnativa, vuole fare un tuffo nel passato o semplicemente scoprire l'inizio di una storia fantastica, fatta di ribellione, emozioni e peti. Mi sento di dare un 9/10, nonostante tecnicamente non sia perfetto, ma per ricordi, divertimento ed emozioni suscitate, lo merita tutto.

Sebbene rimanga un gioco piuttosto difficile l'ho trovato più semplice rispetto all'originale per la PlayStation 1; la grafica ed i dettagli aiutano a scovare più facilmente passaggi segreti ed "appigli" una volta quasi introvabili. Per tutti gli amanti dei grandi classici e per coloro che vogliono mettersi alla prova in un buffo e tragicomico mondo "Odd". Uno dei miei preferiti.

Un remake fatto veramente bene. Mi accorgo tristemente che alcune cose sono state cambiate come qualche stanza segreta ma non per questo il gioco viene rovinato, anche se sono un'amante della saga è piacevole scoprire qualcosa di nuovo. Gameplay molto simile al vecchio ma con grafica migliorata quindi consiglio per chi vuole rivivere sensazioni provate giocandoci su vecchie console.

un bel tuffo nel passato, un remake fatto benissimo e alla portata di tutti, visto che l'originale degli anni '90 era un gioco abbastanza difficile

Grazie per aver portato in vita questo piccolo gioiello di un videogioco! Uno dei più bei ricordi videoludici della mia infanzia. Un remake che riesce a fare centro! ZUMZUMZUMZUMZUMZZUM

Indubbiamente il mio giudizio non è quello di quando lo giocai anni fa, e quindi non riflette tutte le critiche che il titolo prese quando uscì, da chi ha adorato il gioco originale. Mi piace? All'80% dico che è un buon remake, alcuni elementi grafici non mi esaltano (come i distributori delle granate e le serrature Slig, sono veramente brutti. Ma tanti altri oggetti 3D di sfondo se la cavano bene, detto questo, gli sfondi prerenderizzati ne escono sempre vincitori però. Anche se qui sugli sfondi hanno fatto un lavoro egregio (inserendo magari Slig in movimento, o mostrando schermate successive a quella in cui ti trovi al momento), ma tutto sommato è gradevole. Molte persone si sono accanite per le luci e i colori molto forti rispetto all'originale (più grigio e tetro). Onestamente non mi urta il fatto che a RuptureFarms l'interior design abbia il fetish del neon, ciò che mi ha fatto girare i coglioni è ben altro. Premetto che stavolta il gioco l'ho giocato dall'inizio alla fine due volte (salva tutti, e ammazza tutti), e ho ripetuto qualche capitolo per sbloccare gli ultimi achievement che mi mancavano. Fino ad un certo punto dell'esperienza, il bug più grosso che ho riscontrato è quello dell'audio. Molti effetti ne risultano smorzati (esplosioni, voci, il beep delle granate che lanci, ecc.), e sembra che la cosa sia triggerata dall'uso dei totem. Includo in questa cosa anche il fatto che spesso i suoni "a bordo schermo" non si sentano, e pure che in alcune schermate si sentano i suoni di altre (magari non adiacenti, come mine e bombe, o Mudokon). Tuttavia, elemento positivo del remake, se si ascolta bene si sentono alcune "chicche" audio. Come i soppressori di canto (che emettono suoni da robot), o gli Slog che abbaiano dall'interno delle loro cucce. Peccato per la canzone pop a fine gioco, totalmente fuori luogo. Arrivando all'achievement in cui va finito il gioco in massimo 3 ore salvando tutti, è saltata fuori un'altra magagna, la più grossa. I TRITACARNE. O lame, o chiamali come cazzo vuoi. Sarebbero quelle macchine verticali, dalla cui sommità scende una lama rotante. Prevedere il tempismo è molto arduo in certi punti. Puoi venire colpito durante un salto orizzontale, o addirittura quando ormai sei dall'altra parte. Le hitbox sono SBAGLIATE. E l'esempio migliore per rendersene conto, è l'ultimo capitolo, la Boardroom. Cercando in rete è saltato fuori che è un problema relativo agli fps, pare che giocando a 60fps sia enormemente più difficile superare i tritacarne rispetto a chi gioca a 30. Oltre i 60, diventa letteralmente impossibile. Io dico solo che per salvare tutti i Mudokon del primo capitolo ho dovuto scaricare un programma per lockare il framerate a 30, perché altrimenti la speedrun era impossibile. Gli sviluppatori dissero anni fa che avrebbero risolto, e indovina, non l'hanno mai fatto (fortunatamente la cosa non vale per il DLC Alf's Escape, dove le hitbox dei tritacarne sono giuste, visto l'enorme quantità di queste presenti). Altre hitbox sbagliate sono quelle degli Slog, spesso non potrete superarli balzando perché è come se correste verso uno Scrab, morite a contatto con un muro invisibile. Ma per gli Scrab posso capire, dato che sono alti, ma gli Slog che mi arrivano al ginocchio, proprio no. Parliamo del finale, nell'originale potevi avere molteplici schermate: good ending, bad ending, ending perfetto (con tutti i Mudokon salvati), o ending perfettamente malvagio (nome inventato da me, nel caso in cui hai ucciso tutti i Mudokon possibili). Qui tutto questo non c'è, né hai un bonus per aver ucciso tutti i Mudokon (nel gioco originale ricevevi granate infinite). Ultima nota dolente: i comandi. Sotto questo punto di vista, il remake ricalca l'originale, fatto per essere giocato coi comandi digitali. I developer hanno aggiunto qualcosa per renderli più simili a quelli dell'originale (per esempio corri tenendo premuto un tasto e un direzionale, invece di basare la corsa su quanto premi un analogico), tuttavia non è possibile di default usare il d-pad. Due parole sul DLC Alf's Escape: una gradita aggiunta che snobbai quando comprai e giocai il titolo la prima volta. Mette alla prova la conoscenza del giocatore, aggiunge un filo alla lore (incontri e liberi Alf a RuptureFarms, dove a quanto pare, fa il barista [nel manuale veniva accennato che ce ne fosse uno per i dipendenti]), e un'oretta buona di contenuto.

Spesso i remake tendono a perdere l'anima del titolo originale, ma qui è stato fatto un lavoro magistrale che replica Oddysee in maniera ineccepibile, mantenendone la stessa atmosfera: ho provato le stesse sensazioni di quando ero bambino.