Tempo di gioco:
2964 minuti
Se dovessi riassumere i pro di questo titolo in poche parole direi che è una Visual Novel bellissima, stilisticamente impressionante, toccante, drammatica, caratterizzata da una OST strepitosa, con alcuni personaggi piacevolissimi e una scrittura perfetta (la localizzazione in italiano è da professionisti e non ho trovato una singola sbavatura o errore di battitura in circa 50 ore di lettura).
Tra i contro ci metterei l’eccessiva prolissità dei dialoghi in alcuni momenti e qualche momento di stanca (ma devo dire che non si possono pretendere 50 ore di montagne russe, per cui questo è accettabilissimo).
Ma andiamo con ordine. Il gioco è diviso sostanzialmente in due parti e questo inizialmente mi stava fregando. La prima parte è quella descritta nella pagina del gioco stesso: vengono raccontati degli eventi all’interno di una magione, tra loro molto distanziati temporalmente e che narrano le vicende drammatiche di alcune persone. In tutte queste vicende ricorrono sempre alcuni personaggi che sembra trascendano il passaggio del tempo.
Uno di questi, il mio preferito, è la domestica, che apre anche le danze raccontando queste vicende al protagonista della storia, che inizialmente è un vero e proprio mistero.
Pensavo che il gioco terminasse alla fine di questi racconti, tanto che una scelta porta a un finale proprio in quel punto.
Ma quella è solo l’introduzione, perché il percorso corretto, quello VERO, nasconde i contenuti effettivi dell’opera.
Da quel momento in poi il gioco stesso cambia ritmi e modi di proporsi (addirittura con la sparizione del logo del gioco tra una scena e l’altra) e la storia acquista una maggiore continuità temporale, inizialmente ingarbugliando ancora di più le vicende per poi piano piano svelarle, addirittura fin troppo puntualmente. Sebbene alcune questioni sembrano possano lasciarsi andare alle interpretazioni.
È uno di quei titoli in cui il cerchio si chiude verso la fine e tutto torna al suo posto, mentre inizialmente vengono presentate storie tra persone apparentemente indipendenti le une dalle altre, con un colpo di scena verso metà che mi ha anche turbato perché tutto mi aspettavo fuorché quella rivelazione (che comunque fa anche rientrare tanti equivoci nella mente del lettore), perché il gioco affronta un tema “principale” molto particolare e qui non dirò assolutamente nulla al proposito.
Senza spoilerare c’è poco altro da dire, se non che in molti momenti proverete tanti sentimenti verso i protagonisti, tra cui la rabbia, la tenerezza, il disgusto, la perplessità, la delusione.
A volte vi arrabbierete con il gioco stesso, quando si apriranno scene di cui forse non ce ne era un reale bisogno (perché già svelate in precedenza e si vorrebbe proseguire oltre), ma anche questo fa parte dell’immersione nel racconto, come il backtracking in un gioco di avventura che permette al giocatore di apprezzare maggiormente il level design di un ambiente.
A volte partirà in sottofondo una traccia così bella che scorrerete i dialoghi lentamente solo per il piacere di ascoltarla a ripetizione.
Il gioco di base costa sulle 22 euro, io lo presi al 50%, ma ammetto che il prezzo pieno vale lo spettacolo
8/10.
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