House of the Dying Sun
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Valutazione

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Recensioni di House of the Dying Sun

House of the Dying Sun è uno sparatutto spaziale tattico che vi mette nella cabina di pilotaggio del più terrificante caccia stellare dell'universo. Date la caccia ai nemici dell'Impero e portate la rovina al loro popolo.
ID applicazione283160
Tipo di applicazioneGAME
Sviluppatori
Publisher Marauder Interactive, LLC
Categorie Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Supporto completo per controller, Classifiche di Steam, Supportato da VR, Supporto VR
Generi Indie, Azione, Simulazione
Data di uscita1 Nov, 2016
Piattaforme Windows
Lingue supportate English

House of the Dying Sun
2 Recensioni totali
1 Recensioni positive
1 Recensioni negative
Misto Punteggio

House of the Dying Sun ha ricevuto un totale di 2 recensioni, con 1 recensioni positive e 1 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Misto".

Grafico delle recensioni


Il grafico sopra illustra l'andamento delle recensioni per House of the Dying Sun nel tempo, mostrando le variazioni dinamiche nelle opinioni dei giocatori man mano che vengono introdotti nuovi aggiornamenti e funzionalità. Questa rappresentazione visiva aiuta a comprendere la ricezione del gioco e la sua evoluzione.


Recensioni recenti di Steam

Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.

Tempo di gioco: 564 minuti
Fatto bene si, buono il gameplay e l'interfaccia sia in gioco che nei menu, peccato sia solo in inglese, vanta un costo basso, e se siete amanti del genere non può mancare, a parer mio pochi contenuti, l'ho quasi finito in poche ore, la longevità è forse l'elemento mancante a questo titolo che non permette l'esplorazione degli ambienti spaziali essendo incentrato sugli obiettivi bellici. Ah ogni modo un buon titolo, se vi piace il genere date anche un occhiata a EVERSPACE, che ho preso quasi in contemporanea.
👍 : 3 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 121 minuti
Bei combattimenti... sono un giocatore di Elite Dangerous ma devo dire che questo House of the Dying Sun mi soddisfa nella parte combattimenti che in ED è un pò smorta! Un unico appunto devo fare... ma il force feedback non si usa più in questi sim di volo spaziali? Era così bello sentire la vibrazione dei cannoni laser sul joystick (io uso ancora il mitico microsoft force feedback 2 che ha ben 19 anni ed è ancora preciso come un orologio!)
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 200 minuti
house of the dying sun è un gioco palesemente low budget e che ha solo pochi punti a suo favore...tuttavia è un bel gioco perché ci troviamo d'innanzi il classico esempio di gioco in cui quel poco che si propone di fare lo fa bene. Andando al sodo, la grafica è low poly e gli scenari di gioco sono molto risicati, con pochissimi elementi di contorno, spogli. Di per sè un bel difetto ma in compenso è leggero e quel che più conta lo è anche in VR dove le richieste hardware come minimo raddoppiano. Le missioni sono poche e tutte uguali, dovrete scortare obiettivi o al contrario killarli...niente di diverso. Quindi un gioco anche poco longevo. Tuttavia ha due aspetti molto ben curati in maniera anche estremamente semplice. Il primo è il sonoro, è semplice ma fatto bene. I suoni attenuati delle battaglie spaziali (nella realtà non ci sarebbero proprio ma sai che palle!), le comunicazioni via radio (realistiche sulla base di ciò che succede), i suoni dei vari dispositivi della nave, funzionano, sono immersivi. Altra cosa fatta bene è la musica che è una sola e ci accompagnerà lungo la breve campagna, sembra di stare su battle star galactica! E' incitante e calzante, rende l'idea dell'azione...se non ci fosse questa semplice ma funzionale colonna sonora il gioco sarebbe meno appetibile, detto così sembra una sciocchezza ma fate la prova poi mi dite. L'altro aspetto positivo è l'azione, un puro arcade spaziale basato sul dogfighting...in pratica in stile wing commander. Oggi ce ne sono pochi così! In VR deve essere ancora più divertente questo gioco. Consigliato, specie con gli sconti...ancor più consigliato per chi gioca in VR.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 443 minuti
Gioco molto realistico, belle meccaniche. Peccato non abbiano continuato o espanso l`universo.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 703 minuti
Pro: + Combattimento spaziale fluido, facile da imparare, difficile da padroneggiare, con una fisica ben fatta. + Background e lore appena accennati ma di grande impatto. + Possibilità di mettere in pausa utilizzando l'intefaccia tattica (sembra una stupidaggine ma è molto utile). + Livello di difficoltà ben calibrato. + Achivment stimolanti e tranquillamente ottenibili. Contro: - Corto, molto corto... Nonostante la rigiocabilità dei livelli di difficoltà più elevati, resta comunque un po troppo breve per i giocatori più pratici del genere (sono cresciuto con XWing e Wing Commander, non ci ho messo molto a diventare il Dragone ;) ). - Varietà di armi e navicelle piuttosto scarsa, nonostante il buon nuomero di power up da settare prima della missione. Avremo infatti a disposizione solo l'intercettore Harbringher come caccia pilotabile e 2 tipi di Capitol Ship come gregari, un po poca roba purtroppo. - Per godere appieno del titolo servirebbe un VR (che purtroppo non ho :( ). In conclusione, House of the Dying Sun è un prodotto davvero solito e divertente che rievoca il genere "Combat Sim" degli anni '90, in una maniera parecchio arcade ma molto personale e ben fatta. lo consiglio sopratutto a chi vuole, appunto, un gioco del genere e non ha voglia di perdersi in elementi free roaming o vagamente GDR che vanno tanto di moda in questo periodo (e spezzano mooolto l'azione!). Il meglio sarebbe prenderlo scontato o ai saldi, purtroppo la scarsità di "accessori" a nostra disposizione e l'effettiva durata del gioco, un po scarsa, minano parecchio la longevità del titolo. Spero vivamente in un seguito, più "grosso" e completo!
👍 : 2 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 1071 minuti
[h1]SO SAY WE ALL!!![/h1] Questo gioco è tutto quello che avrei voluto che fosse quella m***a di [i]SW: Squadrons[/i] che invece reputo meno di una shooting gallery. Per di più [i]HotDS[/i] funziona anche bene in VR, a differenza di quella bestialità marcata EA. Ok, questo titolo di [i]Marauder Interactive[/i] non ha la grafica di Star Wars né i suoi 44 anni di Lore, ma il design delle navi è di buon gusto e lo stile scarno assolutamente azzeccato. Più in generale, la sensazione di battaglia spaziale alla [i]BS: Galactica[/i] c'è tutta, anche grazie agli ottimi controlli. Forse ci impiegherete un po' a configurare per bene tutto (personalmente utilizzo un HOTAS ed è SICURAMENTE consigliato almeno un joypad) ma la fatica verrà premiata. Riguardo il gameplay, la scelta che si possa passare in ogni momento a una mappa tattica per capire quello che succede prendendo provvedimenti, lo fa propendere verso gli strategici senza mai risultare troppo "tecnico" per chi non è abituato. Quando poi, procedendo col gioco, si iniziano a sbloccare nuove navi per la flotta e armi più pittoresche, è persino un piacere gestire le forze anzichè entrare di persona nel cockpit... Per quelli che si lamentano di quanto sia corto, il gioco ha sì solo una quindicina di missioni (più una modalità Arena), ma ogni livello è creato apposta per la massima rigiocabilità e salendo di difficoltà cambieranno anche i nemici schierati e il loro comportamento. Sicuramente lì fuori c'è gente che si sente arrivata terminando "il gioco in un'ora" (o per meglio dire: la difficoltà SCHIAPPA in un paio), ma la sfida risiede nella modalità DRAGO (la quarta) e nell'abbattere le Ammiraglie di supporto, quindi per fare tutto ci impiegherete sicuramente di più di quello che dice la marmaglia (se volete tutti gli achievement di ore ve ne andranno via una ventina). Insomma, non statevi a preoccupare più di tanto della longevità: se vi piacciono gli shooter spaziali con [i]HotDS[/i] vi divertirete. Se poi avete un visore VR e un joystick old school direi che l'acquisto è ancora più giustificato. Le uniche cose che mi sento di criticare sono la mancanza di comandi più elastici per i gregari e l'assenza di una modalità coop e versus, ma capisco che la produzione avrebbe richiesto MOLTI più soldi e che una piccola software house preferisca andare sul sicuro. Magari per il seguito... [b]VOTO: 7,5/10[/b] (Provato su Valve Index con Ryzen 3700x e Geforce 2080s)
👍 : 3 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 3122 minuti
Very nice game, beautifully structured, a bit barebones but you can have lots of fun pushing your limits to ascension.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 114 minuti
L'Imperatore e' morto ed un falso Re siede sul trono. Nei panni di un pilota di caccia della Guardia Imperiale il nostro compito e' quello di eseguire l'ultimo ordine del legittimo sovrano: Giustiziare tutti i traditori e massacrare la loro gente... La realtà virtuale sembra finalmente prendere piede come tecnologia ludica grazie ad ad una serie di titoli indie e non che sfruttano i vari visori come Oculus Rift e HTC Vive. Tra i tanti, House of the Dying Sun e' un interessante simulatore di combattimento spaziale che per diversi aspetti ricorda molto le atmosfere di Battlestar Galactica, in particolare grazie alle musiche e agli effetti sonori. Come in ogni buon simulatore di combattimento spaziale, tutta l'azione si svolge dentro l'abitacolo del nostro caccia intercettore, con il quale affronteremo tutte le 14 missioni (+1 che fa da tutorial) della campagna. Salvo un paio in cui dovremo proteggere degli obbiettivi, sono tutte del tipo "vai e uccidi tizio", che significa fare a pezzi una qualche grossa nave per poi distruggere la capsula di salvataggio con a bordo il nostro obiettivo. E' bene dire che li missioni durano solo una manciata di minuti, anche per il fatto che se non raggiungiamo gli obbiettivi velocemente il nemico chiamerà i rinforzi (e a quel punto saranno i proverbiali "volatili per diabetici"). La scarsa longevità della campagna (che potete chiudere in poco meno di due ore al livello più facile) e' pero' compensata dalla rigiocablita' della stessa, grazie alla difficoltà selezionabile per missione: i livelli di difficoltà più alti portano ricompense più grandi, ma ovviamente ottenerle e' molto più complicato. Tra le varie ricompense che potremo ottenere, oltre agli sblocchi di armi o perk per la nostra nave ci sono anche altri caccia per il nostro stormo (nei quali potremo reincarnarci se veniamo uccisi durante una missioni) o anche navi più grandi che non potremo pilotare in prima persona ma alle quali potremo dare ordini, così come ai caccia alleati, usando una interfaccia di comando molto semplice e rapida da usare. E' quindi presente nel gioco una componente tattica che, se ben sfruttata, semplifica notevolmente il lavoro di completamento degli obbiettivi, che per altro non e' mai banale: l'IA nemica non ci darà mai tregua e il lavoro di pilotaggio del caccia e' complicato da una fisica che pur non essendo realistica non e' neppure un becero plane in space: Provate a far virare il caccia quando questo e' lanciato alla massima velocità e capirete cosa intendo. Nato espressamente per essere usato con la tecnologia VR, HotDS e' pero' perfettamente giocabile anche sul normale schermo per PC e nativamente compatibile con i dispositivi della serie TrackIR, che costituisce un ottimo compromesso tra le due cose. Volendo si può giocare con tastiera e mouse, ma e' caldamente consigliato utilizzare un joypad con 2 levette analogiche (peccato che i Joystick HOTAS non siano supportati). Proprio per venire incontro alla sua natura "virtuale", il gioco ha una componente grafica molto essenziale e semplificata, che pero' con il suo stile pulito e' estremamente gradevole da vedere e gira con un discreto frame rate. House of the Dying Sun e' un ottimo prodotto, facile da imparare ed estremamente divertente da giocare, adatto sia ai puristi del genere che ai semplici curiosi che vogliono testare il loro visore VR. La campagna non e' particolarmente lunga, ma i livelli di difficoltà incrementali delle missioni assicurano una grande rigiocabilita'.
👍 : 4 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 979 minuti
A mani basse, il miglior space shooter in salsa arcade presente sulla piazza. Il titolo viene presentato come un ibrido RTS, space shooter con una spruzzata di tatticismo a la Rainbow Six ma, a conti fatti, il cuore pulsante della produzione sta all'interno del cockpit del vostro Interceptor. La visuale tattica è limitata in quanto ad azioni da poter compiere, non potrete muovere le vostre unità liberamente come se fosse un RTS e non potete impostare voi una rotta ben definita da seguire. La vera utilità della stessa è l'aver il completo controllo della mappa di gioco, utile per avvistare ed, eventualmente, definire i bersagli primari che i vostri caccia dovranno abbattere per permettere l'avanzata dell'artiglieria pesante, o per difendere al meglio obiettivi ben specifici durante lo svolgimento della campagna. Un pò più profondo il comm link che vi permette di dar ordini alla vostra flotta, grazie anche ad un IA di buonissimo livello che segue i vostri ordini con la giusta flessibilità, senza mai risultare troppo stucchevole nel seguirli alla lettera. Come detto in precedenza però, HotDS brilla quando si prendono in mano i comandi di un caccia e si comincia a pilotare tra asteroidi e beam laser che piovono da ogni dove con l'intento di uccidervi. Il dogfighting è di alto livello con pochissimi aiuti in termini di mira. Il set di armi base è gimballed (Disattivabile nelle opzioni nel caso in cui vogliate un esperienza di gioco parecchio frustrante e infruttuosa) ma non viene indicato dove mirare per poter colpire il bersaglio di fronte a voi. I novizi del genere potranno avere qualche difficoltà nel colpire bersagli in continuo movimento ma la soddisfazione nel capire i limiti e i punti di forza del proprio equip non ha eguali. In termini di equipaggiamento abbiamo la solita pletora di armi a nostra disposizione, gatling, missili e bombe a grappolo. Non c'è molta varietà ma son sufficienti a soddisfare differenti stili di gioco. A livello di movimenti siamo di fronte ad un classico 6Dof con totale libertà tridimensionale e fisica newtoniana. E' stato fatto un lavoro sublime a livello di feeling con tanto di comunicazioni tra le navi della vostra squadra che indicano la distruzione di obiettivi sensibili o il successo di un azione di copertura. Tutto ciò unito ad un comparto audio eccelso (la scelta di ovattare il tutto paga in maniera sensibile in tal senso) porta il titolo ai livelli di Elite: Dangerous, probabilmente il miglior esempio sul mercato quando si parla di atmosfera e feeling di una navicella spaziale (E non solo!). Tanta carne al fuoco insomma, ma dove scopre il fianco una produzione Indie a basso budget? Purtroppo i sacrifici son stati fatti a livello contenutistico, in 7 ore dovreste riuscire a completare l'intera campagna proposta che, a livello tramistico, non è nemmeno banale come potrebbe sembrare. A questo bisogna aggiungere una modalità Challenge, con Leaderboards annesse, che altro non è che una run ad ondate. Nel caso vogliate completarlo al 100% allora preparatevi ad almeno 15 ore di gioco, con un quarto livello di difficoltà da sbloccare al completamento della campagna che vi chiederà di completare ogni singola missione con solo la vostra squadra di 3 caccia e null'altro. Uno shooter solido, single player only, e con un feeling a tratti impareggiabile. Nell'80 avevamo XWing e Tie Fighter, oggi abbiamo House of the Dying Sun.
👍 : 19 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 1027 minuti
House of the Dying Sun è un gioco per PC rilasciato il 1 novembre 2016 su Steam. Il titolo è stato prodotto e sviluppato da una piccola casa di sviluppo indipendente, la Marauder Interactive fondata nel 2013 negli USA a Seattle da Mike Tipul. Il signor Mike non è esattamente una new entry nel mondo dell’ industria videoludica, per lungo tempo infatti è stato un produttivo impiegato dei Bungie Studios ed ha lavorato attivamente nel 2009 al progetto di Halo 3:ODST e nel 2010 su Halo:Reach. Mike dopo aver terminato il suo rapporto di lavoro con i Bungie Studios mostra al PAX 2013 un primo prototipo del suo gioco, all’ epoca intitolato Enemy Starfighter… riscuote un buon feedback dalla critica e decide di continuare il suo lavoro. Lo sviluppo dura 3 anni, il titolo sopravvive sia al percorso di sviluppo che ad un curioso rebrand del nome, Enemy Starfighter nel maggio 2016 infatti cambia nome e diventa ufficialmente l’ attuale House of the Dying Sun. Una sviluppo articolato, che ha il sapore di successo personale per Mike Tipul… ma il titolo creato è all’ altezza della sua storia? Vediamo un po’ di scoprirlo. House of The Dying Sun si presenta come un gioco single player ad ambientazione fantascientifica, in cui il giocatore impersona un pilota in un angusta cabina di comando di un caccia stellare pronto ad ingaggiare frenetiche battaglie spaziali in prima persona. Il modello di volo adottato è arcade, esso risulta essere estremamente funzionale al ritmo di gioco elevato proposto e ben disegnato per supportare adeguatamente sia l’ accoppiata mouse/tastiera che i moderni joystick. La storia del gioco ci da subito un buon pretesto per scatenarci ai comandi della nostra nave: I giorni felici sono finiti e già dimenticati; l’ Imperatore è morto, il suo regno che si estende per tutta la galassia è passato nelle mani di un nuovo Re… un falso Re. Non ci verranno forniti molti dettagli, sappiamo solo che l’ imperatore è stato tradito dai nobili e che un usurpatore siede sul trono del regno… il giocatore è un fedelissimo membro della guardia imperiale ed ha un unico obiettivo, esaudire l’ ultimo desiderio del suo defunto Imperatore: uccidere tutti i traditori e portare la rovina sulla loro gente. Si… avete inteso bene, in questo gioco non siamo degli eroi… non ci batteremo per l’ ordine e la giustizia… non c’ è nessuna principessa da salvare o popolo da difendere… agiremo solo spinti della vendetta: elimineremo i Lord traditori e le loro famiglie, attaccheremo civili per rappresaglia ed arriveremo a radere al suolo interi pianeti abitati da innocenti. Veramente un atmosfera allegra… ma andiamo avanti! Il gioco è strutturato in 15 missioni, ogni missione di svolge in una location specifica della mappa galattica; per completare le singole missioni dovremmo portare a compimento uno o più obiettivi: assassinare un determinato bersaglio VIP, distruggere un certo numero di navi nemiche schierate, scortare e proteggere alleati o resistere agli assalti nemici tenendo la posizione per un determinato periodo di tempo. Ogni volta che completeremo con successo una missione saremo ricompensati con i Favor Point, questi punti favore saranno indispensabili per poter sbloccare miglioramenti per armi , struttura, scudi e abilità speciali della nostra nave e delle navi della nostra flotta… eh si ho detto flotta! Ecco la caratteristica più originale di House of the Dying Sun: non siamo soli nella nostra vendetta, mano a mano che completeremo le missioni altre navi da combattimento si uniranno a noi e ci seguiranno di missione in missione , o meglio di massacro in massacro! Lentamente ricostituiremo la flotta della guardia imperiale; si uniranno a noi sia navi della nostra stessa categoria, gli intercettori, che navi di categoria e stazza maggiore, come i destroyer e le imponenti fregate. Sul campo di battaglia potremmo impartire con un pratico menu radiale a scomparsa ordini basilari alla flotta: come ad esempio difendi, attacca, sperona o bombarda il bersaglio. Se invece volessimo dare diversi ordini più articolati alle singole navi alleate verrà in nostro soccorso una visuale tattica in cui vedremo tutto il campo di battaglia con chiarezza; all’ interno di questa modalità potremmo selezionare le navi alleate una ad una ed impostare le diverse rotte da seguire e i bersagli più adatti da ingaggiare per il tipo di nave selezionata. L’alternanza tra la visuale in prima persona del nostro caccia e quella tattica in classico stile RTS dall’alto è piuttosto ben riuscita, la transizione tra le due modalità è sempre piuttosto fluida e risulta utilissima nelle situazioni più concitate per capire meglio cosa ci circonda. Nonostante tutti i mezzi a disposizione e la compagnia dei nostri indottrinati compagni d’ arme, sul campo di battaglia non avremo mai la sensazione di essere potenti ed invulnerabili, tutte le missioni infatti saranno sempre una corsa contro il tempo; pochi minuti dopo l’ inizio dei nostri assalti si dirigerà su di noi puntualmente una grande flotta capitanata dalla Flagship del traditore, la nave ammiraglia nemica… L’ arrivo della flotta di difesa rappresenterà sempre un momento di panico per il giocatore e per la sua flottiglia. La nave ammiraglia in pochi secondi lancerà salve su salve di siluri e spazzerà via ogni malcapitato a raggio; il compito del giocatore è quindi chiaro: bisogna realizzare tutti gli obiettivi velocemente e ritirarsi dal campo di battaglia possibilmente prima che arrivi la flotta di soccorso nemica capitanata dalla temibile ammiraglia… insomma bisogna usare la tattica della toccata e fuga. House of the Dying Sun è stato sviluppato interamente con una piattaforma di terze parti, il motore del gioco che lo sviluppatore ha scelto di utilizzare è stato il celebre Unity (quinta versione). La veste grafica del titolo è molto piacevole; sia il design generale delle navi, che le ambientazioni dei livelli, sono caratterizzati da colori vividi e da forti contrasti. Entrambi sono inoltre di chiara ispirazione passata: si nota con piacere l’ influenza dei grandissimi titoli della serie di HomeWord all’ interno del gioco. Ottimo il comparto degli effetti audio; è veramente piacevole il contrasto fra gli allarmi squillanti e i vari avvisi sonori provenienti dalla strumentazione del nostro abitacolo rispetto i suoni ovattati e lontani provenienti dall’ esterno della nave. La colonna sonora è di qualità e risulta estremamente coinvolgente e ritmata, ci si sente letteralmente incalzati dalla musica che trasmette un vero e proprio senso di frenesia durante la partita. Tutti gli elementi di House of the Dying Sun si incastrano molto bene fra di loro creando un prodotto omogeneo e pulito… niente spine quindi? Bhe una c’è… ed anche piuttosto appuntita: il gioco pecca di longevità. In circa 4 o 5 ore sarete riusciti a bruciare tutta la galassia completando tutte le 15 missioni che il gioco vi mette a disposizione, l’assenza totale di una qualsiasi modalità multyplayer non aiuta di certo ad alleviare il problema. Il gioco ad ogni modo cerca di compensare questa grande mancanza inserendo due meccaniche distinte. La prima consiste nella possibilità di ripetere le singole missioni con livelli di sfida crescenti: al crescere della difficoltà aumenteranno il numero e la pericolosità dei nemici presenti nelle missioni. La seconda invece è rappresentata dalla comparsa di una 16 esima missione supplementare, denominata challenge mode, in cui dovremmo affrontare ondate infinite di nemici cercando di resistere il più a lungo possibile prima dell’ inevitabile disfatta… insomma una last stand il cui unico scopo è raggiungere un punteggio sempre più alto. In conclusione… House of the Dying Sun è un prodotto veramente ben confezionato in cui si amalgamano bene elementi provenienti da generi diversi e nonostante la scarsa longevità mi sento di consigliare questo titolo senza remore
👍 : 29 | 😃 : 2
Positivo
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