Tempo di gioco:
1362 minuti
Il vascello carcerario "Success" (ah, l'ironia!) ci sta scortando su Auriga Prime, un pianeta semi-sconosciuto dove ci attendono le fatiche del lavoro nei campi di prigionia.
Ma una volta raggiunti a destinazione l'astronave viene sopraffatta dalle difese planetarie, lasciandoci appena il tempo di salire sulla nostra scialuppa di salvataggio prima di schiantarci al suolo.
Arrivati a terra, ci troviamo di fronte ad un complesso di natura aliena... un vero e proprio DUNGEON brulicante di mostri.
Dungeon of the Endless è sviluppato ed edito da AMPLITUDE Studio, autori degli ottimi Endless Legend e Endless Space (che spero di riuscire a recensire in un futuro prossimo).
Premetto subito che, a mio modesto avviso, ci troviamo di fronte ad un PICCOLO GIOIELLO. Potremmo definirlo banalmente uno strategico a turni, ma questa definizione sarebbe del tutto riduttiva e persino svilente: Dungeon of the Endless infatti si basa su un equilibrio quasi perfetto tra differenti generi, tra cui è d'obbligo citare, oltre al succitato strategico, anche tower defense e RPG. Sta al giocatore stesso, a seconda della propria inclinazione, dare un peso maggiore a uno o più di questi aspetti, sperimentando interessanti approcci alternativi.
Il gioco ci vede nei panni di un team di prigionieri intergalattici che devono farsi strada in un dungeon formato da stanze interconnesse, con l'obiettivo di difendere il generatore della scialuppa dagli attacchi dei mostri e di trasportarlo verso l'uscita di questo labirinto. Partendo da una stanza iniziale, il nostro scopo sarà quello di esplorare le stanze adiacenti alla ricerca del punto di uscita; una volta trovato sarà necessario trasportarvi il generatore, facendo attenzione alle orde di mostri che si lanceranno all'inseguimento del nostro "portatore". I personaggi che utilizzeremo nell'esplorazione sono selezionabili da un roster piuttosto corposo e variegato: ogni personaggio incarna un archetipo con relativi punti di forza/debolezza, che lo rendono più o meno adatto a particolari compiti: non mancheranno quindi personaggi più "massicci" (ottimi per l'uso a mo' di tank), altri più veloci (particolarmente adatti nell'esplorazione) e altri ancora capaci di fornire supporto al resto della ciurma o anche ai moduli in una particolare stanza, garantendo bonus a resistenza/potenza di fuoco/produttività. Per gli amanti della personalizzazione tipica degli RPG (come il sottoscritto!) ogni personaggio dispone di un basilare equipaggiamento personalizzabile (arma/armatura/trinket); oggetti equipaggiabili di diversa qualità/potenza potranno essere recuperati durante l'esplorazione, oppure potranno essere acquistati dai vari mercanti che di tanto in tanto appariranno all'interno di una nuova stanza. I personaggi infine possono essere "livellati" utilizzando una certa quantità di food (più dettagli sulle risorse a seguire), sbloccando così nuove abilità attive/passive e migliorandone le caratteristiche di base.
La parte strategica del gioco è implementata dalla "raccolta" e gestione delle risorse, che si dividono in 4 categorie: science, industry, food e dust, ognuna utilizzabile per differenti scopi.
Industry ci permetterà di costruire vari moduli nelle stanze visitate, che spaziano dalla generazione delle risorse alla difesa/supporto della stanza; science ci permetterà di effettuare le ricerche tecnologiche necessarie a migliorare i suddetti moduli; food permette di guarire i nostri eroi nel bel mezzo della battaglia e di livellarli, sbloccando nuove abilità; ultima ma decisamente non meno importante, dust è una sorta di valuta legata alla potenza nostro generatore, che ogni 10 unità ci permette di illuminare una delle stanze che abbiamo visitato.
Quest'ultimo aspetto ci permette di introdurre alcune delle interessanti meccaniche che rendono unico questo gioco. I turni di gioco sono scanditi dall'esplorazione di nuove stanze: all'inizio di ciascun turno le risorse generate dai vari moduli verranno raccolte, e le stanze precedentemente esplorate ma non illuminate avranno un'alta probabilità di generare uno sciame di mostri, che cercheranno di raggiungere il vostro generatore per distruggerlo. Una comoda minimappa, accessibile tramite zoom-out con la rotella del mouse, ci permetterà di avere sempre sotto controllo lo stato delle stanze visitate e le porte che ancora non abbiamo aperto, e si rivela particolarmente utile in questi frangenti per monitorare il numero di ondate in avvicinamento.
Il nostro compito principale durante un'ondata è quello di rallentare il più possibile l'avanzata dei nemici e, possibilmente, di eliminarli prima che riescano a raggiungere il generatore. Ogni colpo inferto infatti provocherà una piccola perdita di dust, e danni prolungati finiranno col diminuire il numero di stanze che potremo illuminare, rendendo di fatto progressivamente più difficile l'esplorazione; una volta visitata l'ultima stanza infatti, sarà necessario costruire un percorso il più possibile sicuro per il passaggio del portatore, che sarà alla mercé dei nemici che verranno generati periodicamente da ciascuna stanza non presidiata: pertanto una maggior quantità di dust ci permetterà di creare un perimetro più sicuro e di avere di conseguenza più tempo per raggiungere l'uscita. In alcuni scenari particolarmente difficili sarà però importante garantirsi un vantaggio tattico con dispiegando all'interno di una stanza uno o più "minor module", che altro non sono se non una rivistazione delle torrette viste in tantissimi giochi di tower defense. Anche in questo caso avremo a disposizione una buona varietà di piccoli marchingegni, il cui utilizzo spazierà dalla difesa degli eroi in presidio al rallentamento/attacco dei mostri di passaggio, passando da funzioni di supporto come ad esempio l'aumento della produzione di risorse del "major module" presente nella stanza o ancora l'aumento della rigenerazione vitale dei personaggi.
Eviterei volutamente di soffermarmi più di tanto sulle caratteristiche tecniche di questo titolo, in quanto vengono ampiamente messe in secondo piano da un esperienza di gioco eccezionalmente coinvolgente; dico solo che il comparto audio e più che soddisfacente, benché non particolarmente variegato; in particolare voglio segnalare il tema della schermata di selezione iniziale, molto delicato e suggestivo. Per quanto riguarda la resa grafica, ancora una volta ci troviamo di fronte allo stile retrò ormai predominante nella produzione indie odierna: personalmente da nostalgico delle prime console a colori adoro questo stile pixellato, ma posso capire che chiunque arrivi da più blasonati titoli AAA potrebbe essere meno indulgente nel proprio giudizio.
Da parte mia non ho assolutamente dubbi: Dungeons of the Endless è un MUST HAVE per tutti i fan dei giochi indie e degli strategici in generale.
Nel momento in cui scrivo si da il caso che questo gioco sia in offerta ad una manciata di euro, quindi fatemi (e fatevi) un piacere... smettete di leggere questa recensione e correte ad acquistarlo!!!
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