Tempo di gioco:
2065 minuti
Ho iniziato a seguire lo sviluppo di questo gioco qualche anno fa, dopo che alcuni ragazzi e alcune ragazze che ci stanno dietro avevano informalmente diffuso il loro fangame di Pokèmon: Pokèmon Empyrean. Un fangame innovativo, per certi versi, ma che poi lasciai in quanto troppo lungo. Ho comprato Anode Heart al primo giorno di uscita, ma ci sto giocando seriamente solo adesso.
Il prodotto è completamente diverso dal mondo Pokèmon, ed è - per stessa ammissione degli sviluppatori - molto più ispirato ai Digimon (tanto nella trama e nelle ambientazioni quanto nelle meccaniche) e ai monster tamers dei primi anni 2000. C'è qualche chicca curiosa per chi ama il genere che ti riscalda il cuore.
I vari luoghi in giro per la mappa sono originali, dinamici, non si limitano ad essere corridoi vuoti. I "Tama" (questo il nome dei mostriciattoli) si trovano nell'overworld e non tramite incontri casuali: sono tutti peculiari e interessanti, coerenti con l'ambiente in cui sono stati inseriti. Dispiace che non ci sia una vera interazione tra Tama e ambientazione, ma immagino che le risorse fossero limitate. I metodi evolutivi non sono tantissimi, ma consentono di esplorare strade "alternative" per ogni Tama alla ricerca della combinazione statistica migliore, e delle "mosse" migliori.
Le meccaniche del combattimento sono complesse.
Non parlo del sistema a turni, che è perfettamente comprensibile e intuitivo. Parlo proprio del sistema di mosse superefficaci e di alterazioni di stato. Il gioco non ti fa scontrare direttamente con la miriade di casistiche, ma ci sono vari modi "opzionali" per imparare qualcosa in più. È tutto molto legnoso, tutto molto situazionale, ma non sempre è veramente necessario capire i rapporti tra i tipi.
Tuttavia la difficoltà, regolabile anche tramite opzioni personalizzate (che se introdotte a inizio gioco garantiscono degli achievement in più), è ben bilanciata. Ci sono delle sfide che possono richiedere di studiare una strategia, e questo l'ho apprezzato veramente perché il genere non si presta, di solito, a essere complicato.
La trama è un piccolo gioiellino. Non è eccessivamente sviscerata, ma è piacevole da seguire. Lo stesso nome del gioco rimanda ad alcuni suggerimenti su quello che attende il giocatore.
Ricordiamo che è un gioco non lineare, quindi, si rischia di perdersi alcune quest secondarie che comunque si possono recuperare in qualsiasi momento.
In sostanza, non è un gioco eccelso, ma è comunque molto piacevole.
È un tentativo di innovare il genere semi-riuscito, e che pur con alcune legnosità e difficoltà risulta in una bella ventata d'aria fresca.
Consigliato a chi ama il genere dei monster tamers, mentre mi sento di sconsigliarlo a chi non vi si è mai avvicinato.
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