Tempo di gioco:
3504 minuti
Sono incappato in questo gioco per puro caso su suggerimento dell'algoritmo Steam dopo aver amato Sea of Stars e cercato prodotti simili (pur essendo questo precedente). Se siete (come me) della generazione che ha giocato su SNES/PS1 letteralmente adorerete Chained Echoes. Ha un valore produttivo oggettivamente più basso rispetto al titolo di Sabotage, la pixel art non ha la stessa qualità, l'inizio è un po' lento (e può allontanare qualcuno) e non ha i tocchi spiccatamente moderni dell'altro, però... però... il modo in cui riesce a riprodurre l'esperienza e la sensazione di avventura dei vecchi prodotti Squaresoft/Capcom è ineguagliato.
C'è tutto quello che vi aspettereste dai classici jrpg, mondo vasto da esplorare, storia ricca di colpi di scena e profondità, personaggi memorabili, fight difficili, boss opzionali difficilissimi, puzzle ambientali che vi chiedono effettivamente di attivare il cervello, personaggi del party che potreste non trovare mai se mancate certe quest secondarie, intere aree della mappa completamente opzionali con nemici ad hoc in cui vi imbattete per puro caso e che potreste mancare del tutto, sinergia tra skill e combat a turni super classico con il trick di dover tenere sotto controllo una barra di "overdrive" che si sposta in base alle abilità usate e che influenza le performance vostre e dei nemici.
Il gioco si ispira principalmente a quel capolavoro dimenticato di Xenogears, non solo per la presenza dei Mech (che hanno un combat system tutto loro, una progressione/equip specifiche e una volta sbloccati permettono nuovi modi di esplorare le mappe) ma anche per i temi della reincarnazione, del rapporto con la divinità e gli antagonisti sfaccettati e simpatetici. Troverete però in giro riferimenti a tantissimi altri classici, a partire dal progression system dei personaggi che clona ed espande quello di Final Fantasy Tactics: ogni membro del vostro party può imparare tonnellate di skill attive e passive ma può equipaggiarne un numero limitato, permettendo un alto livello di theorycrafting, che poi vanno a sinergizzare con le gemme da incastonare in armi e armature (potenziabili) che espandono ulteriormente le abilità sia a livello di stat sia come reaction difensive o proc di attacco.
È un lavoro mastodontico, con tante quality of life, che sceglie con intelligenza cosa mantenere dei classici a cui si ispira e cosa modernizzare (ad esempio non ci sono gli incontri casuali dal nulla che frustravano le esperienze dei vecchi titoli, i mob sono tutti visibili sulla mappa e possono essere spesso aggirati). Un lavoro eccezionale se pensate che è sviluppato da una persona sola (più un paio di aiuti sul sound design e colonna sonora).
Ovviamente il mio giudizio è biased perché l'effetto nostalgia di questo prodotto è fuori misura, ma anche per chi non conosce quell'epoca d'oro in cui si riuscivano a costruire avventure epiche su hardware ridicoli, questo è un gioco che può regalare un'esperienza di sempre più rara, impegnativa, ispirata, con un senso di scoperta e ricompensa che non è facile trovare e che non è mai frustrante anche quando vi mette di fronte sfide che sembrano fuori dalla vostra portata (c'è anche una reward board che vi consente di sbloccare ricompense aggiuntive superate determinate challenge).
Fatevi un favore e dategli una possibilità, per scoprire (o ri-scoprire) un modo di concepire il gaming che rischiava di perdersi.
👍 : 0 |
😃 : 0