Recensioni di FINAL FANTASY VI

[h1]Magicamente nostalgico[/h1] Final Fantasy VI è uno dei capitoli più amati al mondo della conosciutissima saga JRPG, nonché l'ultimo vero capitolo in "vecchio stile". Già in passato, avevo avuto modo di scoprire questa meravigliosa avventura sul vecchio GBA e, quando ho visto la [i]Pixel Remaster[/i], non potevo farmela sfuggire. [h3]La trama e il mondo[/h3] La trama di Final Fantasy VI è una delle più coinvolgenti e ben scritte di tutti i JRPG. La storia inizia in media res, in un mondo in cui la magia è una conoscenza perduta, e nei panni di una ragazza misteriosa che, tuttavia, ne possiede il dono. Proseguendo l'avventura, la trama si districa man mano che ogni personaggio si unisce alla squadra, ognuno con la propria storia personale e motivazione unica. La narrazione, divisa in due parti, è avvincente e ben strutturata. Una delle scene che mi ha più coinvolto emotivamente è stata l'intermezzo del [i]Teatro dell'opera[/i], dove Celes interpreta il ruolo di Maria. La [i]Pixel Remaster[/i] ha reso questa scena in modo meraviglioso, aggiungendo ulteriore fascino e intensità all'esperienza. L'intero gioco, a dire il vero, ha la stessa forza e struttura scenica di un capolavoro teatrale. Il mondo è molto vasto da esplorare, e la curiosità di scoprire come sono state rese le ambientazioni e i personaggi presenti in determinati luoghi, mi ha spinto ad andare ovunque. La trama, con la sua narrazione, ti porta comunque a visitare praticamente quasi tutti i luoghi disponibili. [h3]I personaggi[/h3] Tutti sono caratterizzati benissimo. Ognuno ha una personalità e ideali diversi. Ognuno ha una propria storia che condivide con gli altri, e che si scopre durante il gioco (grazie alla trama principale o grazie a delle utili [i]sidequest[/i]). Tutti hanno un’animazione personalizzata quando entrano in campo e quando interagiscono con gli altri personaggi. Inoltre, ognuno di loro ha una propria abilità personale contraddistinta dalla classe di appartenenza. Non ho un personaggio preferito: mi sono affezionato a tutti… più ad alcuni che ad altri, ma penso che sia normale. Ci sono stati vari momenti all’interno del gioco che mi hanno fatto apprezzare di volta in volta ognuno dei protagonisti. Forse Strago è il più divertente di tutti. Una parola la vorrei spendere soprattutto per il cattivo principale, ovvero Kefka Palazzo. Kefka è veramente l’apoteosi del cinico spietato e bαstαrdo che non si fa problemi a uccidere chiunque gli si trovi davanti, senza preoccuparsi di cosa possano pensare gli altri delle sue azioni. Esistono solo lui e il suo scopo, basta. Tutto il resto è solo immondizia, un inutile ammasso di spazzatura. È un concetto brutto, freddo e privo di empatia, ma funziona talmente bene da rendere il personaggio di Kefka un antagonista con la A maiuscola. [h3]L'equipaggiamento e il sistema di livellamento[/h3] L’equipaggiamento è molto vario e, a volte, personalizzabile o specifico a seconda del personaggio che lo può indossare. Con una combinazione efficace di “armature” e “accessori”, vai ovunque. Non tutti brandiscono tutto, è vero, ma difficilmente i nemici mi hanno fatto dei danni talmente ingenti da farmi arrendere. Inoltre, rispetto alle versioni originali, la [i]Pixel Remaster[/i] ha introdotto il sistema dei [i]boost[/i], ovvero potenziamenti al quantitativo di esperienza, AP e guil ottenibili. Va da sé che livellare i personaggi diventa molto facile e rende il gioco sicuramente e decisamente più scorrevole. È stata inserita anche la meccanica degli incontri casuali "disattivabili" con un semplice tasto: assolutamente necessaria! [h3]La musica[/h3] La musica credo che sia una delle migliori mai create nella storia dei videogiochi, ma d’altronde stiamo parlando di [b]Nobuo Uematsu[/b], cioè di una divinità scesa in terra da lodare, rispettare e ammirare per l’immenso lavoro che ha fatto. È riuscito a realizzare una colonna sonora meravigliosa, che mi ha trasmesso ancora una volta lo spirito del gioco e tutto ciò che ne consegue. I temi dei singoli personaggi, buoni o cattivi che siano; il tema del mondo (prima e dopo); il tema delle battaglie comuni e importanti. È tutta semplicemente stupenda. La versione riarrangiata, in particolare, ha ricreato - penso - la mia traccia audio preferita di sempre: “Searching for friends”, rendendola orchestrale e facendomi piangere non appena l'ho sentita. [h3]Migliorie grafiche e miglioramenti necessari[/h3] La grafica di questa remaster è davvero curata nei minimi dettagli: mantiene il fascino dell'originale, ma con una risoluzione più alta e una maggiore definizione di ogni personaggio, nemico, e ambiente. Un aspetto che ho trovato particolarmente notevole sono le animazioni delle varie magie e abilità, rappresentate con effetti visivi spettacolari e fluidi, che conferiscono un senso di potenza e meraviglia ogni volta che vengono utilizzati. Gli scontri sono proprio visivamente [b]belli[/b]. Cosa avrei migliorato, o aggiunto, invece? - La traduzione italiana: i dialoghi in italiano sono ben tradotti, ma la "licenza" utilizzata per la nomenclatura delle magie lascia molto a desiderare. Ad esempio, tradurre "Haste" con "Andante" o usare traduzioni troppo letterali, non mi ha convinto. Dopo poche ore di gioco, ho cambiato lingua e sono passanto alla versione inglese per mantenere la fedeltà dei termini originali. - Contenuti aggiuntivi: mi sarebbe piaciuto vedere l'aggiunta di dungeon già presenti nella versione GBA, come il Dragon's Den, e l'inclusione di esper iconici come Gilgamesh o Leviathan. Avrebbero reso l'esperienza di gioco davvero completa, ma non posso lamentarmi per lo stupendo lavoro che è stato fatto. - Locke... "Ruba" più spesso!: riuscire a rubare a determinati nemici è ancora molto difficile. Cambiare la formula di calcolo di "Ruba" per aumentare la percentuale di successo avrebbe reso Locke un personaggio più versatile e utile. Attualmente, la sua abilità è ancora piuttosto situazionale e ancorata ad un RNG sfavorevole. [h3]Conclusioni[/h3] In definitiva, posso dire di aver vissuto un'esperienza straordinariamente bella che mi ha fatto rivivere tutti i momenti epici dell'avventura, mantenendo la magia dell'originale. Ci sono alcuni aspetti da migliorare, ma nonostante tutto questo titolo [b]merita[/b] di essere giocato e rigiocato. Dopo quasi 80 ore di gioco, arrivare alla fine e ottenere il platino, mi ha lasciato un grande vuoto dentro. Sono stato catturato nuovamente dalla bellezza di questo capolavoro, che assolutamente consiglio a tutti, a prescindere che vi piacciano o meno i JRPG, o che non ne abbiate mai giocato uno. Provatelo, giocateci, e amatelo.