Tempo di gioco:
3626 minuti
Partiamo con ciò che c'è di bello in questo gioco. È un roguelite molto dinamico ma allo stesso tempo strategico. Pensate ad un Hades con alcune meccaniche souls ed un pizzico di Darkest Dungeon. Ecco a voi Curse of the dead gods, un titolo che è riuscito a catturarmi sin dall'istante con la sua presentazione grafica ma soprattutto stilistica. Il tema della necropoli azteca è molto affascinante e poco comune per un videogioco del genere. Il gameplay è a sua volta molto divertente e caratteristico, dato che il nostro protagonista parte con le statistiche di un tank ad inizio run. Infatti rispetto ad un Hades dove hai la possibilità di curarti dopo aver affrontato un boss senza alcune ripercussioni, in questo gioco le fontane che si trovano sono davvero poche, solitamente raggiungibili dopo alcuni boss, richiedono un piccolo dazio prima di poter essere utilizzate: Ed ecco che entra in gioco la meccanica della corruzione.
In questo gioco si hanno più barre da gestire: La barra della salute, le tacche di resistenza ed ultima ma non meno importante, la barra della corruzione. Attraversando una qualsiasi porta questa barra aumenterà di 20 unità ed una volta raggiunto il limite di 100, collezioneremo una nuova maledizione che ci penalizzerà applicandoci un malus (anche se nel caso di poche specifiche maledizioni, queste potranno offrirci un malus maggiore ed un bonus minore, oppure un malus che in mani esperte può rivelarsi un bonus). Si possono aggiungere fino a 5 maledizioni, di cui quest'ultima risulterà sempre essere la più fatale: Similmente al patto della pena "scadenza imminente" di Hades, più nello specifico nel caso in cui si esaurisca il timer a disposizione, perderemo gradualmente vita; ma in questo caso non potrà essere la maledizione stessa a risultarci fatale, dato che quest'ultima ci porterà ad 1 singolo hp. Similmente all'effetto delle maledizioni di Dead Cells, dovremo stare attenti a non subire neanche un singolo colpo per sopravvivere.
Ora che vi ho parlato delle caratteristiche più peculiari del gameplay, vi parlerò dell'armamentario a nostra disposizione.
Avremo a disposizione una combinazione di arma principale + secondaria, oppure in casi ove fosse necessaria più gestione dell'area o nel caso si volesse infliggere un danno elevato, le armi a due mani faranno al caso nostro. Usando le armi a nostra disposizione, manovre difensive come schivata e parata oppure utilizzando le trappole a nostro vantaggio, si ottiene un combat system dinamico seppur non molto complesso, permettendoci anche di studiare le varie situazioni prima di buttarci a capofitto in battaglia.
Per quanto riguarda la gestione di valute, avremo l'oro da dover spendere durante le nostre run (in caso di fondi insufficienti all'acquisto di un oggetto potremo azzardare l'offerta di sangue, che imporrà un costo in corruzione anziché in oro), i cristalli utili per sbloccare talenti, altari delle armi (equipaggiamenti a inizio run) e gettoni per il reroll dei negozi in-run, gli anelli utilizzati per sbloccare nuove armi da aggiungere alla pool globale e infine gli emblemi, che ci serviranno per avere accesso a nuovi acquisti e a nuovi tipi di run.
Non ha molto a che fare con le valute, ma altra menzione va fatta al sistema delle reliquie, che potranno essere equipaggiate per fornirci aumenti di statistiche e vari bonus oppure sacrificate per poterci curare, ottenere oro, ridurre la corruzione e tanti altri effetti utili.
Ultima nota va al comparto sonoro, molto valido e atmosferico... Anche se...
E qui passiamo ai tasti dolenti, in ordine di gravità: Dal più piccolo al più grande.
Il comparto sonoro è sicuramente valido... Anche se ogni tanto si notano degli effetti sonori non propriamente riprodotti, probabilmente a causa del focus distante oppure della sovrapposizione degli effetti precedenti.
Passiamo quindi all'esplorazione: Essendo questo un roguelite, ritengo che l'esplorazione sia un po' troppo lunga in molte istanze, specialmente quando si va a caccia di oro. Capisco che il punto di queste esplorazioni lunghe sia anche il cercare di sopravvivere alle molte trappole dei tempi maledetti, ma onestamente preferirei tempi un po' più concisi.
Si prosegue parlando della trama: Praticamente quasi inesistente, il che può anche essere comprensibile per un roguelite (dopotutto giochi come Enter the Gungeon o Dead Cells non hanno mai puntato sulla trama) eppure mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più riguardo questi templi, riguardo il nostro protagonista, riguardo Xbeltz'aloc. Insomma, l'info dump presente nel codex non lo ritengo sufficiente.
Ed ora, il tasto dolente quanto un'incudine sui piedi: Il bilanciamento.
Sono arrivato alla conclusione che a Passtech Games non interessi molto rendere il gioco quanto più costantemente equo possibile. Si passa così frequentemente da run dove hai poche possibilità di vittoria a run dove sei tu stesso il boss.
Le combinazioni possibili di nemici non sembrano essere studiate nel migliore dei modi e questo diviene ancora più evidente appena si raggiunge il patto della crudeltà. E qui passiamo al fardello più grande: Qual'è il senso di quadruplicare i danni dei nemici e quindi far si che si possa morire con 4 colpi nella seconda fase di un tempio quando non viene bilanciato il danno inflitto allo stesso modo? Ritengo che in ciò Dead Cells abbia molto più successo, nelle fasi intermedie e finali di una run, il tuo personaggio è estremamente letale, tanto quanto lo sono i nemici stessi.
Ultimo appunto va al fatto che i nemici siano inamovibili tramite il movimento ma loro possono spostarci quando vogliono. Questo piccolo difetto mi è costato molte run.
Voto finale: 7,5/10
(Fatevi il gioco base, lasciate perdere il patto della crudeltà)
AH, ULTIMA COSA, NON METTETE IL GIOCO IN ITALIANO. QUELLE COSE PIAZZATE A TERRA CHE ESPLODONO SI CHIAMANO MINE, NON MINIERE!
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