Recensioni di The Almost Gone
Sperimentate gli intricati diorami e le connessioni della vostra vita, e le increspature che tutti noi produciamo, in questo pluripremiato puzzle game narrativo sulla morte, la perdita e la salute mentale.
ID applicazione | 1115780 |
Tipo di applicazione | GAME |
Sviluppatori | Happy Volcano |
Publisher | XD, Playdigious Originals |
Categorie | Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Steam Cloud |
Generi | Indie, Avventura |
Data di uscita | 25 Giu, 2020 |
Piattaforme | Windows, Mac |
Lingue supportate | English, French, German, Spanish - Spain, Simplified Chinese, Japanese, Korean, Dutch |

2 Recensioni totali
2 Recensioni positive
0 Recensioni negative
Negativo Punteggio
The Almost Gone ha ricevuto un totale di 2 recensioni, con 2 recensioni positive e 0 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Negativo".
Recensioni recenti di Steam
Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.
Tempo di gioco:
367 minuti
Una breve avventura grafica a caselle in cui siamo una ragazza a cui forse è successo qualcosa o forse no, ma che sa che deve raggiungere la casa sull’albero che suo padre aveva costruito per lei.
Le varie caselle, che rappresentano le stanze e sono indicate su una mappa, sono ruotabili a piacere e le diverse angolazioni possono svelarci indizi od oggetti che a un primo sguardo non avevamo notato. Ci sono alcuni enigmi, non molti e nemmeno molto difficili, più che altro “trova la chiave per questa porta”, “usa oggetto con oggetto” o “trova la combinazione”. Alcuni però non sono male.
La narrazione, un po’ cupa e con elementi non proprio normali, si incentra sulla famiglia della ragazza e man mano che procederemo coi capitoli impareremo a conoscere i problemi che affliggevano il padre, la madre, il nonno, insomma un po’ tutti, saltando anche avanti o indietro di mesi/anni dal dato momento x in cui è successo qualcosa. Mi rendo conto che sia tutto molto vago e confuso, ma così è il gioco – anche una volta raggiunta la fine e appresi vari retroscena dei suoi parenti problematici, non si capisce bene cosa sia successo alla nostra protagonista e quale sia l’evento scatenante che abbia dato il via al gioco. Possiamo unire alcuni puntini, ma non ci sono abbastanza elementi per dire di aver veramente capito quale sia la storia, rimane tutto nel campo delle ipotesi.
Lo stile grafico un po’ a diorama è bello e forse la cosa più riuscita del gioco, mentre come audio ci sono poche tracce ambient molto tranquille, per non dire quasi assenti. Nessun doppiaggio e nemmeno testi in italiano, il gioco è tutto in inglese (abbastanza semplice).
Dura un paio di orette e non ha molta rigiocabilità, quindi se proprio volete, prendetelo assolutamente in sconto.
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Positivo
Tempo di gioco:
203 minuti
The Almost Gone è un piccolo punta-e-clicca che, tramite l'esplorazione di piccoli ambienti 3D e la risoluzione di enigmi, conduce il giocatore alla scoperta di una storia raccontata in modo non convenzionale. Non aspettatevi quindi un inizio e una fine, ma piuttosto una concisa saga familiare da ricostruire pezzo per pezzo attraverso metafore visive e dialoghi succinti, in maniera simile a Dark Souls (ma per fortuna, senza essere eccessivamente oscuro come quest'ultimo).
Gli ambienti del gioco sono piccoli diorama realizzati in un 3D minimalista ma efficace, ulteriormente esaltati da una scelta dei colori veramente azzeccata. Gli enigmi ambientali, semplici ma non per questo banali, richiedono un po' di spirito di osservazione per cogliere dettagli che a prima vista potrebbero sfuggire: suggerisco infatti ai giocatori di prestare attenzione sia a quello che si vede nei diorama, sia [spoiler]a ciò che si ha nell'inventario: cosa molto importante già nel capitolo 1[/spoiler]. Ho molto apprezzato come [spoiler]la necessità di ruotare i diorama e guardare gli ambienti dalla giusta angolazione[/spoiler] sia parte integrante della soluzione di alcuni rompicapo. Di contro, ruotare continuamente i diorama può far perdere l'orientamento: per fortuna la cosa non è frustrante perché le ambientazioni sono in genere sufficientemente ristrette da non richiedere un forte senso dell'orientamento.
Il consiglio di utilizzare le cuffie per godere appieno del gioco è sensato: il sound design è davvero fantastico e sottolinea a dovere l'atmosfera del gioco, a metà strada tra il nostalgico e il disturbante. Se devo essere pignolo, alcuni suoni risultano essere troppo forti e improvvisi rispetto al resto, e per questo suggerisco di non giocare a volume troppo alto se si usano le cuffie.
Come ho detto, il gioco non presenta una vera e propria storia, ma le vicende della protagonista e della sua famiglia sono comunque intuibili. L'ultimo capitolo troppo breve, di certo non all'altezza dei precedenti, mi ha lasciato la sensazione che il gioco necessitasse di più tempo per giungere al suo pieno potenziale, per quanto questa scelta sia stata probabilmente fatta per lasciare al giocatore un certo margine di interpretazione sul finale. Da apprezzare senz'altro l'intento di affrontare tematiche spinose in maniera non retorica.
In definitiva, The Almost Gone è una piccola esperienza che consiglio ai fan dei punta-e-clicca e a chi non ha paura di sperimentare un gioco dal messaggio "scomodo" ma comunicato comunque in modo elegante. Si può discutere sul fatto che possa valere il prezzo pieno, ma se lo trovate in offerta (come è successo a me) e siete interessati a un gioco differente dal solito è un acquisto obbligato.
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