Recensioni di Willy Morgan and the Curse of Bone Town

Basta con le esagerate ispirazioni e i continui riferimenti a Monkey Island nei nuovi punta e clicca. Addirittura c’è un ristorante molto simile a quello di Barbagialla. Il gioco non ha una sua personalità, non è originale e lo si nota dopo poco, andando un minimo oltre la grafica molto carina. La storia è prevedibile, poco pensata e il finale poi è davvero deludente e scontato. Enigmi troppo semplici e già visti, neanche lontanamente impegnativi con suggerimenti non richiesti e sempre espliciti per la loro risoluzione (è la cosa più fastidiosa per me in un’avventura grafica). Il tutto è fortemente slegato, vai da un luogo all’altro a svolgere compiti che richiedono il prendere e usare un oggetto, non di più. Dialoghi poveri, privi di umorismo o ironia come forse avrebbero voluto essere. Bone Town è un puzzle di zone inutilmente diverse l’una dall’altra e non esplorative, che non si legano tra loro, che sono solo punti da raggiungere per svolgere un compito e non tornare più. Bone Town esiste ma anche no, non avverti un coinvolgimento o la sensazione di trovarti in un luogo vivo con la sua storia. Si deve superare questo continuo omaggiare e copiare il mito di Monkey Island per trovare una propria strada.