Recensioni di INSOMNIA: The Ark

Seguita la campagna su Kickstarter: Mono Studio è riuscita a sviluppare un gran bel gioco. Il gioco presenta vari elementi grafici rétro stile Fallout/Bioshock/Prey, vi informo però che il gameplay è differente (ad esempio il gioco è in terza persona). L'ambientazione ricorda anche il film Dark City di Alex Proyas. Consiglio l'acquisto di Insomnia: The Ark solamente per chi conosce la lingua inglese, se non conoscete l'inglese aspettate l'uscita del gioco in italiano (se mai uscirà), perché essendo un gioco basato sul dialogo con gli npc e sulla lettura dei volumi nel gioco, non capire potrebbe rendere il gioco veramente pesante (i personaggi sono muti dovete leggere i dialoghi). ps. Se vi dovesse capitare un bug che non vi fa impostare la risoluzione corretta: Uscite dal gioco, andate su C:\Users\NomeUtente\AppData\Local ed eliminate la cartella "Insomnia_v2" a questo punto riavviate il PC... aprite il gioco, dovreste aver risolto.

Beh che dire Sicuramente Insomnia, non è un gioco a cui si è abituati, sotto molti punti di vista. Non fatevi ingannare, non è solo l'ennesima brutta copia di Fallout o un tentativo agognato di seguito di Bioshock e seppur chiaramente riprenda elementi da entrambi questi capolavori della storia videoludica, devo dire che gli sviluppatori hanno fatto un bel lavoro riarrangiandoli e rendendoli nuovamente in grado di comparire da sfondo in una storia come quella di Insomnia the Ark. Oltre a questo, è un RPG che spinge (beh diciamo trascina) il giocatore ad arrangiarsi: non ci sono tutorial (se non qualche piccola informazione che si ricava dal prologo), nessun'indicatore sulla mappa per capire cosa fare o dove andare, bisognerà prestare attenzione a quello che dicono i personaggi (ho perso venti minuti solo per capire dov'era l'ascensore), e scoprire man mano tutte le piccole funzionalità che il mondo di gioco ti mette a disposizione, cosa che a volte può essere anche un po' noiosa, ma a parer mio, ne vale la pena. Il sistema di gameplay personalmente mi piace molto, realistico, difficile e ben congegnato sotto tutti i punti di vista, con un'effetto delle armi da fuoco sull'ambiente circostante che lascia esterrefatti: quando sei riparato dietro un mucchio di bidoni e iniziano a saltar via trivellati di colpi rendendoti scoperto ti rendi improvvisamente conto che devi cambiare subito riparo. Sotto l'aspetto narrativo devo dire che si respira qualcosa, che però a parer mio non è ben chiaro, ma devo ancora finire tutto il gioco quindi non ho ancora potere di critica in merito. Riassumendo: un bel RPG, direi fuori dal comune, molto promettente, sia in merito alle ambientazioni che alla modalità di gioco tuttavia manca ancora qualcosa, e purtroppo tantino, mi aspettavo venisse accolto in maniera più positiva, ma da una parte posso comprendere i giudizi negativi. Per me rimane un bel gioco che spero continuino a migliorare dandogli quella scintilla in più che gli manca per essere un vero gioco a sè stante.