Tempo di gioco:
958 minuti
Questo giochillo l'ho finito sia in modalità Difficile che Hardcore... e credetemi che sono volate tante di quelle bestemmie che non vi potete neanche immaginare!
Nello specifico, Milanoir è uno spara-spara ispirato ai film poliziotteschi italiani degli anni '70, alcuni dei quali vengono apertamente omaggiati come Milano Calibro 9. Proprio come in queste pellicole, anche in Milanoir molti personaggi sono cinici, violenti e dal grilletto facile, compreso il protagonista, un ragazzo di nome Piero Sacchi, un vero osso duro membro della cricca mafiosa di boss Lanzetta, di cui è il pupillo. E proprio Piero dovrete guidare fra sparatorie all'ultimo sangue, massacri (anche di innocenti), rare sequenze stealth, imboscate, fughe disperate e inseguimenti frenetici, affrontando orde di nemici armati di tutto punto, dai coltelli alle pistole, dai fucili a pompa alle Uzi, dai mitra alle immotivatamente devastanti pistole a tamburo e dalle granate alle molotov.
Il problema però è che raramente potrete raccogliere queste armi, e nemmeno tutte. Vi sarà comunque particolarmente utile la pistola a tamburo, la vera arma definitiva del gioco, una sorta di fucile di precisione capace di uccidere al primo colpo da qualsiasi distanza, con i proiettili naturalmente contati.
Ecco spiegata in parte, ossia con la rarità di raccogliere armi diverse dalla normale pistola d'ordinanza con colpi infiniti che si ha dall'inizio della storia, l'enorme difficoltà del gioco. Si deve però aggiungere anche il fatto che certi punti siano apparentemente insormontabili in quanto imbottiti fino alla nausea di nemici pure in spazi piccoli e angusti (in tal senso è esemplificativo il livello della metropolitana, che a tratti è veramente da incubo). È altrettanto vero però che il gioco, oltre a dei cartelli stradali con cui far rimbalzare i proiettili così da uccidere anche più di un nemico contemporaneamente, offre sempre qualche "trucchetto" attraverso cui superare le sequenze più impegnative. Per dire, una di queste sequenze, perfino a difficoltà Hardcore, l'ho superata semplicemente... rotolando senza far male nemmeno a una mosca! Sì, dico sul serio, solo che ci sono arrivato dopo aver bestemmiato tutti i santi del calendario!
Ma lasciatemi dire che Milanoir, diviso in 7 capitoli più un intermezzo, l'ho trovato molto gratificante proprio per questa difficoltà da manicomio, anche grazie a una buona varietà di situazioni. Inoltre, molto avvincente è la trama che, pur essendo imperniata su una classica storia di vendetta vista mille e mille volte, regala delle punte decisamente drammatiche (tipo l'intermezzo, tutto ambientato nel carcere di San Vittore). E poi l'ultimo capitolo, quello più difficile di tutti, è veramente di quelli epici, anche grazie a una bella colonna sonora.
Se poi non vi siete stancati di bestemmiare, se ancora vi volete far del male, vi aspetta la modalità "Arena", nella quale bisogna sopravvivere a orde su orde virtualmente infinite di nemici per cercare di raggiungere il punteggio più alto possibile.
In breve: se vi piacciono i film di cui sopra e pure quelli di Tarantino nonché gli stalli alla messicana, le battute stentoree, Hotline Miami e la pixel art, probabile che Milanoir faccia per voi. Eh, dico "probabile" perché, se non vi armate di pazienza, mi sa proprio che 'sto gioco vi distruggerà già ben prima di finirlo. Fidatevi di me!
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