Recensioni di The Hex

Un'armonia di stili di gioco legati da una storia interessanti che consiglierei di provare a tutti gli sviluppatori

The Hex rappresenta un’evoluzione su tutti i fronti rispetto al suo “predecessore” Pony Island. Con la sua seconda opera Daniel Mullins compie un incredibile passo in avanti come creatore e narratore. Il gioco è migliore sotto ogni punto di vista: gameplay, storia, personaggi, puzzle; la meta narrazione stessa, fulcro dei giochi di Mullins, diventa più intricata e coinvolgente. La trama, piena di riferimenti alla storia dei videogiochi, è sì divertente, ma è spesso anche una pesante critica al mondo videoludico, il che la rende un interessante spunto di riflessione. Seguiamo le vicende di sei personaggi provenienti da sei videogiochi diversi, uniti da strane circostanze e costretti, all’interno di una locanda, a risolvere un caso di omicidio molto particolare. La componente puzzle del gioco, che rappresenta sostanzialmente la totalità del gameplay, è decisamente innovativa poiché ci troveremo a giocare nei panni dei sei personaggi con le loro relative meccaniche basate sul genere del videogioco da cui provengono, rendendo così il gameplay molto vario e risolvendo il problema principale della precedente opera di Mullins: la ripetitività. In conclusione, posso assolutamente affermare che The Hex è uno di quei giochi che non possono mancare nelle vostre librerie di steam, soprattutto considerando il suo basso prezzo.