Recensioni di Orwell: Keeping an Eye On You

Allora, innanzitutto va detto che il gioco è solamente testuale (molta roba da leggere, sia utile a stabilire un "ambiente" realistico, sia informazioni) perciò non aspettatevi azione nel senso classico, piuttosto aspettatevi di indagare...e riflettere, anche se sul secondo punto sono abbastanza confuso. C'è poco da aggiungere al titolo, Orwell cita ovviamente l'autore di 1984 dove in una società distopica, le persone sono costantemente spiate per il bene di una nazione in cui non esiste alcuna opposizione. Orwell è la piattaforma che andremo ad utilizzare, "l'occhio" del governo che attraverso indiscriminate ricerche e libere estrapolazioni di dati da social media, account bancari, cellulari, computer, dati medici e via dicendo sarà nostro compito assicurare alcuni "terroristi" (se lo siano o meno è vostro compito scoprirlo, e qui un altro problema che sorge) alla giustizia. Qual'è il confine se esiste fra privacy e sicurezza? Ci abbiamo già rinunciato entrando nei social media e dando le nostre informazioni a qualsiasi sito le chieda? Paranoia o realtà? Se non abbiamo nulla da nascondere, cosa ci importa? Ma quali sono i criteri per esseri considerati "un pericolo"? Magari si comincia con cose serie ma poi si arriva al conformismo totale sospettoso di qualsiasi differenza? Queste solo alcune delle domande che il gioco pone, forse in maniera un pò "guidata" (alla fine la libertà di pensiero significa che il pensiero non deve essere influenzato) in certe parti, ma se all'inizio può sembrare avvincente indagare e collegare punti fra i vari indizi che prenderemo senza troppi scrupoli con qualche click da diversi metodi....alla fine rimarrà un pò di amarezza. Perchè ...se capitasse veramente a voi? Mettiamo sia tutto complottismo e paranoia, ma se potesse accadere? Non siamo poi così lontani, e le notizie del gioco rimandano a fatti reali ovviamente con nomi e tempi diversi. Lo consiglio, non dura molto, si finisce in 7 ore, è completamente tradotto, ci sono delle piccole sbavature (soprattutto confusione fra gender o nomi di persone, o frasi tradotte troppo letteralmente dall'inglese) Non credo comprerò il seguito, totalmente in inglese e che a quanto ho letto non è pari a questo. Non mi ha "sbalordito" enormemente, ma fa pensare sia in termini di soluzione di alcuni "enigmi" che di temi etici. Molto pratica la UI e piacevole l'utilizzo di ritratti disegnati in modo molto minimal. Consigliato a chi ama i giochi di scelte e conseguenze che poi scopri che era tutto un equivoco.