Tempo di gioco:
659 minuti
Sin dalla prima mezz’ora di gameplay, si intuisce di trovarsi di fronte ad un prodotto lasciato a metà o per meglio dire riuscito a metà. Il protagonista muove i propri passi in una non meglio precisata zona della Russia Orientale dove, a seguito dei drastici cambiamenti climatici in atto un po’ in tutto il mondo, si trova costretto letteralmente a sopravvivere un po’ come tutta la popolazione mondiale, o quello che ne resta, in ambienti squassati da tornado, fulmini , piogge incessanti, o da ogni altra sorta di calamità.
(Grafica) La resa grafica è decente e trasmette la potenza ineluttabile di una natura impazzita che incombe e soverchia tutto al proprio volere. Alle alte risoluzioni, gli effetti ambientali sono sufficientemente resi realistici. Nebbia volumetrica, effetto bagnato sulle textures, shading, bump mapping, riflessi e trasparenze, sono presenti e tutto sommato riusciti. Il cielo cupo, trasmette da sé un senso di minaccia, di disagio. Varie tonalità di grigio colorano il paesaggio dove si alternano chiarori quasi soprannaturali che filtrano tra i rami contorti di grossi alberi restituendoci ancor più la sensazione di trovarci di fronte ad un mondo in agonia. Il sottobosco è costituito da erbe alte, grovigli di cespugli selvaggi, chiari segni di una natura incontrollata che si riappropria degli ambienti antropizzati dall’uomo. Il personaggio, si muove in un ambiente degradato,distopico, punteggiato qua e là da case vuote e in rovina o da vecchi trattori o rottami di automobili. La cupezza avversa del paesaggio prende gradatamente sopravvento sul protagonista, perturbandone la stabilità cognitiva ed emotiva. La resa grafica delle location interne è sobria ed essenziale, perfettamente in linea con quello che ci si dovrebbe aspettare di trovare se si visitassero luoghi abbandonati o quantomeno apparentemente poco frequentati. La resa visiva delle lanterne accese, è sopra le righe con un effetto molto realistico restituendoci una sorta di connubio ombra/penombra sufficientemente decente. Discreta, a risoluzioni maggiori, la resa delle textures procedurali sugli oggetti e sui fondali.
(Audio) Il comparto sonoro è pienamente sufficiente. Decente la resa dei suoni ambientali in esterno. Il crepitio del fuoco del falò, il ticchettio continuo della pioggia sulle diverse superfici, il fragore dei tuoni ora vicino ora lontano, danno profondità di campo “acustica”. Si avverte la sensazione di essere in spazi aperti reali. Ottimale la resa del fragore dei tuoni, quando ci si trova dentro un’abitazione. Negli interni, i suoni, amplificano quel pathos di disagio ed ostilità a cui andrà incontro il protagonista della storia ed il giocatore che sta vivendo l’esperienza. Come in ogni gioco di stile survival, il comparto audio deve necessariamente sostenere, rimarcare, enfatizzare le atmosfere di gioco. E’ la necessità dell’etichetta “Survival”. Un’esigenza del marchio. Investigator risulta quindi, riuscito bene sotto questo aspetto.
(Storia) Il protagonista è un detective che, deve, malgrado le condizioni ambientali ostili, svolgere un lavoro di indagine su un caso di omicidio, e con una barca attraversa un non precisato specchio d’acqua ed attracca su un pontile illuminato da una lanterna. Il tutto sotto una pioggia incessante.Sin da subito, ha la prioritaria necessità di trovare un riparo asciutto e caldo, prima che faccia buio a causa del rischio concreto di morte per ipotermia per via dell’anomalo brusco calo termico della temperatura durante la notte. Aspettando che faccia giorno e che le condizioni siano più sopportabili, il protagonista, torna poi all’aperto, deciso a tentare di risolvere il caso per cui è venuto ad indagare. Mano a mano che procede, si troverà costretto suo malgrado in spazi chiusi cercando di trovare una via di uscita. Chiaramente non è solo in quei labirintici corridoi, tra scaffali, barili, scatole. Tale avventura nel “sottosuolo” si dimostrerà alquanto strana, ben aldilà della propria comprensione e convinzioni fino a quel momento, lasciando presagire che non si tratti solo di eventi naturali ma che ci sia dell’altro in quell’ingranaggio già impazzito di suo. La Survivor Update, scaricata gratuitamente, aggiungerà ulteriori achievements da sbloccare, oltre a quelli della storia principale, per cui vi caricherete il livello che vi interessa ed andrete ad ottenere i trofei che vi mancano. Con La Survivor Update, gli achievements sono stati portati a 52. Tutti semplici da conseguire. Forse uno o due saranno un po’ scomodi da ottenere costringendoci a ricaricare spesso il livello di gioco, ma niente che non si possa risolvere con un po’ di pazienza. C’è persino un DLC acquistabile per una manciata di centesimi di euro, dove dovrete cercare dei pacchi natalizi (in tutto 6) sparsi in una nuova location. Pacchi natalizi “abbandonati” in un pandemonio post-apocalittico” persino radioattivo!
(Giocabilità e longevità) Investigator, è risultato discretamente giocabile, nonostante esso si trascini dietro dei fastidiosi difetti sparsi nei diversi livelli di gioco. La longevità si attesta sulle 8-11 ore per l’intera storia principale compresi i DLC e la Survivor Update. Quest’ultima, vi costringerà a ricaricare di volta in volta i livelli nei quali si troveranno alcuni obiettivi da sbloccare e questa procedura ripetuta, allunga debolmente i tempi di conclusione dell’intera esperienza di gioco. Longevità “nella media”.
(Prezzo) Conveniente. Ulteriormente in ribasso quando ci sono I periodi dei saldi. Quando lo acquistai, costava un po’ di più e non me ne pentii nonostante i difetti riscontrati. Per cui, compratelo!
Infine, veniamo ai difetti di Investigator:
1) L’intero gioco manca di mordente, la storyline è stata cominciata, ma lasciata a metà o per meglio dire indirizzata in fretta in una direzione comoda per lo sviluppatore, perdendo di originalità, di spessore qualitativo, di brillantezza. Un prodotto potenzialmente interessante, è stato interrotto, incompiuto, mutilato. Un vero peccato ed un inutile dispendio di energia creativa. Investigator è un prodotto che valeva sicuramente la pena fosse sviluppato nella sua interezza. A me è piaciuto. Sia beninteso! Ma, come a molti altri, ha lasciato l’amaro in bocca ed una montagna di supposizioni su cosa sarebbe potuto essere se fosse stato un prodotto finito e bilanciato. Troppo potenziale disperso senza oculatezza.
2) Glitches sporadici, rendono l’esperienza un po’ snervante. A volte il personaggio, rimane bloccato tra scatoloni, rocce, intercapedini ,ed in determinate circostanze, non c’è verso di aggirare le difficoltà. Se cade in acqua, difficilmente riuscirà a risalire su una scala, una sporgenza o altro. Continuerà ad annaspare anche in prossimità di oggetti solidi, per cui si è costretti a ricaricare il livello. Nella Survivor Update, se il personaggio malauguratamente cade in acqua, avrà ben altra sorte.
3) Il personaggio è un po’ legnoso nei movimenti e come logica conseguenza, mentre si esplora, esiste la possibilità di rimanere bloccati tra una catasta di legname ed un muro o tra spazi vuoti tra rocce od oggetti. Se ci mettiamo anche i glitches di cui sopra, beh, ce la siamo andata a cercare!
4) L’insensata trovata di inserire la ricerca di statuette di gnomi o di pacchi natalizi (nel DLC a pagamento) in una storyline con un preciso marchio di genere e trend narrativo. Decisamente una mossa sciagurata. Tragicomica? Ironica? Comunque fuori contesto e non necessaria.
Conclusione:
I pregi e I difetti vanno a compensarsi restituendoci anche in questo caso la stessa ricorrente discrepanza del binomio “mi piace ma…manca qualcosa!” Da non bocciare a priori, Investigator va acquistato,provato e recensito secondo i propri gusti. Si attesta sulla sufficienza piena. Tutto sommato godibile.
Grafica: 6,5; Audio:6,5; Storia: 6(di incoraggiamento); Giocabilità: 6; Longevità: 6; Prezzo: 6,5
Voto finale: 6,25 (senza infamia e senza lode)
👍 : 11 |
😃 : 1