Recensioni di PAC-MAN™ CHAMPIONSHIP EDITION 2

Bellissimo pacman rinnovato con nuove regole,molto divertente consigliato :D

Il gioco secondo me non è male, una variante sul tema con qualche novità lato gameplay, può piacere o meno, io onestamente l'ho trovato divertente nonostante preferisca le meccaniche del DX. Forse qualche modalità in più ci sarebbe stata, un po' scarno per il prezzo ma pur sempre divertente, il DX offriva molto di più. Perchè una recensione negativa? Perchè oltre ai già citati limiti, speravo di poterlo giocare sul portatile oltre che a casa sul fisso essendo perfetto come casual game, alla fine mi sono ritrovato con un gioco che richiede risorse come fosse un tripla A con raytracing in tempo reale... è ottimizzato da cani per quattro effettucci delle balle. Sconsigliato se sperate di farlo girare su un pc normale.

Gioco carino, piacevole rifacimento dei Pac-Man, io lo trovo rilassante e divertente. Grafica gradevole così come la music che lo accompagna. Ideale anche per chi ha bambini piccoli e li vuole far giocare, senza preoccupazioni. Voto 8.

STUPENDO. Gioco frenetico, ben fatto, con una grafica veramente piacevole e con un concept veramente particolare. Sono stati in grado di riproporre in una nuova veste un gioco STUPENDO degli anni 80. STRACONSIGLIATO :D

Se qualcuno si chiede come mai non se lo è filato praticamente nessuno vedendo il numero di recensioni, è abbastanza semplice, questo prima prima del give away di fine aprile 2020 quando erano complessivamente meno di 150. C'è già il Championship (e l'espansione DX+) che è di gran lunga migliore, dove su Xbox 360 ci ho perso la vista e qualche controller, per una pila di motivi. Primo sicuramente il supervisore all'epoca fu un certo Toru Iwatani, il papà del Pac-Man originale che ha reinventato la baracca ma soprattutto ha tenuto a bada l'intero team di produzione da svarioni progettuali. Il primo CE è stato un successo commerciale, espanso a dismisura con l'iterazione DX e poi DX+ e appena Bandai commissiona un sequel, quello che a conti fatti è un mero cash grabber dopo pochi anni, Tadashi Igushi a briglia sciolta si arrovella su dove andare oltre un DX+ che aveva già detto tutto e sul quale essendo allora in carica di director aveva sparato tutte le cartucce. Non so cosa abbia mangiato la sera prima di buttare due righe, di certo ha cambiato un dettaglio che verrà notato subito dagli appassionati della serie. Guidare il Pac-Man è molto meno intuitivo e va un pò ad minchiam, presto e semplice il come mai, non c'è più il buffer della successiva direzione. E' una skill abbastanza importante anticipare dove vogliamo che vada il nostro amico, dandoci qualche decimo di secondo ed era usuale (fino al primissimo arcade di 40 anni fa) direzionare per tempo. Ora fa solo scintille per accellerare, ma poi ciaone, va reimpartito il comando. Quindi perdere il ritmo dei corridoi è decisamente la norma e la frustrazione sale over 9000. Problematiche le catene, ora il poker Inky, Blinky, Pinky e Clyde hanno ognuno la propria coda e vi lascio immaginare la confusione che a file lunghe si può generare. Per ovviare gli inevitabili scontri non a caso e tagli di strada perché scappati di mano ora non ci ammazzano a toccarli e niente più freezing millimetrici, quanto urtarli fino a 3 volte per farli arrabbiare, volando via e compattandosi in un unico che corre decisamente più veloce di noi pronto a investirci e farci fuori una vita. Ma neanche quello sarebbe un cruccio, però mangiando un power up ecco un altro colpo di genio, i serpentelli accellerano in modo pazzesco scappando da noi con pattern opposti alla nostra direzione, creando momenti di assoluto caos nel tentativo di anticipare la scia (che comunque il gioco cerca di dirti) per cercare di capire dove andrà la testa e ingoiare a filotto, mentre altre catene ostacoleranno la nostra corsa facendo perdere secondi preziosi. A velocità folli diventa impossibile da gestire in decimi di secondo. Qualcosa puzza di marcio già dal fatto che hanno inserito un tasto Stop, dove a pressione il Pac-Man si arresta. E' uno scherzo? Resiste l'escamotage della bomba che però stavolta non scaraventa i fantasmi in casa base, ma noi in una casellina al sicuro dal mondo esterno. Unica valenza strategica che ci permette di ingoiare un power up o il frutto che ci fa saltare al quadro successivo. Chiude un altra pessima idea di game design, il boss. Un fantasmone giga che non fa nulla ma copre la visuale in modo osceno, chiavando in toto la leggibilità (non che prima ci fosse tra flash epilettici, colori, scie) mentre i fantasmi sono in stato arrabbiato e ovviamente quelli i pattern non vanno a caso come la bomba da raccogliere dopo aver mangiato qualche 1-up sparpagliato nel labirinto. Se una cosa però spacca e non fa rimpiangere il solo Junko Ozawa alle musiche, è il team della soundtrack Taku Inoue, Hiroshi Okubo, Rio Hamamoto e Akihiko Ishikawa tutti veterani in Bandai-Namco e si sente. Il martello techno di Pac-Jump Up! è da manuale. Per il resto non ne vale la pena, troviamo ancora la velocità a tutto gas, la frenesia e la pressione mentale che mal si sposano con le trovate per cercare di svecchiare il brodo. Avete il DX+, ben fatto, pulito ed essenziale che di fatto è la massima espressione hardcore per i fan del mangia palline energetiche. Se lo hanno regalato in massa per tutti i sistemi (pure windows store) non vuol dire che necessariamente sia valido. Ho scritto questa recensione dopo aver buttato qualche ulteriore ora su PlayStation 4 dove l'ho riscattato gratuitamente.