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Recensioni di Higurashi When They Cry Hou - Ch.2 Watanagashi
Higurashi When They Cry è un romanzo sonoro. La musica, gli sfondi e i personaggi lavorano insieme per creare un mondo che è il palcoscenico di un romanzo da leggere. I personaggi ridono, piangono e si arrabbiano. L'utente assume il punto di vista del protagonista per vivere la storia.
ID applicazione | 410890 |
Tipo di applicazione | GAME |
Sviluppatori | 07th Expansion |
Publisher | MangaGamer |
Categorie | Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Steam Cloud, Carte collezionabili di Steam |
Generi | Avventura |
Data di uscita | 13 Nov, 2015 |
Piattaforme | Windows, Mac, Linux |
Lingue supportate | English, Japanese |

38 Recensioni totali
38 Recensioni positive
0 Recensioni negative
Negativo Punteggio
Higurashi When They Cry Hou - Ch.2 Watanagashi ha ricevuto un totale di 38 recensioni, con 38 recensioni positive e 0 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Negativo".
Recensioni recenti di Steam
Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.
Tempo di gioco:
1066 minuti
the story is extremely fascinating
👍 : 0 |
😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco:
1534 minuti
Il secondo capitolo della saga di Higurashi. Fantastico!
👍 : 0 |
😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco:
2573 minuti
In questo arco troviamo due dei miei personaggi preferiti, Mion e Shion, ma in particolar modo amo il rapporto di amore e odio tra le due sorelle.
Qui Keiichi affronterà delle verità sconcertanti sulla famiglia Sonozaki.
Il tutto si svilupperà pian piano, come in una spirale che conduce all'abisso, dove ci sono i demoni.
(L'argomento della maledizione e dei demoni, così come la storia di Hinamizawa sarà approfondita molto)
👍 : 0 |
😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco:
1176 minuti
Generalmente non tendo a pubblicare recensioni, ma questo secondo capitolo della saga di Higurashi: "When They Cry" personalmente l'ho trovato veramente bello. In tutta la narrazione avvengono colpi di scena e [spoiler] pure un jumpscare visivo [/spoiler] che non mi sarei mai aspettato.
[spoiler] Il secondo capitolo rende molto importante la storia dietro Hinamizawa e le sue origini dall'inizio fino alla fine, spiegando TUTTO nei minimi dettagli. Si vengono anche a scoprire aspetti interessanti ed inquietanti sulla principale protagonista di questo arco, Mion Sonozaki. [/spoiler]
Alcune ost nuove vengono presentate verso la fine, mentre le altre sono generalmente rimaste le stesse rispetto al capitolo precedente.
Tutto sommato, non posso che non dare un 10/10 a questo episodio, in quanto essendo anche piu' lungo del primo, contiene piu' informazioni utili sulla meravigliosa ma inquietante storia che Hinamizawa ha da offricrci. Can't wait to play the next one!
👍 : 1 |
😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco:
2816 minuti
Avevo già letto questo secondo capitolo della serie e devo dire che lo ritengo uno dei miei preferiti ancora adesso. Questa volta per la lettura ho usufruito della traduzione di Watanagashi versione MangaGamer realizzata dal gruppo CTH Translations disponibile tra le patch che si appoggiano a 07th Mode (https://github.com/Xorboth/watanagashi-ita)
La reazione a catena di eventi che finisce con l'abbattersi sul protagonista come un fiume in piena in cui anche il lettore viene travolto dal dubbio ed anche quando la situazione sembra essersi avviata verso una soluzione che pare evidente. Ecco come ancora una volta, la prospettiva viene ribaltata, ancora e ancora, fino a non lasciarti altro che una sensazione di dubbio e di angoscia. Angoscia che è presente per tutta la Novel e soprattutto in determinate scene. Tanti interrogativi che rimangono aperti ed un perenne senso di angoscia che aleggia come un fantasma su tutta la vicenda, L'intera meccanica di questo capitolo, fondata su fraintendimenti su cose dette e non dette, sul fatto e disfatto. La matassa del cotone ed il suo intrigo, difficilmente riusciranno ad annoiare, ma come detto, questa è solo l'opinione di qualcuno a cui il capitolo è piaciuto particolarmente.
Higurashi When Thet Cry Hou - Ch.2 Watanagashi (Voto: 8)
Concluso il 17/07/2021 alle ore 14:23
👍 : 3 |
😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco:
2514 minuti
Il primo capitolo partiva lento, presentando con estrema calma l’ambientazione, i personaggi, le loro attività… Ma a un certo punto diventava un susseguirsi di colpi di scena e misteri che il finale –volutamente – lasciava inesplorati.
Nella precedente recensione scrivevo che l’investimento di tempo sarebbe stato ripagato solo se i numerosi interrogativi rimasti aperti fossero stati risolti.
Immaginate che l’episodio 1 abbia mostrato tutti i lunedì, i mercoledì e i venerdì di un dato arco temporale; l’episodio 2 mostra i martedì, i giovedì e i sabati dello stesso periodo.
Inoltre, poiché nulla di quanto visto nel primo capitolo è successo, vi troverete a sentire nuovamente le spiegazioni che il giocatore – ma non Keichi – ha già avuto modo di ricevere.
Esattamente come in precedenza, passerete le vostre ore (letteralmente) tra attività del club, penalità vergognose, ammiccamenti e gag ripetitive fino al festival, dopodiché la trama si svilupperà su binari completamente diversi rispetto al primo episodio.
Il protagonista appare instupidito: estraneo alla logica, emotivamente instabile, propenso al farfugliamento interiore, indeciso, impaurito e inerte.
Per fare un esempio, in una scena attende una telefonata e, con largo anticipo, riflette sul da farsi. Come previsto, il telefono inizia a squillare: parte il monologo interiore sul fatto sperava non suonasse, che le sue speranze si sono infrante in mille pezzi – e ora che fare? Rispondere? Forse se aspetterà ancora un poco la persona metterà giù? Chi sarà? Infine delibera che sì, risponderà, ma con freddezza e astuzia, avendo cura di non rivelare nulla.
5 secondi dopo sta già urlando come solo un giapponese in un anime sa fare e spiattella tutti i suoi segreti.
I colpi di scena sono sporadici, facilmente prevedibili e poco interessanti. Per lo più, vi troverete a risentire cose già note, ad approfondire oltre ogni buon senso la storia della ridente cittadina e a sentire Keichi che piange (da solo). Quest'ultimo ha anche una certa propensione a urlare "MAEEEBARA KEICHI!!", il che se non altro ha avuto l'utile effetto collaterale di farmi capire che i giapponesi invertono nome e cognome.
Il finale punta tutto sul mero effetto shock, con tante descrizioni tanto minuziose quanto raccapriccianti, ma l'attento lettore capisce bene che gli autori cercano di accattivarsi il suo coinvolgimento emotivo, a buon mercato, con facili espedienti, buttando nel calderone persino la nota unità 731 giapponese, realmente esistita, al cui confronto – per chi non lo sapesse – i torturatori nazisti erano dei moderati.
Dettagli tanto macabri tradiscono malamente la pochezza dell'impianto narrativo.
Alcuni quesiti restano irrisolti (o meglio buttati là): perché alcuni sentono un suono e altri no? Tra quanti episodi lo scopriremo? Perché R. teneva in tasca quella cosa? È stata usata? Chi si nasconde sotto il letto? Ma soprattutto, il nuovo personaggio ha un senso? Non potevamo farne a meno?
Di seguito spoilero l’intera trama, il mio consiglio è di continuare a leggere e di passare direttamente al terzo episodio o di cambiare gioco. Sembra impossibile, ma questo è davvero ciò che succede e no, nemmeno io mi spiego il 95% di recensioni positive.
[spoiler] Durante una competizione Keichi vince un pupazzo ma, essendo molto virile, decide di regalarlo a una delle ragazze; l’unica di loro che non ha vinto niente è Mion, ma lui lo dà comunque a Rena, non credendo che un oggetto così carino possa interessare a Mion.
Mion ci resta molto ma molto male e, poiché una cosa tira l’altra (lo chiamano "effetto domino"), la delusione finisce per risvegliare niente meno che il DEMONE che dormiva in lei.
Durante il festival, aggirando un lucchetto da bicicletta, il nostro K. entra di nascosto nel santuario proibito dove vede tante brutte cose.
Mion, che – ricordiamolo – dopo l'affronto dell’orsacchiotto è diventata un DEMONE, applicando un limpido principio di proporzionalità decide di far fuori tutti i trasgressori, incluso chi in passato ha sostituito la vecchia catena di sicurezza con quella da bici (maledetto!).
Keichi per parte sua crede che ogni omicidio/sparizione sia colpa sua: se LUI non fosse entrato nel luogo proibito, o se si fosse opposto, niente di tutto questo sarebbe successo. È stato uno sciocco e, in pratica, è COME SE li avesse uccisi lui. Non fa una piega.
Qualche morto più in là, Rena nota che a casa delle vittime manca il boccione del Tofu e capisce tutto: esiste solo una persona capace di attirare qualcuno con la scusa del tofu e questa è Mion.
Keichi va dunque a casa di Mion per convincerla a costituirsi e lì ha una nuova rivelazione: Mion, la pluri-omicida, è la migliore amica che si possa avere. Affranto, si scusa per essere entrato nel santuario e Mion commossa gli racconta la storia della sua famiglia da Adamo ed Eva in poi; dopodiché gli chiede un ultimo favore: subito prima di costituirsi vuole che lui l’accompagni un attimo nei sotterranei della sua imponente villa, da solo.
Keichi, che non ha motivo di essere diffidente, la segue. Incredibilmente, una volta sotto terra lei lo tramortisce, lo lega come un salame e si appresta a torturarlo. Lui continua a ripeterle che lei è la sua migliore amica (?) e a chiederle come mai si comporti ancora così male dopo che lui ha chiesto scusa. Stufa persino lei di sentirlo, Mion gli svela che del santuario in realtà le importa poco, che tutto nasce dall'orso e che se lui glielo avesse regalato tutto questo probabilmente non sarebbe successo (giuro).
Keichi è atterrito... Mion ha ragione! Si era dimenticato di scusarsi per l'orso, anzi non ci aveva proprio pensato: è la conferma che è davvero colpevole (lui) e che merita la peggior punizione possibile. A tal fine, si posiziona addirittura in modo tale da essere torturato meglio, perché in fondo se l’è meritato.
Persino il DEMONE è spaesato e scappa. Scappando, inciampa in una botola, precipita e muore.
[/spoiler]
👍 : 2 |
😃 : 1
Negativo