DLC di The Vanishing of Ethan Carter Redux

Sul confine tra due baratri Un’avventura grafica è un’esperienza differente rispetto ad un videogioco, da non intendersi in senso dispregiativo, bensì come una sfaccettatura di un medium molto flessibile e malleabile: l’obiettivo non è intrattenere il giocatore con il compimento di sfide, ma con la storia e la narrativa. È proprio in questa linea di mezzo che si colloca The Vanishing of Ethan Carter, sviluppato dalla casa di sviluppo indie The Astronauts e pubblicato nel 2014, in un giusto equilibrio tra gameplay e immersività. Appena superata la schermata inziale e ancor prima che si possa accedere alla scena introduttiva, compare una frase che avvisa i giocatori su cosa sia The Vanishing of Ethan Carter: “un’esperienza narrativa che non ti prende per mano”; è proprio questo messaggio, una chiamata all’ attenzione da parte degli sviluppatori, l’incipit per la storia di Paul Prospero, investigatore dell’occulto, contattato dal giovane Ethan Carter per dar ragione ad una serie di misteriosi omicidi avvenuti nella Red Creek Valley. La recensione continua su https://cakenotalie.com/the-vanishing-of-ethan-carter-redux/

The Vanishing od Ethan Carter è un murder mistery fantastico: la storia è accattivante anche se il gioco non è troppo lungo, l'atmosfera è perfetta, riesce a dare al giocatore una sensazione di solitudine che viene anche accentuata al solo pensiero delle atrocità accadute alla famiglia Carter. Il gameplay non è molto vario: ci ritroveremo a ricomporre le scene del crimine per andare avanti nella storia e a risolvere enigmi. La grafica è bellissima, una delle migliori grafiche realistiche mai create. L'audio anche è ad altissimo livello e i suoni della natura non fanno altro che rendere sempre più bella l'atmosfera che ricopre l'intero gioco. L'unico difetto che ho trovato è nel protagonista stesso: il gioco è in prima persona e avrei preferito il personaggio con delle mani e delle gambe, inoltre, la corsa non è perfetta dato che potremo correre di lato e all'indietro senza girarci in quella specifica direzione. Voto: 8/10

Estremamente dispersivo! Storia carina ma 10 volte su 10 ti perdi. Voto: 4/10

E' breve (finito in meno di 5 ore) piuttosto semplice, ma eccezionale graficamente, con una storia interessante, triste ed emozionante. Consigliato. Voto: 8/10

[h1]Cammina, ammira le texture, risolvi un facile puzzle. Ripeti[/h1] Tutti quelli che parlano di trama profonda e di mistero non so a quale gioco hanno giocato. La mappa è tutto sommato piccola, ma senza una guida per intuire almeno dove andare [b]girerete per ORE[/b] senza capire bene cosa va fatto e quando. I puzzle, tranne [spoiler]quello della casa dei portali[/spoiler], sono estremamente banali e, anche se non sono molti, già al terzo risultano ripetitivi. La famosa trama ha un colpo di scena carino nel finale, unico vero acuto in tutto il gioco, ma non vi farà sicuramente gridare al miracolo. È... ok, direi. Fra l'altro il più volte citato [spoiler]"dormiente"[/spoiler] non si capisce bene cosa sia, e non viene spiegato nemmeno a fine gioco. Si ha la sensazione che il titolo sia nato solo come scusa per mostrare quello che il motore grafico può fare, e difatti lo fa bene, più che bene. Molti gli scenari che da una certa distanza danno una [b]sensazione di foto realismo.[/b] Il gioco scorre via in poco più di 3 ore senza lasciare molto. Rigiocabilità inesistente. In ultimo vale la pena di citare il fatto che il gioco si vanta di non guidarti, ma di lasciarti libero di scoprire la storia in libertà. In realtà sembra una scusa degli sviluppatori per non aver inserito un sistema di guida o una mappa di alcun tipo, e questa "libertà" è in realtà la causa di infinite e frustranti camminate nel nulla in giro per la mappa. PRO - grafica mozzafiato - scenari foto realistici aiutano con l'immersione - zero bug dall'inizio ai titoli di coda CONTRO - si cammina troppo, ci si annoia spesso - la trama è ok, ma niente di che - i puzzle, tranne uno, sono facili e ripetitivi Voto 5/10

un bel viaggio in prima persona in un mondo aperto, senza mappa senza suggerimenti senza inventario accompagnati da un atmosfera misteriosa. Con gli occhi di un investigatore privato con poteri che vanno aldilà della semplice intuizione,un potere sensoriale,attraverso alcuni indizi ricostruiremo le scene così come sono accadute realmente.Sappiamo solo che un ragazzino di nome Ethan ci ha scritto una lettera,nella quale sostiene di essere in pericolo. i panorami sono stupendi,i dettagli la musica i rumori ella natura tutto rende misterioso il nostro viaggio. ve lo consiglio.

Questo gioco in sostanza é una Tech Demo, che mostra quanto potente sia l´Unreal Engine 3 (ora esiste una quarta versione) in termini di qualitá grafica. Quindi che dire? Nonostante gli anni sul groppone, The Vanishing of Ethan Carter rimane un gioco con una grafica sbalorditiva, assolutamente sublime... Per soddisfare la vista lo consiglio senz´altro! Il comparto narrativo pecca un po´ anche se si sa, non é nato con l´idea d´essere un gioco con una trama da Oscar! Il Gameplay invece non l´ho trovato cosi immediato: bisogna girare molto per trovare indizi per risolvere i casi... insomma, se non si sa dove andare ci perderete sicuramente qualche ora. Peró nel complesso é un bel gioco! Se lo trovate a pochi euro ve lo consiglio, in particolare la versione Redux!

walking simulator molto godibile, gli "enigmi" da risolvere sono relativamente semplici, l'ambientazione è molto suggestiva e rende bene sopratutto sulla versione redux, per chi è in cerca di achievement 100% sia questo che il redux sono molto facili da "platinare" voto 9/10 (contestualizzato nel genere)

Versione rivista e migliorata di The Vanishing of Ethan Carter con l’Unreal Engine 4, gratuita per chi già possiede l'edizione standard nella libreria. Per il resto è uguale al gioco base, nulla di più, nulla di meno. Keep gaming, folks!

Stupenda ambientazione, storia molto ben fatta, durata adeguata: no é un gioco che ti impegna per giorni, é come un buon film, da godersi in poche ore, una volta capito come funziona é piuttosto intiuitivo e per nulla frustrante.