Tempo di gioco:
431 minuti
Premessa: non posso purtroppo giudicare positivamente questo videogioco su Steam perché non è possibile che un gioco di ormai 9 anni fa presenti ancora dei bug non patchati che compromettono seriamente l'esperienza di gameplay. Mi sto riferendo al fastidiosissimo bug che impedisce all'avatar del giocatore di muoversi all'interno della mappa di gioco, costringendo quindi a dover caricare un salvataggio precedente per poter proseguire nel gameplay. Firewatch da questo punto di vista è stata la mia PEGGIOR ESPERIENZA VIDEOLUDICA DI SEMPRE. E il pollice in giù, diciamoci la verità, se lo meriterebbe anche per quello che offre il videogioco.
Firewatch incarna perfettamente quell'idea di indie che vuole spacciarsi alternativa e profonda rispetto ai più blasonati, vuoti, perditempo e beceri tripla A e game as a service, ma che poi in fondo nulla aggiunge al panorama videoludico, facendoti rimpiangere anche del poco tempo speso per completarlo. Messa su questo piano sembra che sia un gioco insufficiente, ma in realtà le poche frecce al suo arco le scocca bene, a partire dal suo microcosmo ambientale che immerge in modo intelligente il videogiocatore nel suo nuovo lavoro come guardia forestale nel Wyoming. Il rapporto a distanza costante e "piccante" con Delilah tramite walkie-talkie è sicuramente l'elemento più riuscito di Firewatch, che dimostra quanto gli sceneggiatori siano stati bravi nel ricreare questo rapporto casuale tra due persone apparentemente agli antipodi, ma che scopriranno di avere tanti punti in comune nel loro attuale percorso di vita (i 40 anni), tanto che il videogiocatore sarà spinto a proseguire nella storia per capire dove andrà a parare il loro rapporto.
Come simulatore di una guardia forestale, invece, Firewatch funziona molto bene, tra grotte, pianure, boschi da esplorare e una cartina e bussola per orientarsi, andando contro i moderni open world "telecomandati" e puramente riempitivi per allungare il brodo. Da questo punto di vista è il simulatore definitivo di Orienteering XD
Cos'è che non funziona quindi in Firewatch? Semplicemente tutte queste virtù del videogioco appena descritte esprimono soltanto un abbozzo di un'idea di videogioco, ovvero un potenziale inespresso di game design e scrittura che conflagra, di fatto, in un paranoid thrillerino già visto e rivisto, che non ha nessun impatto drammaturgico né sul protagonista che deve convivere con un trauma, né sulla co-protagonista che finisce col diventare una semplice spalla comica-ironica alla fine. Per non parlare del grazioso mini open world, che nel suo iniziale geniale minimalismo diventa col tempo soltanto un'arena in cui muoversi, la quale non offre poi così tanto al giocatore se non una abbozzata "lore" giusto per accontentare chi è un fan dei collezzionabili (non il sottoscritto che li fa solo per gli achievement).
Insomma, ci troviamo di fronte ad un indie che vive di poche luci e tante ombre, che sicuramente non annoia ma che alla fine del suo viaggio lascia l'amaro in bocca, perché di potenzialità ne aveva tante, come un certo elemento "RPG" presente sin dall'incipit del gioco, ma che alla fine è anch'esso l'ennesimo elemento non sfruttato dagli sviluppatori, che forse avevano paura di osare totalmente. O semplicemente non sapevano fare di meglio coi mezzi limitati che avevano (il motore grafico Unity che stuttera ogni 2x3 con una AMD Radeon RX 7800 XT fa ridere i polli insieme ai bug mai risolti).
[b]Pagella videoludica[/b]
Storia: [b]6[/b]
Gameplay: [b]6.5[/b]
Grafica: [b]7[/b]
Colonna sonora: [b]7[/b]
Rigiocabilità: [b]bassa[/b]
Voto complessivo: [b]6+[/b]
👍 : 0 |
😃 : 1