Tempo di gioco:
1341 minuti
[h1] Un "Dark Souls" futuristico? Diciamo più un Lords of The Fallen..! [/h1]
Dopo l’interessantissimo [i] Lords Of The Fallen [/i], il team dei Deck 13 ha portato il genere dei souls-like in un futuro fatto di esoscheletri, robot e corporazioni milionarie, e non potevo lasciare questa piccola perla sullo scaffale “digitale” di Steam. E così, dopo mesi e mesi, sono riuscito a metterci le mani sopra durante uno dei tanti saldi settimanali.
Ragazzi, questo gioco merita, merita eccome! Molti ne hanno parlato ingiustamente male, definendolo persino un gioco di m***a, quando in realtà ci troviamo di fronte ad un prodotto più che valido, con una sua identita e con un gameplay solido e divertente. Partendo dall’elemento meno riuscito, ossia la trama, sappiate che [i] The Surge [/i] non brilla ne per originalità ne per qualità, visto che ci ritroveremo nella solita situazione post risveglio nella quale tutto e tutti sono impazziti e qualunque entità dotata di raziocinio tenterà di farci fuori, per un motivo o per l’altro. Durante l’avanzamento dell’avventura inoltre, alcuni log audio e dei filmati proiettati su grandi schermi ci aiuteranno a far maggiore chiarezza su quello che è successo nell’enorme struttura appartenente alla CREO, la compagnia del gioco. In soldoni quindi, tanta tanta “lore”, quindi se siete amanti delle trame lineari…Beh, rimarrete a bocca asciutta. Ora passiamo al piatto forte, il gameplay. Come ho già detto sopra abbiamo a che fare con un action stile [i] Dark Souls [/i] nel quale utilizzeremo solo ed esclusivamente armi bianche, con un sistema di combattimento semplice ma molto intuitivo, fatto di schivate, parry e attacchi leggeri e pesanti (oltretutto è molto più “snello” e frenetico rispetto al precedente Lords Of the Fallen). Gli scontri contro i vari nemici andranno comunque gestiti con un minimo di strategia, perchè un’approccio troppo aggressivo porterebbe ad una morte quasi certa (almeno nelle prime ore di gioco). La particolarità di [i] The Surge [/i] invece sta nel suo sistema di “loot” dei nemici, il quale ci permetterà di ottenere le varie parti dell’esoscheletro nemico amputando l’arto del povero malcapitato; così facendo il pezzo di armatura attaccato all’arto tagliato diventerà nostro. Questa feature rende gli scontri più intriganti, spingendoci a sperimentare nuove armature e armi, creando così delle build differenti da poter utilizzare nel corso del gioco. L’arsenale ci permetterà di utilizzare spadoni, bastoni, doppie lame e varie tipologie di strumenti di morte, ed è scontato dire che ogni arma avrà dei moveset tutti suoi e sarà adatta ad ogni tipologia di approccio, dal picchiatore pesante al killer più rapido e schivo; ogni arma o armatura inoltre potrà essere potenziabile tramite oggetti droppabili dai nemici, ed ogni livello di potenziamento richiederà via via parti più rare e difficili da ottenere.
In [i] The Surge [/i] potremo ottenere dai nemici sconfitti le classiche “anime” di Darksoulsiana memoria, con le quali potremo avanzare di livello ed aumentare così il nostro livello di energia nucleare: a differenza del sopracitato DS infatti, livellando il personaggio non aumenteremo le statistiche, bensì salirà il quantitativo di energia che potremo utilizzare per i potenziamenti della nostra tuta, che richiederanno un tot numero di energia per poter esser utilizzati. Più il nostro livello sarà alto più potremo utilizzare innesti più potenti, e nelle fasi più avanzate del gioco potremo anche sbloccare nuove tute con più slot. La struttura del gioco invece è molto semplice e basilare: area da esplorare, ricerca dei vari shortcut per i vari terminali medici, scontro con il boss e spostamento nell’area successiva. Nelle varie location troveremo anche degli npg che possono fare partire delle quest secondarie, ma se devo essere sincero le ho trovate particolarmente piatte e monotone (fatta eccezione per due o tre). Il level design non mi è dispiaciuto, sebbene devo ammettere che in alcuni frangenti le aree di gioco le ho trovate poco ispirate e abbastanza sciatte, mentre altre erano particolarmente suggestive e tendenti all’horror (molto simili ai claustrofobici corridoi di Alien Isolation), ma una cosa che mi ha dato abbastanza fastidio è stata la collocazione “randomica” di certi nemici, messi in posizioni implausibili e forzatamente frustranti. Tecnicamente parlando The Surge funziona egregiamente, è graficamente molto pulito e il colpo d’occhio al massimo dei dettagli è molto buono, con un ottimizzazione praticamente perfetta. La longevità invece? Più che buona, sono riuscito a finirlo in 24-25 ore “rushando” abbastanza in fretta la parte finale, anche perchè ero estremamente curioso di combattere contro l’ultimo boss e non avevo voglia di farmare punti per potenziarmi ulteriormente (considerato che nella fase finale potremo tornare indietro nei livelli già visitati per sbloccare zone altrimenti inaccessibili all’inizio, potenziandoci con nuovi innesti di livello massimo).
Onestamente non avrei altro da dire, anche perchè se siete avvezzi al genere vi ritroverete tra le mani un valida alternativa ai souls, che vi regalerà tante ore di sano divertimento! Consigliatissimo!
👍 : 10 |
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