Recensioni di Yooka-Laylee

Un platform 3D come non si vedeva da tempo. Ricalca i vecchi classici come Banjo e Kazooie, oppure come il vecchio Croc o Super Mario 64. La struttura è semplice quanto efficace: si parte da un hub centrale per poi entrare nei vari mondi, che per essere "aperti" (hanno la forma di un libro) bisogna raccogliere un tot di certi collezionabili presenti nell'hub stesso o in altri mondi simili. Tali mondi possono anche essere espansi, per divenire completi (sempre utilizzando un tot dell'oggetto collezionabile in questione) e trovare altre mini-missioni (perché, ovviamente ce ne sono) e sfide nuove. Ovviamente a premi. Il bello è che l'esplorazione è libera, ed inoltre si possono acquistare nuove mosse per esplorare recessi prima inaccessibili. Un must-have per chi ha vissuto l'era in cui questi giochi proliferavano, per ritornare ad atmosfere allegre, scanzonate e coloratissime.

Per uno come me che ha amato alla follia Banjo-Kazooie (e Banjo-Tooie), Yooka-Laylee è stata una gran delusione. Questo gioco è costituito al 99% da scopiazzamenti di Banjo-Kazooie. E questo non dovrebbe essere un difetto, anzi. Peccato che abbia peggiorato praticamente ogni aspetto del suo predecessore, dai dialoghi alle meccaniche di gioco (citazione d'onore per la barra di stamina, che non è solo un modo pigro di sostituire i vari collezionabili di Banjo, ma è anche una scelta terribile a livello di gameplay). Anche per quanto riguarda i contenuti questo gioco è solo un pallido ricordo dei capolavori della Rare: numero davvero esiguo di nemici, mosse imparabili, mondi di gioco (solo 5) e oggetti collezionabili. Per condire il tutto, una boss fight finale poco ispirata che personalmente ho trovato molto irritante. Occasione mancata. 5/10

I platform, 2D o 3D che siano, sono uno dei miei generi preferiti. Mi accompagnano da quando ho iniziato a giocare a metà degli anni ’80 e non li ho mai abbandonati. Per contro loro hanno tentato di abbandonare me. Eh sì, diciamo che a partire circa poco dopo l’inizio del nuovo millennio, i platform non hanno più goduto della stessa importanza e influenza che avevano avuto prima. Il pubblico cambia, il mercato segue nuove tendenze più redditizie, come è sempre stato e sempre sarà. L’epoca d’oro del platform 3D è stata senza dubbio l’era 32/64 bit. Nonostante la prima Playstation (per tanti la PS1, per me la PSX) fu la mattatrice di quel periodo, lato platform secondo me non c’era storia: è su Nintendo64 che sono apparsi i migliori esponenti della categoria. L’accoppiata Nintendo-Rare in quegli ha ha sfornato veri e propri paradigmi del genere, con buona pace di chi li poteva solo rincorrere. Senza nulla togliere a Crash, Spyro e compagnia cantante, che considero pur sempre degli ottimi surrogati, ma su N64 si giocava a platform di un livello superiore. L’epocale Mario 64, uno dei giochi non solo più importanti, ma anche più belli di tutti i tempi, gli splendidi Banjo-Kazooie e Banjo-Tooie, l’immenso Donke Kong 64, il meravigliosamente controverso Conker’s Bad Fur Day. Chi l’avrebbe mai detto che di questi capisaldi solo Mario sarebbe andato avanti? Sì, perché Donkey Kong non si è più presentato al pubblico con un’iterazione 3D, mentre i restanti… pallidi spin-off o remake parzialmente riusciti. Tutti sanno che fine ha fatto Rare dopo i gloriosi successi su Snes e su N64, inoltre, come già detto, i platform “puri”, quelli colorati, surreali, pucciosi, sono diventati un genere di poco richiamo per il grande pubblico, e a parte Nintendo e alcune mosche bianche, i grandi publisher hanno di fatto abbandonato il genere. Poi è successo il mezzo miracolo: il mercato indie è entrato a gamba tesa sul mercato, andando con prodotti a basso budget, ma talvolta di assoluta qualità, a colmare lacune di generi latitanti, richiesti a gran voce da varie nicchie di giocatori. Yooka-Laylee è proprio figlio di questo trend: finanziato grazie a una campagna kickstarter, è un platform 3D à la Rare dei bei tempi, tanto che tra i suoi sviluppatori, i Playtonic Games, ci sono propri alcuni ex dipendenti della celebre software house inglese. All’annuncio del titolo in questione subito i cuori di chi aveva vissuto il periodo magico si è infiammato d’ardore videoludico. E secondo me questo è stato il principale problema di Yooka-Laylee: le aspettative, come direbbe Igor, abnormi. Quando è uscito le recensioni non sono state mega-ottimiste come qualcuno si aspettava, ma è stato persino stroncato da qualche testata. Anche gli utenti si sono un po’ divisi tra i delusi e chi invece lo ha apprezzato. Ma cosa offre Yooka-Laylee e cosa si aspettavo certi utenti? Yooka-Laylee è un platform collecthon esplorativo, molto esplorativo. L’obiettivo principale è quello di collezionare degli oggetti visitando i diversi mondi del gioco, saltando di piattaforma in piattaforma, vincendo sfide, utilizzando le abilità che man mano impareremo, sviscerando ogni angolo dei livelli. Come da programma, una volta collezionati sufficienti oggetti sarà possibile proseguire con l’avventura, niente di più semplice. Noi controlleremo il duo Yooka-Laylee, il primo un camaleonte verde dai modi un po’ british, la seconda una pipistrellina rosa piuttosto vivace. Ovvio il richiamo alla famosissima accoppiata orso-pennuto, ma da qui penso che derivi il primo misunderstanding: Yooka-Laylee non è il seguito spirituale di Banjio-Kazooie/Tooie, almeno, non solamente. “Ma come?” dirà qualcuno. E io rispondo che Yooka-Laylee prende certamente alcuni elementi da B-K, come appunto il la formula della coppia di protagonisti e le varie abilità apprendibili, ma ha tratto maggiore ispirazione nella struttura da un altro titolo: Donkey Kong 64. Le due feature per cui DK64 si differenziava da B-K erano l’utilizzo di diversi protagonisti da alternare a seconda delle situazioni e la struttura dei livelli, che in proporzione erano molto più estesi, veramente giganteschi e ricchissimi di cose da fare. L’esplorazione in DK64 era un’esperienza molto più vasta, più preponderante rispetto alla parte puramente platform. C’è chi si era trovato spaesato davanti a mondi così grandi, e la cosa non gli era piaciuta. Per me è stato il contrario, il sense of wonder di DK64 è stato impagabile, ma ho comunque amato entrambi gli approcci nella loro diversità, ognuno ti da qualcosa che l’altro non può darti. Però generalmente i Banjo sono stati più amati dal pubblico, probabilmente perché più diretti e “facili” da assimilare e capire. Io credo che molti abbiano attesi Yooka-Laylee con il solo Banjo-Kazooie in testa, e questo non li ha messi nella condizione ottimale per apprezzare il gioco. Altra cosa, sempre legata alle aspettative: i platform Rare per Nintendo64 erano il top del top creato da uno degli studi ai tempi più avanzati nel settore, nei loro anni di grazia creativa e, presumo, senza problemi di budget. In più possiamo affermare che, sebbene la grafica abbia fatto passi da gigante, già in quel periodo potevano concettualmente mettere in un platform 3D tutto quello che c’era bisogno per renderlo un capolavoro, allora come oggi. Yooka-Laylee è un platform nostalgico che si rifà a quei grandi classici, con un budget modesto, non bassissimo ma pur sempre da produzione indie nel panorama del mercato odierno, ad opera di un team di veterani, che però non significa automaticamente “bello tanto quanto le vecchie glorie”. L’estro creativo non è una costante anzi, è una cosa rara e poco durevole. Pochi ce l’hanno, e chi ce l’ha non ce l’ha per sempre, prima o poi si affievolisce e le produzioni iniziano a diventare meno incisive. Confrontate la discografia di Stevie Wonder degli anni ’60 /’70 con la successiva, o quella degli Iron Maiden degli anni ’80 con quanto hanno fatto dopo: ad un certo punto qualcosa si rompe e il livello scende. Quanti platform 2D usciti dopo il 2000 possono confrontarsi a testa alta con Super Mario Bros 3, del 1988? Molti utenti si aspettavano da Yooka-Laylee le sensazioni provate giocando nel ’98 con Banjo-Kazooie, e un po’ quelle sensazioni le fa provare, ma non può eguagliarle, ed è ingiusto pretendere che lo faccia. E’ un revival, ed è così che va fruito, altrimenti statene alla larga. Sembra che qualcuno si aspettasse che i Playtonic, un team ribadisco indie, creassero il nuovo step evolutivo del platform 3D. Non è che se Freddie Mercury domani resuscita allora tira fuori una nuova canzone del livello di Bohemian Rapsody, non è che se Alfred Hitchcock dopodomani rinasce gira un altro film epocale come Psycho. A pretendere troppo si resta sempre insoddisfatti, e Yooka-Laylee non merita di essere visto come un bicchiere mezzo vuoto. E’ un platform solido, colorato e ricco di cose da scoprire. I mondi sono molto grandi, pieni di cose da fare, soprattutto di luoghi da esplorare. Non c’è bussola, non c’è indicatore di direzione, e non ci devono essere: ci deve essere la vostra voglia di rigirare i livelli come un calzino, di scoprire i loro segreti e non lasciarvi indietro niente. Un appunto che faccio è che purtroppo i mondi sono pochi: solo 5 più l’hub che li collega, che può essere considerato un sesto mondo. Però c’è un però: i mondi si possono espandere, spendendo determinati oggetti, in modo da sbloccare nuovi ambienti e sfide. Avrei preferito che le aree fossero almeno 8, tuttavia finire il gioco al 100% mi ha impegnato per ben 25 ore, che per un platform non sono poche. Purtroppo i caratteri disponibili su Steam sono quasi finiti, se vi interessa leggere l'intera recensione, la trovate al seguente link: https://latavernadelniubbo.wixsite.com/niubblog/single-post/2018/07/23/Yooka-Laylee---Recensione-in-bottiglia

Questo gioco è molto carino, lo consiglio a tutti, ha anche una bella grafica e una bella atmosfera

Onestamente, l'unica critica che riesco a muovere al gioco è la scarsa varietà di nemici nei vari mondo. Per il resto mi sembra un platform ben fatto e in pieno stile Rare sotto ogni aspetto...

Questo platform è veramente divertente, e graficamente ben fatto, peccato che non c'e nulla che gridi al miracolo o ha delle intuizioni geniali come succede a Mario Odyssey o il Galaxy. L'unico punto originale e che ne vale la pena è l'espansioe dei mondi, peccato che si possono espandere solo 1 volta. Sarebbe stato intelligente espanderli piu volte. In questo modo non si sarebbe sentita l'inutilità del collezionismo delle pagine dorate come è ora. Peggio è con le piume, che una volta prese tutte o quasi ne rimangono ben 400-500 in saccoccia dopo aver comprato tutte le mosse. Poi ci sono altri due collezionabili che non servono a nulla. 1) I 5 fantasmi per ogni mondo. Non servono al gameplay del gioco, solo per avere in cambio una paginetta. 2) I 5 tesori del pirata. 1 per mondo. Servono solo per un paio di achievement, non cambia nulla. ( Chessò vi porta in una stanza sergreta o giu di li. ) ma nulla di tutto ciò succede. Il gioco come è ? il classico platform alla Banjo Kazooie, forse meno ispirato rispetto ai titoli per N64. Ma di certo vi durerà. Specialmente i crediti, ci son volute quasi 2 ore per scrollare tutti i nomi di chi ha finanziato il progetto. :P Le sfide per raccogliere le pagine magiche sono sempre diverse, a parte alcune sfide che si ripetono ad ogni mondo. Tipo giocare con gli arcade previo trovare il gettone nascosto nello stesso mondo o sfrecciare nel carrello da miniera collezionando gemme per avere la paginetta. Le musiche sono carine e i dialoghi tra i vari personaggi sono a volte divertenti. Specialmente quando parliamo con rextro il dinosauro dell'era 64bit. ^_^ Gioco consigliato ma con sconto, per colpa del boss finale.: [spoiler] Non è possibile che il boss abbia 6 "trasformazioni" e non c'e possibilità di rimpiguare la vostra energia vitale o delle mosse. In nessuna delle 6 trasformazioni. Non solo, se venite sconfitti sarete costretti a ripetere il boss dall'inizio. [/spoiler] Per questo. Personalmente consiglio il gioco con uno sconto da almeno il 50% a salire. Ma fidatevi, se lo comprate vi divertirete. Ma non aspettatevi i fasti dell'N64. ^_^

awesome game and awesome support. i had a bug where i was stuck with a non expanded world and non attacking enemies even tho i expanded it. they released a global fix in no time. thanks!

Quando Rare venne acquisita da microsoft, avevo buone speranze per il proseguo della casa. Ma dopo titoli come Grabbed by the Ghoulies,Perfect Dark zero e il terribile Banjo-Kazooie: Viti e Bulloni ( unica nota positiva fu Viva pinata). Ormai avevo detto addio a un'altra software house storica. Ma quando ho saputo che ex membri rare, avevano fondato un loro studio e stavano sviluppando un nuovo plataform, mi si è accesa una fiamma nel cuore. Sono rimasto piacevolmente soddisfatto da questo titolo; anche se una piccola critica va fatta. A due problemi che lo affliggono . La difficoltà troppo tarata sul basso e un sistema di telecamere da incubo. Nonostante ciò consiglio l'acquisto a tutti ;sopratutto a chi ha amato l'originale Banjo-Kazooie. E infine dal mio punto di vista software house, come questa, vanno supportate, perchè lo meritano, per l'amore che mettono in questa nuova arte.

[i] Yooka-Laylee [/i]: non mi dilungherò con spiegoni sull'importante eredità che si porta sulle spalle questo titolo e quanto ho adorato i suoi predecessori; lo hanno già fatto praticamente tutti, dagli utenti estasiati alle testate giornalistiche specializzate (con alcune eccezioni), quindi...Non mi sembra il caso. Ma va sottolineato che il sottoscritto non si è fatto condizionare dal fattore nostalgia, e cercherò di essere il più oggettivo possibile proprio perchè ho creduto con ardore in questo progetto. *respiro profondo* Iniziamo. Nato nel lontano 2015 attraverso una proficua campagna di donazioni avvenuta su [url=store.steampowered.com] Kickstarter.com [/url], il progetto nato dalla mente di alcuni dei più talentuosi artisti della vecchia Rare ha spaccato in due la critica, creando così uno spartiaque tra chi ha adorato questa vera e propria "operazione nostalgia" e chi invece lo ha definito, in parole povere, un buco nell'acqua. E non vi nascondo che all'inizio ero spudoratamente affiliato al primo gruppo, tanto da metterlo in cima alla lista dei titoli che aspettavo di più (e ora ci sei tu, Cuphead...!) da un anno fino alla sua uscita, avvenuta l'undici aprile. Puntuale come un orologio nord koreano mi sono catapultato ad acquistarlo, senza però cominciarlo subito, anche perchè ero concentrato su Shadow Tactics (straconsigliato, lo recensirò a breve!)e non avevo voglia di cominciare e continuare più titoli contemporaneamente (specialmente perchè Yooka Laylee me lo volevo gustare tutto d'un fiato). Finisco Shadow Tactics, avvio Yooka. Menù principale, parte la ost di sottofondo...E con lei le prime grandi emozioni. Uno dei punti a favore che mi voglio subito togliere dalle wallere è il sonoro, uno degli elementi più caratteristici dei vecchi platform RARE: Grant Kirkhope, Steve Burke e David Wise hanno fatto un lavoro con i fiocchi, con arrangiamenti freschissimi e perfettamente calzanti con i vari livelli di gioco. Graficamente parlando abbiamo tra le mani un prodotto creato interamente con Unity, e il livello di ottimizzazione raggiunto è, senza mezzi termini, perfetto (molti utenti di Steam sono riusciti a spingerlo in 4K a 60fps con GPU non troppo recenti, un buon segno!). Oltretutto è un vero e proprio spettacolo per gli occhi,con texture e modelli ad altissima risoluzione e curati nei minimi dettagli e il mondo di gioco che sprizza colori accesissimi da tutti i pori. Un'altro pro da aggiungere alla lista è forse quello più importante, la vera colonna portante sulla quale si basa questo tiolo (ma allo stesso tempo è anche parte del suo tallone di Achille), ossia il gameplay. Il feeling che si prova già dai primi minuti è il medesimo che provai la prima volta che avviai Banjo-Kazooie,con un gameplay, alla base, immutato ma che ha chiaramente subito un processo di "svecchiamento" di alcune meccaniche di gioco, come ad esempio movimenti molto più fluidi e meno legnosi. Insomma, ritroveremo le care e vecchie trasformazioni, sfide a tempo e grattacapi di vario genere proprio come i vecchi tempi. I vecchi tempi... Farsi trascinare dalla nostalgia è bellissimo, ma quando si ritorna con i piedi per terra per vivere il presente...Ci rendiamo conto che le cose cambiano, i tempi cambiano e anche i giochi, cambiano. E nel 2017, purtroppo, una "operazione nostalgia" come Yooka-Laylee non poteva e non DOVEVA basarsi unicamente sul passato e sul subdolo effetto nostalgia. Doveva osare di più, doveva spingersi oltre, doveva rinnovarsi proponendo al pubblico qualcosa che avrebbe dovuto portare il genere dei platform ad un livello superiore, proprio come successe quasi venti anni fa, ma così non è stato. Quello che abbiamo di fronte è una versione di Banjo-Kazooie più anonima e contenutisticamente più scarna, c'è poco da fare. Il gioco è invecchiato, e più passavano i minuti più mi rendevo conto che la magia stava piano piano svanendo, a causa sopratutto di alcuni elementi a tratti anche frustranti. La telecamera? Si riposiziona centralmente da sola, e non c'è modo di settare adeguatamente i tempi di reset (e credetemi, ad un certo punto è abbastanza fastidioso). I livelli? Visivamente non sono male eh, per l'amor del cielo, ma sono degli spazi enormi...Ma vuoti. Non tutti eh, sia ben chiaro, ma non ci sono abbastanza elementi con i quali potremo interagire (escluse semi e oggetti power-up, casse contenenti qualche piuma o qualche pezzo di scenario...). I quiz? DIO MIO, I QUIZ. Sono qualcosa di talmente inutile e tedioso che mi hanno fatto venire davvero voglia di disinstallarlo: cioè, dovevano davvero metterne QUATTRO prima di sbloccare ogni mondo giocabile? Non voglio rovinarvi l'esperienza, così se sarete intenzionati a comprarlo vi renderete conto di che cosa sto parlando. Il character design? Beh, si poteva fare molto, molto di più. Nessun personaggio risulta veramente incisivo e memorabile, specialmente il cattivone finale (e il suo assistente, che guarda un po' è lo stesso personaggio che ci torturerà con i quiz sovracitati), che risulterà piatto quanto una tavola da surf. Il livello di "sfida" generale? Pari QUASI a zero (il quasi è riferito ad alcune sezioni con dei picchi di difficoltà abbastanza alti), e non sarebbe stato male vedere le varie abilità che acquisiremo durante l'avventura sfruttate un po' di più. I minigiochi arcade? Legnosissimi e dimenticabilissimi. Ah, poi ci sono i boss. Mi vengono i brividi solo a pensarci: ok che ci troviamo di fronte ad un platform orientato ad un pubblico giovane, ma è anche vero che i bambini e i ragazzi di oggi sono molto più svegli di un tempo, e proporre boss fight così sciatte (eccetto quella finale, che non è del tutto da buttare) è tristissimo, eddai... Volete sapere però qual'è il vero difetto di questo titolo, secondo la mia modestissima opinione? Il difetto che probabilmente lo affossa di più? Beh... E' anche, paradossalmente, il suo più grande pregio. Di cosa sto parlando? Semplicissimo: della sua "essenza". E' chiaro che l'operazione nostalgia è riuscita, perchè dati alla mano, quello che abbiamo di fronte è, senza mezzi termini, il vero erede spirituale dei grandi classici platform RARE, ed è proprio qui il suo limite. Non guarda avanti, non osa, e oggigiorno se non osi e non rischi, non vai da nessuna parte. Ho apprezzato tantissimo il lavoro fatto di ragazzi del vecchio team di sviluppo, ed è sicuramente innegabile che dietro tutta la baracca c'è tanta, tantissima passione e amore per i videogiochi, ma mi sono reso conto solo dopo un bel po' di ore di gioco che Yooka-Laylee non doveva fermarsi al puro e semplice revival, doveva puntare più in alto, cosa che purtroppo...Non ha fatto. Ed è un peccato.

bello per bambini, molto vario....ma soprattutto propedeutico per il seguito the impossible lair che è super top. ma se state leggendo questa recensione e non avete fatto giocare vostro figlio/a a spyro reignited o monster boy and the cursed kingdome fate una cosa: chiudete tutto e comprate quei due titoli.