Tempo di gioco:
1253 minuti
[h1]Premessa[/h1]
Sequel del poco accattivante Blackguard, questo titolo sempre sviluppato da Daedalic Entertainment e basato sul gioco di ruolo da tavolo tedesco “The Dark Eye”, riprende le basi dal predecessore migliorandole e snellendole ed aggiungendo meccaniche nuove ed un comparto narrativo meglio studiato ed integrato.
[h1]Storia[/h1]
Il gioco è ambientato pochi anni dopo gli eventi del primo. Impersoneremo Cassia, principessa tradita ed imprigionata per 4 lunghi anni, la quale ora unico scopo è vendicarsi e regnare su tutta Mengbilla. Per farlo deve muovere guerra e necessita di una sorta di generali, che andrà cercando e si riveleranno i protagonisti del titolo precedente. La lunga durata della prigionia e isolamento hanno delineato un personaggio lontano dai soliti cliché. La protagonista infatti è in bilico tra la razionalità e la follia, cosa notabile dai dialoghi che a volte intraprende con se stessa, ciò non solo per la lunga prigionia ma anche per il veleno di un ragno che l’ha pure sfregiata in volto e la costringe a portare una maschera. Alcuni personaggi, essendo ripresi dal precedente titolo hanno possibilità di essere approfonditi e risultano adesso più completi. I restanti npc invece seppur non altrettanto approfonditi sono ben caratterizzati. La trama è lineare e semplice ma risulta più interessante della precedente anche grazie ad una migliore scrittura dei dialoghi. L’intera ambientazione anche qui, riprende quelle tetre e dark-fantasy di “The Dark eye”.
[h1]Gameplay[/h1]
Come nel precedente, anche in questo capitolo vi sono griglie esagonali a delineare le mappe, che sono più ampie, variegate e meglio strutturate rispetto al precedente, con ancora la possibilità di interagire con l’ambiente. Tutte le finestre per abilità, capacità e magie sono state migliorate e rese più semplici e comprensibili. Ampliato anche l’equipaggiamento e le armi disponibili e livellata a dovere questa volta la difficoltà, che non risulta più frustrante come nel precedente capitolo. Anche qui non ci si può spostare liberamente ed in ogni luogo, in una schermata statica, potremo interagire con i personaggi per fare acquisti, riposare o intraprendere secondarie. anche qui vi sarà la possibilità di scegliere le risposte ma a differenza del capitolo precedente qui le decisioni hanno un peso effettivo sulla trama e sui personaggi, rendendo più dinamica la trama e le varie quest. In aggiunta alle migliorie apportate alle meccaniche già presenti nel capitolo precedente, vi sarà la gestione della world map, in una semplificata campagna di guerra che prevede l’espansione del regno di Cassia attraverso la conquista delle varie città e dalla difesa delle città già in nostro possesso. In molte occasioni avremo la possibilità di scegliere chi e come schierare truppe e personaggi.
[h1]Comparto Tecnico[/h1]
Il comparto grafico seppur migliorato molto con modelli e particellari più definiti e complessi, lo stesso non lo si puo dire delle texture, che seppur migliori non sono ottimali. Nel complesso però il colpo d’occhio non è male permettendo di godere del gioco senza troppi fastidi visivi. La colonna sonora è più incisiva, complice una trama e dialoghi più accattivanti.
[h1]Conclusione[/h1]
Un sequel rilasciato solo un anno dopo il primo capitolo. Un tempo non troppo lungo ma abbastanza per il piccolo team di Daedalic per portare non poche migliorie su tutti i fronti, da una narrazione notevolmente migliore ad un gameplay più pulito, meno frustrante e con alcune innovazioni interessanti. Le scelte di dialogo finalmente hanno senso modificando gli avvenimenti della trama e la realizzazione tecnica ed il design sono anch'essi notevolmente migliorati. Uno strategico a turni solido che non fa gridare al miracolo ma che merita di essere giocato.
[h1]Voto[/h1]
[b]74/100[/b]
👍 : 3 |
😃 : 0