Tempo di gioco:
660 minuti
Ah, il backlog. Questo gioco è sempre stato uno di quelli che ho più desiderato, ma non so perché, per un motivo o l’altro, non mi sono mai deciso a giocarlo.
Forse nel mio subconscio ero preoccupato di quello che si leggeva in giro, ovvero che il gioco in realtà doveva essere parte di più episodi e invece si interrompeva sul più bello.
Caspita, quanto è vero, sono rimasto veramente malissimo. Mi aspettavo qualcosa del genere, ma in modo light. Nella realtà è stato peggio delle mie peggiori aspettative. Il gioco è completamente castrato, e non lo ritengo perdonabile.
Era previsto non un sequel, ma addirittura il secondo tempo del film. Dal 2008. Fate voi, è morto e sepolto.
Mi chiedo: ha senso giocare un titolo che alla fin fine è molto story based sapendo di perderci del tempo inutilmente? Io l’ho fatto, ma vi metto in guardia: è di una tristezza peccaminosa.
Ed è un vero peccato perché come avventura grafica è molto godibile, con le atmosfere che preferisco, vampiresche alla halloween e con una protagonista che ritengo ECCEZIONALE. Forse con una voce un pochino stridula, ma Mona per me è bellissima e durante il gioco ha animazioni e si lascia andare a espressioni e battute che personalmente ho trovato irresistibili.
Non è un caso che è frutto di gente che aveva lavorato in LucasArts.
E mi piange il cuore al pensiero che sia finita così, [spoiler] mentre si allontana sullo sfondo verso la seconda parte della sua avventura, con il mio cuoricino che la vuole sana e salva, la vuole proteggere con tutta l’anima, mentre è stata indirizzata nel ventre della bestia, poverina, senza saperlo… e non saprò mai nulla di nulla del suo destino [/spoiler].
L’avventura in se stessa è anche molto piacevole, con enigmi mai difficilissimi e abbastanza logici, costituita essenzialmente da due parti principali: nella prima dovremmo scappare dal castello in cui siamo tenuti prigionieri, mentre nella seconda dovremo abbandonare una cittadina alla ricerca di un cavallo.
La prima parte nasconde gli enigmi più complessi, mentre la seconda forse mi è piaciuta maggiormente in termini di atmosfere magiche.
Ci sono però dei problemi e non pochi.
Mi tolgo subito il molare parlando di quelli tecnici. Probabilmente il gioco su W7 o W10 non vi partirà e dovrete seguire una guida pubblicata sul foro di Steam che essenzialmente consiste nello scaricare il programma dgVoodoo2 e seguire una serie di passi. Non dovreste preoccuparvi, nulla di davvero difficile, però di base rimane pur sempre una seccatura che per qualcuno potrebbe essere un ostacolo anche solo per il fastidio di doverlo fare.
Questo comporta però il far girare un gioco in 4:3 per il quale non funziona nemmeno l’overlay di Steam. Per fare gli screenshoot e caricarli sulla piattaforma dovrete passare per meccanismi alternativi (ad esempio, screen con WIN+STAMP e upload mediante SteaScre).
Il gioco, una volta partito, è completamente in inglese. Anche qui, se fate una piccola ricerca troverete il modo di scaricare dei file per tradurre i dialoghi in italiano (non il doppiaggio però). Questa cosa l’ho ritenuta utile perché c’è un personaggio che ci accompagna durante il gioco che mi ha rotto le belotas in senso molto negativo nella gran parte dei casi. Si tratta di quei personaggi che si esprimono alla Sam & Max nei loro giochi episodici: parlano tanto, veloce e spesso dicendo cose di importanza nulla e contorta. Per fortuna non c’è anche lo slang del coniglietto di cui sopra, altrimenti sarebbe stato la cosa peggiore del gioco da sopportare… L’italiano permette al giocatore almeno di capire quello che dice per farsi l’idea che non dice nulla di nulla nella gran parte dei suoi interventi… e siccome il gioco è lento di base egli in certe occasioni diventa una vera e propria palla al piede. Ho riso un paio di volte, ma spesso lo volevo solo mutare. Meno male che a volte Mona gli risponde in modo così carino che la cosa un pochino si fa passare in carrozza…
Dicevo della lentezza del gioco: le animazioni e gli spostamenti sono da bradipo in vacanza, e a volte si accompagnano ad animazioni inutilmente lunghe, soprattutto nei momenti finali in cui tendono a terminare. Per fortuna si possono quasi sempre saltare mediante la barra spaziatrice (che fa saltare anche i dialoghi). Inoltre con il tasto TAB possono essere indicati gli oggetti dello schermo con cui è possibile interagire.
Alcuni oggetti non vengono raccolti nell’inventario fisicamente, ma come ricordi, e Mona potrà usarli quando ce ne sarà bisogno. In questi casi però vedremo l’animazione per cui lei va a prendere quell’oggetto e lo porta nel luogo in dovrà essere usato. Più di un paio di volte ho storto il naso per la scelta, perché mi ha dato la sensazione di una lungaggine evitabile (che si accompagna alla lentezza delle animazioni).
Menzione di disonore speciale per le frecce che indicano le uscite da ogni schermata. Quando avvicinate il mouse alle uscite, il puntatore si trasforma in una freccia. Cliccandoci con il sinistro Mona raggiunge l’uscita camminando (premendo successivamente spazio invece Mona viaggia istantaneamente verso l’uscita). Il problema è il tasto destro!
Esso serve per richiamare l’inventario. Ma se lo premete nel punto in cui c’è una freccia per uscire dalla locazione, allora la priorità sarà sempre per questa opzione.
Ho bestemmiato TROPPO per tutte le volte che volevo aprire l’inventario e invece mi ritrovavo a osservare il nero del cambio di scenario.
Detto ciò, promuovo totalmente il character design di Mona (ma non degli altri), le atmosfere del gioco e gli enigmi.
Il resto abbassa il livello del titolo, ma non lo rende sconsigliabile dal provarlo.
Ma quella fine, ragazzi, quella fine, grida vendetta.
E vendetta sia:
4/10.
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