Tempo di gioco:
443 minuti
Nel gioco comandiamo uno che non ho capito chi sia e che ha lo scopo di fare qualcosa.
Direi che la prima frase riassume la mia esaltazione per la trama di questo gioco. Quindi passiamo oltre (male, molto male).
Comandiamo un tipo strano in un bel “run and gun” in cui la direzione dello sparo è indipendente dal moto del nostro innominabile omino.
Ho provato inizialmente a giocarci col mouse e tastiera, anche perché stranamente al primo avvio del gioco il pad non mi veniva riconosciuto (sebbene fosse contemplato anche con le icone su schermo…) e mi sono trovato malissimo, soprattutto perché la mossa più utile del gioco è quella della schivata con rotolata e con la tastiera è necessario ogni volta girarsi verso la direzione della rotolata, rendendo i movimenti molto scomodi.
Al secondo avvio il pad mi è stato riconosciuto (in informatica, come sapete, la magia è l’unica spiegazione possibile) e la mia esperienza è cambiata drasticamente.
In pratica con la levetta sinistra ci si muove e si direziona la capriola (che funge anche da teletrasporto a breve distanza durante cui sarete invincibili) che viene attivata con L2, mentre con quella destra si prende la mira su schermo, si spara con R2 e si salta con un tasto frontale. Siccome i nemici normali si avvicinano su schermo da una distanza congrua questo tipo di sistema di controllo riesce a garantire una bella dose di piacere. Faremo acrobazie e capriole continuamente, utilizzando la capriola anche per attraversare i muri meno spessi per esplorare il livello in cui ci troviamo.
I livelli sono sette, completando i quali si sblocca l’ultimo alla cui fine ci attende il boss finale. Alla fine di ogni livello vi è il boss relativo che in genere rappresenta la vera sfida del livello. A difficoltà normale i boss sono affrontabili senza sudare troppe pene, con un minimo di abilità. I livelli sono un pretesto per raccogliere denaro lasciato dai nemici, che serve per upgradare le armi, che a loro volta vanno anche cercate negli stessi livelli e sono posizionate in punti abbastanza nascosti.
Nel mezzo del livello si incontreranno anche dei miniboss, ognuno con un pattern di attacco specifico. Ad esempio, in un caso sarete inseguiti da una specie di Riccio troppo cresciuto e dovrete scappare tra le piattaforme utilizzando la capriola senza essere raggiunti (sembra frustrante ma non lo è, una volta tanto).
Una volta superato un livello con il relativo boss, verrete premiati da una pagella e un fraccaio (termine suggerito dalla Treccani) di soldi. Il livello potrà essere riaffrontato per racimolare più soldi o per andare alla ricerca delle armi restanti, ma alla fine non incontrerete più il boss, il che rende la loro esplorazione meno fastidiosa.
I livelli sono relativamente corti, presentando solo tracce di complessità labirintica solo in un paio di casi. Esteticamente sono molto vari l’uno dall’altro (vi ritroverete in cima a una montagna innevata, in un vulcano, nelle fogne, in una caverna, nel deserto ecc…), ma l’uso ripetuto degli asset al loro interno, la loro dimensione e lo scarso level design li rende poco appetitosi dal punto di vista esplorativo, sebbene gli scontri a fuoco siano invece divertenti.
La vera difficoltà sono i boss. Anche loro presentano delle sfide variabili l’uno dall’altro. In genere sono tutti fattibili tranne uno, Corrupted. Questo mi ha fatto sudare le pene dell’inferno, tanto che stavo pensando di ripetere il gioco a facile per poterlo eliminare. Per fortuna non ho desistito, ma è stata dura, più dell’ultimo boss che invece è andato giù al secondo tentativo (potevo anche riuscirci prima ma sono arrivato impreparato ai suoi pattern).
In pratica Corrupted è una specie di vermone che vive nelle fogne e il ring in cui si affronta è costituito da tre piani. Su ogni piano ci sono degli stantuffi che sbattono l’uno contro l’altro. Se li si tocca o si viene schiacciati si perde molta energia. Il vermone salta tra un piano e l’altro sparandoci catarro verde e nel contempo 1-2-3 blob appaiono dalle pareti e ci danno la caccia.
Noi dovremo saltare in continuazione con la capriola sempre dove si trova il vermone, evitando di sbagliare per non finire addosso agli stantuffi, evitando il catarro che ci sputa (sempre con la capriola) e nel contempo uccidendo i blob. Ci potrà aiutare anche una specie di smart bomb ricaricabile e l’arma che ho trovato più efficiente è il mitragliatore, perché… il problema maggiore del boss è che ha troppi HP e non crepa mai… per cui sarà molto più probabile terminare la propria energia prima della sua…
Io ci sono riuscito dopo una decina di tentativi, arrivando quasi alla perfezione dei movimenti tra le piattaforme, quasi a ritmo di danza con tutto quello che accadeva a schermo, accompagnato da un unico rumore, le mie imprecazioni. La soddisfazione finale è stata tanta (ho perso comunque tantissima energia), ma per me rimane un appunto: un picco di difficoltà inspiegabile rispetto al resto del gioco, una vera pecca di calibrazione della difficoltà.
Che non faccio passare.
In definitiva, direi che il titolo (della durata complessiva di una manciata di ore) mi ha divertito, ma quel boss, seppur soddisfacente, mi ha lasciato con l’amaro in bocca a causa della suddetta calibrazione: se lo volevo difficile lo giocavo a difficile, no?
6/10
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