Recensioni di Cosmochoria

Do not be fooled by the cute characters and the setting, this game is tough! Very funny and deeper than it seems. Recommended!

A spasso nello spazio, colonizzando nuovi mondi e cercando di sopravvivere ai mostri. Grafica davvero ben fatta e giocabilità eccezzionale. Il più bel gioco indie giocato fin'ora.

All'inizio potrebbe apparire lento, ma la struttura è quella del rogue-like game. Nonostante le vostre frequenti morti, il gioco progredirà e voi accumulerete potenziamenti (acquistabili) ed oggetti casuali, questo, secondo me, fa di Cosmochoria un titolo apprezzabile. Ultimo consiglio: acquistatelo in offerta (come ho fatto io), siccome a prezzo pieno potrebbe essere un pò troppo.

It's so boring. Respawn is the tombstone of this game. Apity the idea was intriguing. È così noioso. Il respawn è la lapide di questo gioco . Un peccato l'idea era intrigante.

Cosmochoria è un gioco che trova la sua collocazione in un ideale punto di congiunzione tra generi tra di loro piuttosto distanti, tra cui possiamo citare shooter, sandbox e perfino tower defense. Si tratta di un curioso esperimento indie che, pur senza grandi pretese, riesce a fornire una piacevole alternativa a titoli più convenzionali, forte di un gameplay semplice e immediato (benché alla lunga ripetitivo) e di una curva di difficoltà ben bilanciata. Nel gioco svestiremo i panni di un piccolo astronauta - dico "svestiremo" perché ci troveremo nudi come mamma ci ha fatto - che vaga in uno spazio generato proceduralmente (come da dettami della filosofia roguelite), e popolato da pianeti inospitali e deserti: la nostra missione sarà quella di rivitalizzare ciascun pianeta piantando semi sulla sua superficie, che germoglieranno e cresceranno fino a diventare piante. Maggiori le dimensioni del pianeta, maggiore sarà la quantità di semi necessaria a riportarlo in vita: una volta terminato il nostro compito il pianeta si mostrerà in tutto il suo rinnovato splendore floreale e ci restituirà il favore garantendoci un effetto curativo limitato (direttamente proporzionale alla sua grandezza) e alcuni oggetti di varia utilità. A complicare i nostri piani ci penseranno varie creature aliene, dalle quali verremo bersagliati con insistenza durante lo svolgimento del nostro compito di "giardiniere" astrale: per fronteggiare i nemici avremo in dotazione la nostra arma primaria (inizialmente molto scarsa) e tre tipi differenti di torrette da difesa. Le creature uccise dropperanno dei diamanti, che potremo utilizzare come valuta per acquistare potenziamenti permanenti di vario tipo, tra cui armi sempre più letali e materiali necessari alla costruzione delle suddette torri. Tutti i potenziamenti (ma in particolare quelli dedicati al nostro arsenale offensivo) si riveleranno di primaria importanza soprattutto nei combattimenti contro i diversi Boss, che periodicamente si manifesteranno con l'intenzione di consegnarci all'oblio cosmico. Una volta sconfitto un boss questo ci consegnerà una pietra dimensionale, che fungerà da checkpoint e ci permetterà di iniziare le nostre run successive da un punto più avanzato della "storia". Mano a mano che progrediremo nella nostra avventura le ondate di nemici si faranno sempre più frequenti e corpose, e sopraggiungerà di tanto in tanto l'esigenza di battere una ritirata strategica verso pianeti già esplorati per guadagnare tempo e medicare le nostre ferite. Il livello di difficoltà in Cosmochoria, come evidenziato in apertura, è abbastanza flessibile da permetterci di prendere confidenza con il gioco mantenendo un ritmo basso nelle fasi iniziali (simili ad un tutorial), pigiando sull'acceleratore in maniera graduale ma decisa solo in un secondo momento. Per quanto riguarda i controlli, Cosmochoria si presta ad essere giocata principalmente con tastiera e mouse, con quest'ultimo che garantisce una mira precisa nelle operazioni di attacco. Segnalo però che il gioco è perfettamente fruibile con un pad standard, a patto di sviluppare una buona sensibilità e precisione nella mira con lo stick analogico secondario; per questioni di spazio e comodità ho sempre utilizzato il controller XBONE nei viaggi in treno, e devo dire che non ho trovato particolarmente scomoda questa impostazione, anzi. La fase di spostamento tra un pianeta e l'altro e l'impatto della forza di gravità sono implementati in maniera credibile, tant'è che avremo più di un grattacapo nel gestire velocità, accelerazione e inerzia di movimento cercando al tempo stesso di evitare che il nostro omino finisca alla deriva nello spazio. Dal punto di vista della grafica, la particolarità di Cosmochoria è lo stile, che ricorda a tratti quello dei disegni per bambini. Ci troviamo infatti immersi in uno spazio a tinte pastello dove tutte le figure, dall'astronauta ai nemici alieni, sembrano uscire da un libro di fiabe per bimbi, o meglio ancora dalle pagine illustrate di un famoso romanzo di Saint-Exupéry. Stile grafico a parte, ciò che potrebbe influire negativamente sull'esperienza di gioco è la pesantezza del motore grafico (forse di derivazione Flash o HTML5 - purtroppo non ho informazioni precise al riguardo) che va in affanno nei momenti più caotici delle battaglie rallentando vistosamente. E' un problema riscontrabile in particolare su hardware un po' datati (come il mio maledetto portatile) e che ho avuto modo di notare anche nella prima release di The Binding of Isaac: in quel caso il successo riscosso permise di mettere in cantiere un remake (TBoI: Rebirth) molto più snello e performante, cosa che dubito succederà con Cosmochoria per via del minor impatto in termini di vendite. Lato audio le musiche sono quasi oniriche e creano un sottofondo gradevole e rilassante senza risultare troppo invasive. Gli effetti d'altro canto sono molto basilari e non particolarmente elaborati: è un compromesso assolutamente accettabile, soprattutto visto il carattere fiabesco di Cosmochoria, che non toglie nulla alla qualità complessiva dell'esperienza sensoriale. Il mio giudizio su Cosmochoria è senz'altro positivo. Se dovessi esprimerlo su una scala da 0 a 10 sarebbe un 7-, perché sul lungo periodo vengono purtroppo a mancare stimoli tali da permetterci di chiudere un occhio davanti alla ripetitività del gameplay (sbarca su un pianeta -> pianta semi finché non rinasce -> ricomincia). Il gioco risulta comunque molto piacevole se preso in dosi ragionevolmente piccole, e lo stile grafico "cute" unito alla semplicità di approccio e al tono generale fiabesco potrebbe tutto sommato rendere Cosmochoria appetibile anche ad un target più giovane. [i][b]Se questa recensione ti è piaciuta clicca "Segui" sulla [url=http://steamcommunity.com/groups/retrogamingcafe/curation]pagina del Curatore[/url] del mio gruppo: sarai sempre aggiornato con i miei personali consigli e le recensioni dei migliori titoli indie/retro/roguelite in circolazione![/b][/i]

Vorrei promuovere questo gioco a pieni voti ma non posso, dopo averlo finito e sbloccato tutti i potenziamenti e metà degli artefatti sono rimasto deluso sotto parecchi aspetti. Il gameplay è molto ripetitivo, proseguendo nella vostra esplorazione spaziale vedrete solo aumentare il numero di mostri su schermo, ma il tipo di mostri è sempre lo stesso. Mi hanno deluso le armi sbloccabili, veramente poco utili contro uno schermo pieno di bersagli, mi trovo meglio con il primo upgrade che costa pure poco. Gli upgrade si mantengono man mano che si gioca, motivo per cui secondo me i primi da sbloccare sono la calamita per soldi e il bonus soldi x2. Altra cosa brutta sono i nemici che passano attraverso i pianeti e che finiranno per colpirvi, mentre voi non potrete farci nulla perchè i proiettili non passano attraverso, giustamente. I pochi boss aggiungono un po' di varietà alla noia, non sono difficili con l'arma giusta e un po' di dimestichezza a volare (ahimè anche alcuni boss passano attraverso i pianeti). altro difetto è la confusione che si crea su schermo specie nei pianeti molto piccoli e colorati, capita di non vedere i nemici a terra ma ormai non ci faccio caso e mi lascio colpire visto che sono potenziato, ma all'inizio del gioco può essere un problema. L'ho preso in saldo e consiglio di fare altrettanto, non vale il prezzo pieno.