Recensioni di Volgarr the Viking

Consiglio a tutti gli amanti degli arcade.. gioco vecchio stile in cui per proseguire serve imparare i vari passaggi ed evitare errori.

Difficile ma molto bello, è praticamente il reboot / remake di un gioco più vecchio ma mi sfugge il nome, e no non ghost and goblins

Un gioco dalla difficoltà frustrante, dove non conta l'abilità del giocatore ma semplicemente il trial & error fino alla nausea. Il tutto condito da un sistema di controllo impreciso, sopratutto sui salti. Qui il divertimento è quasi totalmente assente. La pixel art è anche discretamente brutta. Lasciate perdere!

Volgarr the Viking è un action platformer per pochi, duro e crudo, che sembra essere uscito direttamente da un coin-op degli anni '80. Un po' come nel vecchio Ghosts'n'Goblins avreno una curva di difficoltà decisamente impervia, un sistema di potenziamento del personaggio basato sul raccogliere nuovi pezzi di equipaggiamento e tanti, tanti, tanti nemici (e boss) pronti a farci la pelle: insomma, altro che Dark Souls, questo gioco è veramente difficile, una chicca del genere! Per la recensione completa del gioco cliccate sul seguente link: http://www.isolaillyon.it/2014/07/04/indie-games-volgarr-the-viking.html

Finito. Un gioco davvero interessante: ambientazione ben curata, con livelli e nemici completamente diversi gli uni dagli altri. La cattiveria dei nemici, i livelli pieni di ostacoli ed il protagonista vulnerabile costituiscono un insieme che renderà ogni singolo livello una sfida; anche se in alcuni punti viene premiata più la "pazienza" che la bravura vera e propria: incontrerete nemici e situazioni che, finché non imparerete alla perfezione come affrontarli, si riveleranno un vero e proprio pedaggio per le vostre preziosissime ferite, quando addirittura non vi costeranno la morte (a questo proposito, odierete a morte il quarto livello del gioco). La cosa più bella sono i boss: questi personaggi, un tempo onnipresenti, sono diventati sempre più rari nei giochi, e non è per niente emozionante affrontarli. In Volgarr, invece, imparerete presto a rispettare i Boss che dovrete inevitabilmente affrontare a fine livello; non sono esenti dal fattore pazienza del gioco (che sia un difetto o no, non so ancora dire), ma per chi non si è spoilerato nulla del gioco sarà bellissima quella sensazione di voler arrivare a tutti i costi a fine livello, malgrado le ennemila morti subite, soltranto per soddisfare la curiosità di vedere come sarà il Boss. Io ho finito una sola volta il gioco ma, se vi rivelerete abbastanza bravi (non morire una sola volta per tutto il livello), potrete sbloccare i livelli bonus.

Gioco molto stimolante e vario che offre sfide sempre più difficili ma anche grandi soddisfazioni. A chi dice che il gioco è una copia di Rastan va detto che il primo livello è un omaggio proprio a quel classico, gli altri sono molto diversi e mai noiosi. Il prezzo è un vero affare, consideratelo un po' come un Dark Souls in 2D!

Oh this game... Oh the joy... Where do I start +sweet pixelated graphics and nice character/foes/bosses design +epic adventure soundtrack and neat in-game sound effects +a very good layer of replayability with alternate levels and secrets +original and challenging level designs +good controls customization (I used ps4 pad) +controls... Oh the controls are great! The way you move, attack, Dodge and jump feels just perfect... Controls in this game are so well designed that EVERY SINGLE TIME you die you know EXACTLY where you fucked up... It's never the games fault, and you know that every time +gameplay: the game is extremely difficult and punishing, but it's also extremely fair... You're always given the fair amount of tools and resources to fight, it's always a matter of skill -Nope... I can't find anything I don't like about this game... Checkpoint distribution is always fair, total amount of game lenght is just perfect (and you can dig deeper after completion) and most of all it gave me that oldschool gaming experience that is a mixture of pattern-memorization and skillful combat/platforming I will remember this game for a looong time! Good job devs, THANK YOU

Un gioco old style e molto hardcore, dove conta tanta abilità e IMPRECAZIONI come al titolo del gioco! Consigliato a tutti, giocani e vecchietti come me.. per un alto tasso di dissicoltà. Un bel ritorno al passato.

[h1]"Tra il tempo in cui l'oceano inghiotti l'Atlantide..." [/h1] Volgarr è la reincarnazione vichinga del famoso Rastan di Taito; del coin-op del 1987 condivide la struttura, diverse mosse, alcuni personaggi, certe sezioni e una manciata di easter egg. Per rendere il tutto più "attuale" sono state aggiunte delle meccaniche interessanti (doppio salto, lance, scudi, ecc), anche se alla fine i progressi sono SEMPRE basati sui tentativi falliti e le decine di morti. Sì, perché Volgarr è hardcore! Niente checkpoint, se non all'inizio e a metà di ogni livello. Ergo, quello che il gioco chiede è continuare a ripetere TUTTO finché si è imparato a memoria il pattern dei nemici (e ci vorrà ingegno, in certe parti), oppure vi si è staccato un testicolo. Quello che mi ha fatto propendere per il NO nel consigliarlo, è che più che di abilità qui si parla di pazienza: siamo di fronte a un prodotto fatto per i più tenaci adoratori dei coin-op anni '80, per gli altri non c'è spazio né piacere, se non per qualche ora (o se puntate al [i]criptorchidismo[/i]).

Volgarr The Viking rappresenta un tuffo nel passato in quell'era in cui i videogiochi erano composti da una manciata di livelli che richiedevano di essere memorizzati con maniacale perfezione per arrivare ai titoli di coda;, sì perchè Volgarr è un gioco brutale e punitivo dove ogni singolo ostacolo sia esso un mostro o un muro di spuntoni porterà quasi sicuramente a morte certa se non si memorizza l'azione necessaria a superarlo. Il personaggio di gioco, Volgarr, è armato esclusivamente di spada e scudo, quest'ultimo funge da "vita" in quanto grazie ad esso sarà possibile sostenere un colpo prima di morire. Se si mantiene lo scudo si potranno raccogliere altri power-up che incrementeranno le possibilità di sopravvivenza e che permetteranno di avere la meglio sui boss di fine livello con maggiore facilità. Graficamente il gioco ha un aspetto volutamente retrò, il design dei personaggi è tutto sommato buono (anche se non mancano gli inevitabili cloni dei nemici) e si può persino scorgere qualche tributo ai titoli di una volta come ad esempio Castlevania, Rastan o Super Mario per quanto riguarda il design dei livelli o i nemici affrontati. La grafica risulta abbastanza pulita anche grazie l supporto alla risoluzione Full HD. Dal sapore retrò è anche la colonna sonora, composta da una decina di tracce in realtà simili tra di loro ma tutto sommato orecchiabili. A livello di giocabilità consiglio caldamente di utilizzare un controller data la precisione necessaria a superare alcuni punti di gioco, in particolare le sezioni platform dove è importante calcolare il salto. Per completare il gioco ho impiegato circa 9 ore, ottenendo uno dei tre finali. In realtà la longevità del gioco è praticamente soggettiva dato che dipende esclusivamente dal riuscire a superare i livelli di gioco. Le vite sono infinite ma i checkpoint distano molto l'uno dall'altro e non vengono "salvati" se non si completa un mondo. In conclusione posso dire che questo gioco è caldamente sconsigliato a tutti coloro che non amano i giochi vecchio stampo o comunque particolarmente difficili mentre invece coloro che sono in cerca di una sfida bidimensionale avranno parecchio filo da torcere da questo gioco.