Recensioni di Inquisitor

Inquisitor, è forse il più difficile gdr cui ho giocato. La grafica non è tra le migliori, ma la storia riesce ad appassionare qualunque appassionato del genere. Garantito!

Partiamo col fatto che se lo traducessero in piu lingue sarebbe molto meglio. il gioco è molto longevo, complicato ma molto intrigante, consigliato a tutti coloro che adorano i gdr, specialmente per quelli che gli piacciono i gdr vecchio stile.

Un bel gioco di altri tempi, in stile Botte e Pozioni a manetta. Atmosfera unica, opprimente, trasuda vera malvagità e vi potrà portare alla nausea e al misantropismo. Colonna sonora meravigliosa. Oltretutto hanno aggiunto l'italiano (ringrazio i traduttori amatoriali), essenziale per goderlo nella sua totalità.

PICCOLA NOTA: nonostante ci sia scritto che ci ho giocato per 5 ore, l'ho giocato principalmente in modalità offline e quindi il conteggio è ovviamente errato, anche se non ho prestato particolare attenzione al tempo di gioco penso che si aggiri intorno alle 50-60 ore. Ottimo rpg vecchio stile (ma con grossi difetti di bilanciamento) Il gioco ha una grafica che ricorda da vicino i vecchi baldur's gate (il motore grafico dovrebbe essere lo stesso) ed appare molto curata, i paesaggi sono abbastanza vari e sono belli da vedere poichè appaiono disegnati, così il tutto non sfigura dal punto di vista visivo, mantenendosi ad un livello dignitoso e funzionale per il suo genere. Per il genere di gioco la grafica non è certamente la caratteristica più importatne, il punto di forza è, infatti, l'atmosfera, la storia che si vuole raccontare e il gameplay e quest'ultimo punto presenta delle note dolenti. Inoltre anche se la grafica è carina, un lavoro migliore poteva essere fatto a livello di animazioni, non molto varie, i combattimenti in particolare potevano essere resi più spettacolari e divertenti con qualche animazione in più. Nell'affrontare l'avventura è possibile scegliere tra tre classi: prete, ladro e paladino ognuna con opzioni di dialogo e una storia specifica all'interno del più ampio plot generale. Personalmente ho giocato il paladino, senza provare approfonditamente le altre classi, è il tipico personaggio da mischia e riesce a fare la sua figura per buona parte dell'avventura, ma è debole contro alcuni nemici come gli spettri che sono particolarmente resistenti ai danni fisici (e lanciano come dei dannati dei fulmini devastanti). Alcune meccaniche di combattimento andrebbero bilanciate meglio, in pratica in quasi ogni scontro occorre utilizzare una quantità spropositata di pozioni, in particolare gli alleati bevono come spugne e se non si dà loro la possibilità di utilizzare automaticamente le pozioni muoiono quasi immediatamente. Il gioco è suddiso in tre atti (tutti molto lunghi), a difficoltà crescente, se nei primi due atti non ho incotrato particolari difficoltà nei combattimenti (a difficoltà normale), nell'ultimo si assiste ad un picco iniziale, a causa degli spettri che diventano numerosissimi e di alcuni nemici molto resistenti (come i licantropi, che se attaccati più di due alla volta, portano verso una quasi certa morte). Così negli scontri occorre bere pozioni in continuazione, il ché fa storcere un po' il naso, si ha l'impressione che il proprio eroe non sia tanto forte, anzi parecchio debole, la sua sola possibilità di sopravvivenza è legata, infatti, alla capacità di trangugiare pozioni di cura, stamina e mana come un ubriacone folle. Le pozioni di cura non sono le uniche fondamentali, per il paladino anche quelle di stamina sono assolutamente necessarie. Alcuni nemici quando attaccano, oltre a far danni alla vita, riducono notevolmente anche la stamina, che cala anche ad ogni colpo del proprio personaggio, inoltre quando la resistenza cala, diminuisce la probabilità di colpire l'avversario, il risultato è quello di dover bere praticamente in continuazione anche questo tipo di pozioni (anche se non si vuole camminare come una lumaca mentre si esplora, cosa che succede quando si esaurisce la stamina). Tirando le somme quindi poteva essere fatto un lavoro sicuramente migliore per quanto riguarda il bilanciamento dei combattimenti. Se si è disposti a soprassedere su questi difetti, il gioco è comunque divertente e godibile sotto diversi aspetti, tra cui una trama "adulta", misteriosa e dalle atmosfere cupe, che spinge ad andare avanti al fine di scoprire sempre nuovi dettagli e svelare i vari misteri, e le tante missioni secondarie, che si mantengono interessanti e varie. Per non far spoiler sulla trama, dico soltanto che l'avventura comincia con un'investigazione sulla morte di un mercante (brutalmente assassinato) e che il proprio personaggio viene incaricato di assistere le indagini dell'inquisizione per scoprire gli eretici cui si attribuisce il terribile omicidio nel paese di Hillbrandt . La trama è un crescendo d'indagini, scoperte agghiaccianti, tradimenti, doppi giochismi, smascheramenti di lupi travestiti da agnelli e via dicendo. Preparatevi a leggere dei dialoghi lunghissimi (in inglese ma piuttosto semplice), è fondamentale parlare diverse volte con i vari png perché quando si scoprono nuove informazioni si aprono nuove possibilità di dialogo (il gioco sembra da questo punto di vista quasi un'avventura grafica). Anche se la trama è bella, è anche molto guidata, le possibilità di compiere delle scelte sono limitate ad alcune missioni secondarie. Il giudizio complessivo è positivo in particolare per la trama gotica e misteriosa, per l'atmosfera e per il mondo che appare convincente. Se il gioco fosse stato bilanciato meglio per la parte relativa ai combattimenti (eliminando la necessità di bere sempre pozioni) saremmo di fronte ad un piccolo capolavoro del suo genere. #NOTA# HO GIOCATO IL TITOLO FINO A DICEMBRE 2013 E NON SO SE CI SIANO STATE DELLE PATCH PER CORREGGERE IL GAMEPLAY. Per completarlo serve tempo e pazienza, difficilmente si impiegheranno meno di 50-60 ore. Consiglio quindi il gioco agli amanti delle avventure dure e crude di una volta, quelle in cui non c'è la bussola automatica che guida verso gli obiettivi, in cui occorre prestare attenzione ai dialoghi, esplorare accuratamente le ambientazioni, usare un po' d'intuito e portare molta pazienza. Voto 7.5/10