Statistiche e grafici di despelote

Despelote non è un videogioco tradizionale: è uno spaccato di vita sulla prima storica qualificazione al mondiale 2002 dell'Ecuador, ma anche un gioco fortemente autobiografico, dato che la voce narrante (e il protagonista stesso) è proprio quella dello sviluppatore Julián Cordero. Se questa narrazione autobiografica e fortemente documentarista funziona molto bene, potenziata da una buona direzione artistica (personaggi a parte) e da una bellissima colonna sonora, a convincere meno sono purtroppo le parti ludiche, in cui si cammina e si calcia il pallone, ma si possono anche infastidire giovani e vecchi, da brave piccole pesti (il protagonista ha 8 anni). Pur a tratti divertenti, queste parti sono depotenziate da dei comandi scomodi e troppo ingessati, e che impediscono al gioco di dirsi riuscito in pieno. PRO: - Narrazione autobiografica e dal taglio documentarista riuscita e interessante - Buon doppiaggio in spagnolo - Parti sognanti ed eteree molto piacevoli (finale incluso) - Colonna sonora psichedelica fantastica - Buona direzione artistica, anche se soprattutto negli ambienti cittadini e negli sfondi CONTRO: - Struttura ludica troppo striminzita - I comandi per calciare il pallone sono abbastanza scomodi - Il minigioco calcistico all'interno del gioco non è riuscito come avrebbe potuto e non è neanche selezionabile a parte (una grossa occasione persa per aggiungere rigiocabilità) - Il disegno dei personaggi non è di gran livello e non è armonioso con gli sfondi (anche se è voluto) VOTO: 7.5

Despelote è un brevissimo walking sim che vi farà respirare aria di vero futbol tra le strade di Quito, mentre sarete impegnati a palleggiare con la vostra amata pelota. Un racconto autobiografico in cui, attraverso gli occhi del piccolo Juliàn, assisterete ad uno degli eventi più importanti della storia sportiva del paese: la storica prima qualificazione della Tricolor al mondiale del 2002. Ogni capitolo corrisponde alla data di una partita, valida per le qualificazioni, e anche una location unica, in cui vivrete la quotidianità di un bambino che ama giocare a pallone. Potrete giocare ad un videogioco di calcio arcade, fare passaggi con gli amici, interagire brevemente con le persone, prendere a pallonate le bottiglie, con tanto di ramanzina da parte di persone anziane ma anche fermarvi davanti ad un negozio di elettronica a guardare autentici spezzoni delle partite. L'autore accenna brevemente anche qualche ricordo familiare e sulla situazione sociopolitica dell'Ecuador, senza mai entrare nei dettagli. Il tutto condito da una direzione artistica pazza che, a mio parere, funziona benissimo. Ottimo anche il doppiaggio in lingua originale e l'audio design che vi farà immergere nell'ambientazione. Non ritengo Despelote un capolavoro del suo genere ma un videogioco fatto col cuore che vi farà trascorrere un paio d'ore piene di colori ed emozioni. Come direbbe qualcuno, VIVA EL FUTBOL!