Tempo di gioco:
915 minuti
Ho comprato questo gioco un po' per conoscenza storica degli Spider, sviluppatori molto sottovalutati perché per via dei giochi budget da loro creati prima del boom con Greedfall e Steelrising (sorvoliamo un attimo su Dyning Word in quanto è ancora in EA e con la questione degli scioperi lo sviluppo ha complicato la realizzazione, quindi rimandato per ora) e un po' per il prezzo contenuto. E ne sono rimasto piacevolmente stupito, non è tutto perfetto ma adesso ci arriviamo. Per essere un gdr è abbastanza breve, un 9 ore totali correndo, ma con le secondarie arriviamo anche ad un 15 orette buone.
TRAMA
Ci ritroviamo sul pianeta rosso Marte, circa un secolo dopo il cataclisma che gettò nel caos il pianeta e i suoi coloni. L’acqua è diventata la risorsa più preziosa sull’arido pianeta rosso, e varie compagnie si scontrano in una perpetua lotta per controllarla. Qui ci ritroviamo ad inizio gioco dentro un campo di prigionia, dove assumiamo il ruolo di Roy, un fuorilegge dalle molteplici risorse e un passato oscuro che si trova assieme al nuovo arrivato Innocente ( c'è tutta una lore sull'uso dei nomi ma non viene mai spiegata nel dettaglio) in cui ogni nostra scelta è importante. Essendo un GDR ci ritroveremo molto presto a menare scegliendo se farlo corpo a corpo, combattimento a distanza, discrezione o i devastanti poteri tecnomantici. Viviamo con un ritmo lento solo alcuni elementi chiave della guerra in atto (noi non siamo per buona parte del tempo, l'eroe che porrà fine a tutto quanto, ma solo un prigioniero che vuole indietro la sua libertà) e potremo persino cambiare con le nostre azioni alcune situazioni; Diverse missioni secondarie erano state ben orchestrate toccando temi più maturi dei soliti oggetti, dichiarazioni da consegnare, ecc... visti e rivisti negli action-rpg.
GAMEPLAY
Come detto in precedenza il gameplay presenta 3 rami molto interessanti che nascondono più di quello che di primo acchito mostrino; pur non presentando meccaniche molto profonde (ad eccezione). Gli sviluppatori hanno peccato nel non incoraggiare il giocatore a provare le buone meccaniche atipiche (ricordano alcuni gdr tattici a turni) che avevano partorito a causa di nemici non troppo diversificati e un level design decisamente sottotono che invogliano la pigrizia.
Il ramo più interessante è quello del tecnomante che si sblocca solo nel 2° dei 3° capitoli in cui il gioco è articolato e si può portare a termine il gioco senza svilupparlo affatto; il che è assurdo viste le capacità del protagonista.
In pratica il nostro Roy, può portare a termine i suoi scontri facilmente con lo spezzaguardia e l'arma da taglio con la maggior parte dei nemici e in caso di mischie numerose può usare la schivata che a volte si infrange contro ostacoli apparentemente invisibili causati da un level design mediocre.
Contro i tecnomanti può usare tranquillamente l'efficacissima sparachiodi. Se vi limitate dunque a queste abilità vincerete tranquillamente ma vi perdereste tante opzioni interessanti, ad esempio le scariche o le ondate. Ma qui iniziano anche i problemi, i combattimenti infatti non sono la parte migliore del gioco molto spesso ci ritroveremo a fare un carosello e piazzare mine o altri esplosivi per cercare di riequilibrare la situazione che altrimenti ci vedrebbe in disparità numerica (un 2 vs 5), si può ovviare a questo in due modi, tramite il sistema di crafting, molto semplice a dire il vero. in pratica ogni arma e vestiario che andiamo a modificare si porta dietro diverse nuove statistiche. E' presente anche una ulteriore lista di capacita da sviluppare (oltre ai 3 rami) alcune delle quali dipenderanno dalla vostra attitudine (se siete stati crudeli estraendo un prezioso fluido dal corpo dei nemici uccidendoli vi saranno precluse alcune possibilità). Il fluido è una merce di scambio molto preziosa, praticamente tramite una pistola che sblocchiamo ad inizio gioco potremo uccidere gli avversari ed estrarla, ma questo ci renderà di volta in volta sempre più ripugnanti agli occhi dei compaion e dei venditori.
Compaion
Nonostante i limiti del gameplay è interessante notare che i devs hanno implementato dei compagni, questi hanno tutti una storia un carattere e possono esser comandati tramite una comoda ruota dei comandi, purtroppo l'IA alleata e quella avversaria sono praticamente identiche e questo ci porta a usare i compagni come distrazioni mentre noi elaboriamo i prossimi passaggi.
Comparto grafico
monotematico all'interno di ogni capitolo essendo budget ci ritroviamo con un assenza di varietà e ridotta esplorazione degli ambienti. Texture in bassa definizione, interni più curati degli esterni e modellazione dei personaggi buona, meno nelle animazioni.
Comparto tecnico
L'assenza di salti che avrebbero potuto sopperire agli ostacoli invisibili, privo di effetti particolari eccetto finte nubi di sabbia scriptate, inutili animazioni attivate ad ogni porta attraversata (considerate che avviare le missioni secondarie comporta il backtracking e capirete quanto odiose diventino), mappe di gioco piccole e a compartimenti stagni che rovinano l'immedesimazione, proprio perché vedi che con un budget maggiore avrebbe creato una piccola gemma grezza. il gioco è doppiato in inglese con una traduzione italiana non eccezionale, in un paio di punti ho notato degli errori, ma nulla che ti rovini l'esperienza.
Mars: War Logs è un passaggio fondamentale per gli Spider per cambiare e migliore, non è tutto perfetto eppure diverte. Ti fa respirare un atmosfera strana e ti fa pesare le tue scelte, certo i suoi annetti ormai li ha eppure non mi dispiacerebbe un remake fatto con un budget. Almeno così questo universo si risveglierebbe, vista la brusca interruzione con il sequel The Techonomancer.
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