Statistiche e grafici di The Beekeeper's Picnic

Ve lo potrei vendere come un videogame "Queer" che permette di esplorare la possibilità di una relazione sentimentale tra due leggendari ed enormi personaggi della letteratura internazionale, il detective Sherlock Holmes e il suo amico John Watson (e so che è una cosa che convincerebbe già moltissimi all'acquisto) ma non renderebbe pienamente giustizia alla profondità di questo incredibile lavoro di scrittura e narrativa interattiva. Holmes e Watson sono infatti due personaggi meravigliosamente sospesi in un rapporto che non lascia spazio, nelle pagine dei libri di Arthur Conan Doyle, a pause e distensioni, tranne che in pochissime e preziose occasioni. Se non è la corsa al prossimo caso a dividere i due amici, arriverà infine la Guerra Mondiale e infine il definitivo ritiro nel Sussex, del detective, a portarli su strade obbligatoriamente diverse. Questo stupendo videogame narrativo sceglie di creare un momento di riposo e pausa per i due, lasciando i due amici fermarsi e confrontarsi rispetto ai nodi e soprattutto all'affetto della proprio relazione. Non posso dire solo che per me è stato un bel gioco, perché merita davvero più di ogni lode possibile e ha assunto, inoltre, un valore personale che mi ha commosso molto. È un gioco che ti fa ricordare gli amici, il valore dell'affetto e il senso di una relazione sentimentale, il sentire di potersi donare incondizionatamente a qualcun altro. Ed è una storia che scalda molto il cuore. Inoltre, contiene un caso (ovviamente!) da risolvere che non metterà forse alla prova le abilità del nostro amato detective ma sicuramente vi lascerà un sorriso! Ps: cercate anche l’artbook, è gratis e tra le migliori documentazioni mai fatte sull’esperienza di pubblicare e costruire, da neofiti, un videogioco!