Ys I & II Chronicles+
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65 😀     10 😒
76,71%

Valutazione

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Recensioni di Ys I & II Chronicles+

Molto, molto tempo fa, esisteva un antico regno chiamato Ys che prosperava sotto gli auspici di due Dee celesti. Con il tempo, il regno divenne noto come Esteria e la sua storia divina fu ampiamente dimenticata da tutti, tranne che dai discendenti di coloro che un tempo predicavano la volontà delle Dee.
ID applicazione223810
Tipo di applicazioneGAME
Sviluppatori
Publisher XSEED Games
Categorie Giocatore singolo, Obiettivi di Steam, Steam Cloud, Supporto Parziale del Controller, Classifiche di Steam, Carte collezionabili di Steam
Generi Azione, GDR, Avventura
Data di uscita14 Feb, 2013
Piattaforme Windows
Lingue supportate English

Ys I & II Chronicles+
75 Recensioni totali
65 Recensioni positive
10 Recensioni negative
Perlopiù positivo Punteggio

Ys I & II Chronicles+ ha ricevuto un totale di 75 recensioni, con 65 recensioni positive e 10 recensioni negative, ottenendo un punteggio complessivo di "Perlopiù positivo".

Grafico delle recensioni


Il grafico sopra illustra l'andamento delle recensioni per Ys I & II Chronicles+ nel tempo, mostrando le variazioni dinamiche nelle opinioni dei giocatori man mano che vengono introdotti nuovi aggiornamenti e funzionalità. Questa rappresentazione visiva aiuta a comprendere la ricezione del gioco e la sua evoluzione.


Recensioni recenti di Steam

Questa sezione mostra le 10 recensioni più recenti di Steam per il gioco, evidenziando una varietà di esperienze e opinioni dei giocatori. Ogni recensione include il tempo totale di gioco, insieme al numero di valutazioni positive e negative, offrendo una chiara indicazione del feedback della community.

Tempo di gioco: 554 minuti
Il primo Ys non si scorda mai. Breve per gli standard odierni, ma prossimo alla perfezione per l'ambientazione, la trama ed i personaggi, il bilanciamento dei combattimenti, le musiche oramai leggendarie, ed il coinvolgimento soprattutto negli scontri coi boss di fine livello. Ha inventato un genere, non aggiungo altro. Ti trasporta in un altro mondo...
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 51 minuti
Influenzato dalle ottime recensioni l'ho comprato ad occhi chiusi. Speravo di trovarmi di fronte ad un gioco MOLTO simile ai vecchi Zelda ma mi sbagliavo. È un rpg con un sistema di combattimento "in corsa": per combattere i nemici dovrete fiondarvi su di loro e riceverete danni a seconda dell'angolo di collisione. Assurdo e a mio parere molto noioso e frustrante. La storia sembrerebbe interessante ma non abbastanza da sopportare un sistema così vecchio e atipico. L'unica nota positiva è la possibilità di modificare risoluzione, stile dell'interfaccia e della colonna sonora per rendere l'esperienza più o meno fedele all'originale. Ho preferito chiedere il rimborso e provare i capitoli successivi.
👍 : 1 | 😃 : 0
Negativo
Tempo di gioco: 668 minuti
Un capolavoro senza tempo, in cui immergersi per ore senza accorgersi dello scorrere del tempo. Un sistema di combattimento molto semplice, ma non banale, grafica minimale che non inificia minimamente la qualità del gioco, proprio come chiara dimostrazione che non è e mai sarà la grafica a fare di un gioco mediocre un ottimo gioco. A volte può essere frustrante, specie nei combattimenti coi boss se giocato al livello massimo di difficoltà e questo è, se proprio lo si vuole definire tale, l'unico difetto del gioco, ma la possibilità di salvare il qualsiasi luogo e momento aiuta. In definitiva un capolavoro del genere fantasy, come solo i giapponesi sanno fare.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 554 minuti
4/5 Un grande classico della fine degli anni '80 in questa riedizione dei primi anni 2000. Per la sua storia intrigante in una sorta di incrocio tra un RPG e un gioco d'azione dove i combattimenti sono "in corsa" questi titoli mi hanno sempre affascinato. Un'avventura che sicuramente presenta il classico cavaliere senza macchia che risolve tutti i problemi del mondo, ma con i suoi misteri, i suoi enigmi, i suoi personaggi di sfondo memorabili e musiche orecchiabili. Ys I & II (sono due giochi, ma è come se fosse uno) è certamente un titolo che merita, sia che lo abbiate giocato su Master System, sia che non abbiate mai intrapreso la saga, che nel frattempo ha fatto uscire altri 6 titoli (di cui 2 degli anni '90 riediti) e un prequel che incastra perfettamente tutti i tasselli di Ys I & II. Non mi sento di dare il voto massimo comunque perché il prezzo è forse un po' esoso per un gioco che ha già diversi anni e resta una riedizione con nuovi disegni e musiche di un remake dei primi anni 2000.
👍 : 0 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 205 minuti
It's not a game for everyone. I like old style games to a certain extent, i liked other Falcom games such as The Legend Of Heroes so i decided to buy Ys. I played Ys origin first, which was okay-ish, even though i didnt really enjoy the fight system but this.... The bump system fight is a nightmare. It's not really fun to me. But we can't really blame tha game since originally it was a 1987 game. I'd only recommend this to hardcore fans of old style games or people who really wanna learn the beginning of Adol's journey. The story is quite simple and very linear. Good characters but very few, and very flat ones, except 2 of them maybe.
👍 : 0 | 😃 : 0
Negativo
Tempo di gioco: 1007 minuti
La saga di Ys affonda le sue radici nei lontani anni ’80, debuttando addirittura su TurboGrafx, e da allora i primi due capitoli sono stati portati su praticamente qualsiasi piattaforma in mille versioni diverse. Nei decenni successivi sono usciti parecchi altri titoli della serie, ma per qualche ragione non mi ci ero mai avvicinato, perciò quale occasione migliore di questa comoda raccolta su Steam? Pur essendo due parti dello stesso “libro”, Ys I e II sono però anche due giochi diversi, quindi li tratterò separatamente, iniziando da [b]Ys I[/b] La storia si apre con Adol, un giovane guerriero dai capelli rossi che naufraga su una terra sconosciuta dopo una tempesta (come in Link’s Awakening, sì) e come ogni eroe prescelto che si rispetti decide di ripulirla dai demoni che la infestano. Giocandoci tre decenni dopo, l’impatto iniziale con il gameplay è straniante a dir poco. Nonostante la classica visuale dall’alto e i nemici a schermo, Adol non attacca nel solito modo, premendo un pulsante per usare la spada o altro, bensì si deve schiantare fisicamente contro i nemici per arrecargli danno e farli esplodere in una nuvola di sangue. Ma attenzione, perché c’è una regola: sbattendoci addosso esattamente di fronte si subiscono danni, bisogna colpirli fuori centro, da un lato o da dietro. All’inizio è un macello, e allinearsi correttamente a nemici che non stanno fermi un attimo e di certo non ci danno le spalle è più facile a dirsi che a farsi. Ben presto però ci si abitua e si inizieranno a falciare mostri uno dopo l’altro, fino a che non ci si scontra con un'altra meccanica forse comune in quegli anni ma di certo non adesso: le rigidissime “soglie” da superare. Sì, è uno di quei giochi: alcuni nemici sono del tutto invincibili finché non si raggiunge un certo livello, oppure non si usa un equip specifico, boss compresi. Per esempio, siete di livello 4 e gli togliete un pixel di vita a colpo (oppure nessuno)? Livellate fino al livello 5 e per assurdo potreste pure togliergli 1/3 di vita a ogni schianto. Stesso discorso per le armi, se non li scalfite nemmeno spesso è sufficiente comprare quella di categoria superiore per distruggerli. La progressione non ha molto senso e non è sempre facile capire se stiamo sbagliando qualcosa o se basta livellare, e contro i boss è ancora peggio: prima di affrontarli è impossibile sapere se si sarà in grado di batterli con il livello/equip attuale, perciò non rimane altro che morire e riprovare dopo. Non aiuta il fatto che durante questi scontri non sia possibile cambiare equip, nemmeno gli anelli passivi oppure qualcosa per curarsi, si entra nella stanza con quello che si ha equipaggiato e basta, il menu si disabilita. Ys I però non complica troppo le cose: è possibile salvare in ogni momento, il livello massimo è 10 (sì, ben 10!) che si raggiunge molto prima della fine, e ci sono letteralmente tre tipologie di armi in croce – e altrettanti scudi e armature. Lo stesso mondo è molto limitato, con giusto tre o quattro aree da visitare, pochi NPC, un paio di dungeon e un lungo e intricato labirinto finale abbastanza tedioso che occupa metà gioco solo lui. Essendo un titolo così vecchio, si porta dietro anche una certa cripticità delle azioni da compiere: a volte non è ben chiaro come proseguire, in che modo usare certi oggetti e quando/dove, oppure se è necessario tornare indietro in un certo luogo senza motivo. In quanto sostanzialmente “prologo” di Ys II, è pure molto breve e in 5-6 ore lo si porta a termine. Graficamente è molto grazioso e si possono scegliere un paio di diverse versioni (cambiano i disegni dei personaggi e qualche altra cosa), i… tre temi musicali presenti sono orecchiabili – sentirete sempre quello dell’overworld in pratica – e ci sono anche alcuni filmati. Ma occhio, perché i moderni computer faticano a riprodurre video così preistorici, è facile che vi facciano crashare tutto. Nel caso, consiglio di disabilitarli nella configurazione di guardarseli su Youtube o nella cartella di gioco. [b]Ys II[/b] Ys II riparte esattamente dalla fine di Ys I, con l’eroico Adol che passa da una peripezia all’altra e da una terra sconosciuta all’altra. Non spoilero, ma sono praticamente due parti della stessa storia, divise per qualche motivo. Il gameplay è più o meno lo stesso, ma con un’importante differenza: stavolta si può anche attaccare in diagonale per un colpo sicuro al 100%. Una rivoluzione – non sarà più necessario allinearsi perfettamente ai lati dei nemici, ma basterà prenderli in diagonale per farli a pezzi senza rischi. Oltre a questo, Adol ottiene finalmente delle magie e una barra del mana: dalla palla di fuoco al teleport in città, fino alla trasformazione in un piccolo demone (Roo), saranno tutte fondamentali per arrivare alla fine. Molti boss saranno poi vulnerabili solo al fuoco, e non sarà più necessario cercare qualche apertura tra i proiettili per sbatterci contro come in Ys I. Dove però Ys II brilla di luce propria è in tutti gli aspetti che rendevano Ys I sì un titolo piacevole, ma ancora molto grezzo e limitato. A partire dal mondo di gioco, stavolta decisamente più grande e ricco, con molte aree diverse e parecchi oggetti da recuperare. Anche i numerosi NPC fanno un enorme salto di qualità, con decine di dialoghi unici ciascuno a seconda delle situazioni (potete regalargli fiori o altre cose per ricevere consigli o oggetti, e provate a dargli fuoco con la magia!) e, cosa che finora non avevo mai visto in nessun titolo simile, anche [i]tutti i mostri del gioco[/i] hanno almeno un dialogo se gli si parla trasformati in Roo. Intendo proprio [i]tutti[/i] i singoli mostri sulla world map, e sono tanti. Questo risolve anche il problema della relativa cripticità di Ys I. Siete bloccati? Parlate con la gente, potrebbero dirvi come proseguire. Nessun umano è d’aiuto? Beh caspita, allora parlate coi demoni, se non sanno loro cosa stanno tramando i loro capi o dove hanno imprigionato qualcuno, chi altri? Non tutti forniscono consigli utili, e alcuni dialoghi virano sulla meta-narrazione (“Non ho niente da darti, non sono come gli altri NPC.”), ma vale davvero la pena perdere un po’ di tempo per approfondire questo divertente aspetto che potrebbe sfuggire ai più sbrigativi. La gestione dell’equipaggiamento rimane abbastanza simile come quantità di armi e armature, mentre il livello massimo non è più 10 bensì 50+ (le statistiche cappano a 50 ma si può salire oltre per fare più danni agli ultimi boss). L’invincibilità dei nemici fino al raggiungimento di “soglie” da superare rimane invece praticamente invariata, così come la malsana idea di avere un’area finale immensa e intricatissima da percorrere di qua e di là cento volte per gli incarichi più svariati. Perlomeno come Roo i nemici non attaccano, ma si consuma ugualmente mana. Graficamente non è troppo diverso da Ys I, con giusto qualche effetto più scenografico (zampilli di lava e simili), ha però un’OST più lunga, curata e piacevole e ottimi filmati all’inizio e alla fine – per i quali vale lo stesso discorso di prima, se fanno crashare il gioco disabilitateli. Anche la durata è più che raddoppiata, arrivando tranquillamente sulla dozzina di ore e oltre, se vi mettete a fare alcune attività secondarie o a parlare un po’ con tutti. Insomma, una buona introduzione alla serie che mi ha invogliato ad averne ancora. Se riuscite a superare alcuni scogli come un combat system particolare e una certa rusticità di certi aspetti (sono pur sempre giochi di 30 anni fa), sono senz’altro consigliati.
👍 : 2 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 864 minuti
Bellissimo Jrpg, veloce e coinvolgente. La seconda parte, in particolare, l'ho adorata. Nonostante il bs action non si sente affatto il peso degli anni. Il secondo è tecnicamente anche meglio di apprezzatissimi indie recenti. Consigliatissimo agli amanti del genere e a chiunque si definisca gamer. Una perla immancabile!
👍 : 5 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 338 minuti
Un classico. Da giocare soltanto se non siete infastiditi da meccaniche vecchie, ma proprio vecchissime. Tosto, senza alcun aiuto a proseguire, cortino, ma cio nonostante velocissimo, immediato, divertimento puro senza un attimo di tregua.
👍 : 3 | 😃 : 0
Positivo
Tempo di gioco: 1006 minuti
Ys I mi aveva un po' deluso: avevo già giocato a Ys:Oath in Felgana, e questo mi sembrava un passo indietro. In realtà Ys I ha dei punti negativi non lievi: il livello bloccato al decimo, storia corta e mancanza di quel po' di pathos che avevo invece riscontrato in Ys:Oath in Felgana. Ebbene, tutto assume altro aspetto se invece si considera che Ys I è solo la prima parte di un gioco complessivo che si evolve da Ys I fino a Ys II: ed è questa infatti la prospettiva giusta, cioè il gioco Ys I & II Chronicles +. La caratteristica più controversa del gioco è la modalità di combattimento molto arcade: dico subito che non mi ha disturbato come ho sentito che ha fatto con altri, solo che bisogna accettare questo modo originale di combattere; infatti non ci sono le classiche battaglie fondate su skill, buff o turni, ma una semplice modalità di attacco fisico, molto immediata, unico modo di offendere almeno finchè non si scoprirà ed apprenderà l'uso la magia. Infatti si fatica a classificare Ys I II + come un GDR, piuttosto lo penso come un action con progressione del personaggio, peraltro molto semplice: Adol, il famoso personaggio principale, infatti, nel progredire diventerà semplicemente più forte, aumentando vita,mana e potenza di attacco e difesa. Ci sono chiaramente le armature, le armi e gli oggetti equipaggiabili, in varietà limitata, per la verità, ma a me non dispiacciono i giochi che ti fanno sudare per recuperare gli oggetti unici di tutto il gioco, senza ricorrere a tonnellate di oggetti tutti simili sparsi casualmente in giro. La storia è coinvolgente, anche se un rifacimento moderno del gioco con l'aggiunta del parlato gli avrebbe dato altra carica emotiva. Le musiche sono buone. Ho trovato singolare la scelta degli sviluppatori di non far esprimere Adol direttamente ma tramite un commentatore, che illustra il suo parlare. I combattimenti con i boss sembrano all'inizio proibitivi, ma in definitiva ci si accorge che, perseverando, quando si imbrocca il modo di combattere giusto per ogni boss, ti sembra vincere con naturale 'semplicità': beh, escluso alcuni boss finali, affrontando i quali la curva di difficoltà si impenna improvvisamente. Ma in definitiva quelle che vediamo sono le caratteristiche di un gioco che fa parte di una serie storica ed originale del mondo dei videogiochi.
👍 : 6 | 😃 : 1
Positivo
Tempo di gioco: 447 minuti
YS I & II CHRONICLES+ è una collezione che contiene i port dei due remake degli originali YS I e II usciti nel 2009 sulla PSP di Sony nel pacchetto chiamato YS I & II CHRONICLES. Dopo l’acquisto i singoli giochi vanno scaricati separatamente e ognuno si presenta in libreria Steam come indipendente dall’altro, compresi i separati achievement, il che comporta anche una certa confusione. I due giochi hanno storie separate con poco approfondimento e contenuti relativamente scarsi per un JRPG. Diciamo che la trama è solo una scusa per fare un po’ di azione ed esplorazione. Partiremo sempre da un villaggio con tanti NPC con cui parlare e che assegneranno delle quest, per la ricerca di oggetti o per mandare avanti la “trama”. Alcuni oggetti saranno utili al nostro protagonista per migliorare le sue capacità (es: maggior danno), acquisire abilità (es: autoguarigione da fermo) o accedere ad aree particolari per proseguire l’avventura. Nel secondo Ys inoltre è possibile acquisire bastoni particolari che permettono anche di realizzare magie (non solo offensive, ma anche di teletrasporto o di aiuto nella ricerca, comunque sei in tutto). I titoli sono caratterizzati da tre fasi egualmente importanti. Il combattimento, l’esplorazione e gli enigmi. Il primo è preponderante per gran parte del tempo, il secondo è indispensabile per scoprire gli oggetti e proseguire lungo il percorso e il terzo è meno appariscente ma è fondamentale, perché senza la loro risoluzione non si va avanti. In genere comunque si tratta di enigmi ben pensati e divertenti. Spesso è richiesto al giocatore di ricordare per bene quello che gli è stato detto in un dialogo, unico modo di capire come procedere, altrimenti si rimane bloccati. Se si lascia il gioco per troppo tempo, non essendoci un diario, si rischia di vagare nel buio, e anche gli oggetti nell’inventario non chiariscono il passo successivo. In Ys II c’è un piccolo aiuto dato dai dialoghi con i mostri, ma il problema permane. Il secondo Ys è caratterizzato da elementi che completano il primo e lo rendono più godibile. La cosa che li accomuna però è il combattimento all’arma bianca (nel secondo sono state aggiunte anche le magie offensive a distanza): Adol deve andare a sbattere contro l’avversario. Se lo prende di spalle o in un punto non completamente frontale allora toglierà energia al nemico. Il protagonista la perderà se andrà di scontro faccia a faccia con il nemico o se in diagonale quest’ultimo mostra a lui quota parte della sua parte frontale. Devo dire che… l’esperienza non è stata negativa, sebbene estremamente semplicistica. Inoltre la livellizzazione del personaggio non è uniforme ma avviene a salti impetuosi su uno sfondo di nemici che non autolivellano con il personaggio. Se inizialmente ogni singolo nemico può risultare un ostacolo, basta acquisire una spada di potenza maggiore o salire di un paio di livelli per proseguire come carri armati distruggendo tutto sul percorso e perdendo percentuali minime di energia, non facendo manco più caso alle angolazioni dei colpi. Mi aspettavo, inoltre, maggiori difficoltà al cospetto dei boss, ma paradossalmente è proprio in queste circostanze che il combat system mi ha divertito maggiormente, con quasi ogni boss studiato appositamente per rendere più godibile questo tipo di approccio offensivo (un esempio: con il boss serpentiforme dobbiamo cercare di colpirgli la coda inseguendo quest’ultima mentre lui cerca di accerchiarci e prenderci con il muso). Ys I è una perla davvero grezza che mi ricorda proprio i titoli degli anni 80. Pochi fronzoli, velocità esagerata, un senso di progressione estremamente concentrato (sei debole/sei tanto forte). La sua mappa di gioco è davvero piccola e nelle singole zone c’è anche poca varietà estetica. L’ultimo dungeon è una torre altissima con piani tutti simili tra loro e l’unico cambiamento è quello che man mano che si sale verso l’alto, lungo le balconate esterne il dì si trasforma in notte. Siccome qui bisogna a volte ritornare per i propri passi, viene messa a dura prova anche la capacità mnemonica del giocatore… La parte più deficitaria del primo Ys è il boss finale caratterizzato da una sfida che non dipende dalle vere abilità del giocatore, se non dalla fortuna di fare il percorso giusto al momento giusto. Per me è stato pessimo. L’ho risolto dopo una decina di tentativi, quando ho capito che muovermi con il dpad era la soluzione più accurata e che conveniva cercare di colpirlo più volte nello stesso momento cercando di inseguire la sua traiettoria, sperando che non mi bucasse il terreno sotto i piedi (imprevedibile). Alla fine non mi sono sentito più abile, ma fortunato di essere incappato nella run giusta. Il secondo Ys non ha mai questo picco, tutta l’esperienza è di un livello di difficoltà generalmente più basso (ho giocato entrambi i titoli a normale) e sinceramente non mi ha dato fastidio. In più le mappe sono più complesse e più varie (anche se l’ultima davvero brutta perché priva di riferimenti e disorientante), oltre al fatto di poter utilizzare le magie che rendono l’avventura anche più varia e interessante (tra di esse c’è la possibilità di parlare con i mostri ottenendo risposte spesso molto divertenti). In Ys II la difficoltà è inferiore anche grazie al fatto che ora è possibile fare danno senza subirne in qualsiasi direzione diagonale. Quando vi ritroverete contro qualsiasi nemico, basterà direzionarsi in diagonale che vedrete la sua energia drenare come se non ci fosse un domani. Nota di merito per il finale particolarmente piacevole. Lato sonoro volevo fare un solo appunto per entrambi, uno di quelli per cui i giochi Ys non hanno mai davvero toccato le mie corde evocative: ma smettetela di mettere musica rock mentre sto esplorando una foresta. Non è un gioco di fantascienza o ad ambientazione punk! In definitiva, come media tra i due titoli io darei: 6.5/10
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